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Pubblicazione: Prato : Edizioni del Palazzo, stampa 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Prato \xc3\xa8 un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana.\n\xc3\x88 la seconda citt\xc3\xa0 della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, \xc3\xa8 stato il comune non capoluogo di provincia pi\xc3\xb9 popolato d'Italia.\nLa piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della citt\xc3\xa0 vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo.\nNell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma \xc3\xa8 nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti pi\xc3\xb9 importanti a livello europeo.\nLa citt\xc3\xa0 vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in citt\xc3\xa0 artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.\n\n"
"Paperino \xc3\xa8 una frazione di Prato che fa parte della circoscrizione sud del comune.\nIl nome deriva probabilmente da papyrus \xe2\x80\x98papiro\xe2\x80\x99, \xe2\x80\x98giunco\xe2\x80\x99. Fantasiosa l'ipotesi che la fa derivare da Paperium, legionario romano, fondatore di una delle 45 ville circostanti il territorio pratese.\nIl paese (nei registri parrocchiali nel 1850 si contano circa 400 anime) ha subito negli anni la trasformazione da campagna operosa e ben coltivata (caratterizzata dai numerosi piccoli corsi d'acqua, le cosiddette gore), ad area suburbana resa pi\xc3\xb9 popolosa dall'immigrazione dal meridione italiano e dal veneto negli anni sessanta e settanta, con il passaggio contemporaneo ad una economia basata sul piccolo artigianato tessile, a conduzione prevalentemente familiare, che ben si integrava con l'avanzata industria tessile pratese.\nNell'ultimo decennio del XX secolo ha subito un ulteriore notevole incremento demografico, favorito soprattutto dal costo contenuto delle abitazioni rispetto alle vicine Prato e, soprattutto, Firenze.\nDi interesse storico la chiesa di San Martino, duecentesca.\nLa localit\xc3\xa0 guadagn\xc3\xb2 notoriet\xc3\xa0 negli anni ottanta del XX secolo grazie al film Ad ovest di Paperino con Alessandro Benvenuti, Athina Cenci e Francesco Nuti, nonostante nessuna scena del film fosse girata nella zona.\nIl carnevale con sfilata di gruppi mascherati \xc3\xa8 la manifestazione pi\xc3\xb9 rilevante."
"Per industria lombarda preunitaria si intendono le caratteristiche e lo sviluppo dell'industria nelle province lombarde dalla sua fondazione all'Unit\xc3\xa0 d'Italia. L'industria lombarda nacque e si svilupp\xc3\xb2 dagli inizi del XIX secolo per gran parte su iniziativa privata, al contrario di quanto avveniva altrove dove l'industria veniva incoraggiata dai vari governi mediante un intervento diretto o massicce commesse statali. Questa caratteristica, assieme alla mancanza di una politica doganale ed industriale favorevole sotto le dipendenze dell'impero austriaco, da cui dipendeva la Lombardia, consentirono all'industria locale di rafforzarsi negli anni fino a guidare lo sviluppo industriale italiano con l'Unit\xc3\xa0 d'Italia.\n\n"
"Castiglione dei Pepoli (Casti\xc3\xb3n in dialetto bolognese montano alto) \xc3\xa8 un comune italiano di 5 448 abitanti della citt\xc3\xa0 metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna.\nNoto dapprima come Castiglione dei Gatti, il nome fu cambiato nel 1863, in ricordo del passato feudale. Nel XII secolo, infatti, si trovava sotto la signoria feudale dei conti Alberti di Prato e Mangone. Nel 1340 le terre degli Alberti furono vendute ai Pepoli. \xc3\x88 oggi uno dei comuni membri dell'Unione dell'Appennino Bolognese.\n\n"