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'I Quaderni del carcere sono la raccolta degli appunti, dei testi e delle note che Antonio Gramsci inizi\xc3\xb2 a scrivere dall\'8 febbraio 1929, durante la sua prigionia nelle carceri fasciste. Tuttavia, va detto che dei 33 quaderni pervenuti, ben 12 furono scritti fra il 1934 e il 1935, quindi fuori del carcere, essendo egli stato posto in libert\xc3\xa0 condizionale dal 25 ottobre 1934. \nI Quaderni - recuperati dopo la morte di Gramsci e portati a Mosca - furono pubblicati dall\'Editore Giulio Einaudi, organizzati e rivisti da Felice Platone sotto la guida di Palmiro Togliatti, in una prima edizione tra il 1948 e il 1951. Presentati originariamente secondo un ordine tematico, i Quaderni ottennero un enorme impatto nel mondo della politica, della cultura, della filosofia e delle altre scienze sociali dell\'Italia del Dopoguerra, permettendo al Partito Comunista di avviare un\'egemonia culturale incontrastata nel mondo intellettuale. Solo nel 1975 usc\xc3\xac un\'edizione critica con un\'accurata ricostruzione cronologica e filologica, curata da Valentino Gerratana.\nLe condizioni in cui nacquero portarono l\'autore ad approfondire riflessioni in completa solitudine, dando cos\xc3\xac vita a scritti che proprio da questo carattere di autonomia da un dibattito pubblico vedono nascere le maggiori ragioni di interesse. Da una parte Gramsci considerava quegli scritti quasi "esercizi" contro l\'inaridimento causato dalla vita carceraria, dall\'altra era cosciente della possibilit\xc3\xa0 di teorizzare libero da questioni politiche contingenti, quindi "per l\'eternit\xc3\xa0". Le condizioni precarie, anche per motivi di salute, nelle quali vengono scritti, rendono comunque parzialmente approssimativo o comunque non definitivo il loro contenuto agli occhi dello stesso autore.'
"Leonardo di ser Piero da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 \xe2\x80\x93 Amboise, 2 maggio 1519) \xc3\xa8 stato un inventore, artista e scienziato italiano.\nUomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei pi\xc3\xb9 grandi geni dell'umanit\xc3\xa0, incarn\xc3\xb2 in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei pi\xc3\xb9 disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista."