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Pubblicazione: Firenze : La Nuova Italia, 1974
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"Antonio Gramsci, nome completo, cos\xc3\xac come registrato nell'atto di battesimo, Antonio Sebastiano Francesco Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 \xe2\x80\x93 Roma, 27 aprile 1937), \xc3\xa8 stato un politico, filosofo, politologo, giornalista, linguista e critico letterario italiano.\nNel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, divenendone esponente di primo piano e segretario dal 1924 al 1927, ma nel 1926 venne ristretto dal regime fascista nel carcere di Turi. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libert\xc3\xa0 condizionata e fu ricoverato in clinica, dove trascorse gli ultimi anni di vita.\nConsiderato uno dei pi\xc3\xb9 importanti pensatori del XX secolo e tra i massimi esponenti del marxismo occidentale, nei suoi scritti, tra i pi\xc3\xb9 originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizz\xc3\xb2 la struttura culturale e politica della societ\xc3\xa0. Elabor\xc3\xb2 in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la societ\xc3\xa0, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne."
'Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 \xe2\x80\x93 Napoli, 20 novembre 1952) \xc3\xa8 stato un filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente del neoidealismo.\nPresent\xc3\xb2 il suo idealismo come \xc2\xabstoricismo assoluto\xc2\xbb, giacch\xc3\xa9 \xc2\xabla filosofia non pu\xc3\xb2 essere altro che "filosofia dello spirito" [...] e la filosofia dello spirito non pu\xc3\xb2 essere altro che "pensiero storico"\xc2\xbb, ossia \xc2\xabpensiero che ha come contenuto la storia\xc2\xbb, che rifugge ogni metafisica, la quale \xc3\xa8 \xc2\xabfilosofia di una realt\xc3\xa0 immutabile trascendente lo spirito\xc2\xbb. In funzione anti-positivistica, nella filosofia crociana, la scienza diventa la misuratrice della realt\xc3\xa0, sottomessa alla filosofia, che invece comprende e spiega il reale.\nCon Giovanni Gentile \xe2\x80\x93 dal quale lo separarono la concezione filosofica e la posizione politica nei confronti del fascismo dopo il delitto Matteotti \xe2\x80\x93 \xc3\xa8 considerato tra i maggiori protagonisti della cultura italiana ed europea della prima met\xc3\xa0 del XX secolo, in particolare dell\'idealismo.\nLa dottrina crociana improntata alla storiografia ebbe grande influenza politica sulla cultura italiana; Croce, in particolare, con la sua "religione della libert\xc3\xa0, \xc3\xa8 ricordato come guida morale dell\'antifascismo ", tanto che fu anche proposto come Presidente della Repubblica italiana. Fu tra i fondatori del ricostituito Partito Liberale Italiano, assieme a Luigi Einaudi.Alcune riserve sulla sua estetica, come anche sulla critica letteraria (in particolare sulla sua definizione di \xc2\xabpoesia\xc2\xbb) e sulla superiorit\xc3\xa0 attribuita da Croce alla filosofia rispetto alle scienze nell\'ambito della logica, sono state, tuttavia, espresse in tempi successivi.D\'altra parte, il pensiero di Croce, specialmente quello politico, ha goduto di apprezzamenti pi\xc3\xb9 recenti e di una "riscoperta" anche al di fuori dell\'Italia, in Europa e nel mondo anglosassone (specialmente gli Stati Uniti d\'America), dov\'\xc3\xa8 riconosciuto, al pari di pensatori come Karl Popper, come uno dei pi\xc3\xb9 eminenti teorici del liberalismo europeo e un autorevole oppositore di ogni totalitarismo.\nIl liberalismo politico crociano distinto dal liberismo economico fu causa di disaccordo con un altro importante esponente del liberalismo italiano come Luigi Einaudi.\n\n'
"Karl Heinrich Marx (AFI: [\xcb\x88ka\xc9\x90\xcc\xafl \xcb\x88ma\xc9\x90\xcc\xafks]; spesso italianizzato in Carlo Marx) (Treviri, 5 maggio 1818 \xe2\x80\x93 Londra, 14 marzo 1883) \xc3\xa8 stato un filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista e politico tedesco.\n\nNato in una famiglia ebrea relativamente agiata della classe media, Marx studi\xc3\xb2 all'Universit\xc3\xa0 di Bonn e all'Universit\xc3\xa0 Humboldt di Berlino, iniziando a interessarsi alle opinioni filosofiche dei giovani hegeliani. Dopo la laurea contribu\xc3\xac alla Gazzetta renana, giornale radicale di Colonia. Trasferitosi a Parigi nel 1843, continu\xc3\xb2 a lavorare per diversi giornali radicali e incontr\xc3\xb2 importanti amici e sostenitori, tra cui Friedrich Engels, con cui pubblic\xc3\xb2 il Manifesto del Partito Comunista nel 1848. Esiliato dalla Francia nel 1849 a causa delle sue idee politiche e per il suo supporto ai moti del 1848, Marx si trasfer\xc3\xac con la moglie Jenny von Westphalen e i figli prima a Bruxelles e poi a Londra. Qui continu\xc3\xb2 a lavorare come giornalista per il giornale anglo-americano New York Tribune e ad approfondire i suoi studi sull'economia politica, arrivando cos\xc3\xac a elaborare la sua teoria economica che avrebbe dovuto essere esposta ne Il Capitale, di cui Marx riusc\xc3\xac a pubblicare solamente il primo volume nel 1867. I successivi due volumi sarebbero stati pubblicati postumi da Engels (1885 e 1894) e la versione completa delle Teorie del plusvalore da Karl Kautsky (1905-1910).\nNegli anni '40 il giovane Marx scrisse la tesi di dottorato La differenza tra la filosofia della natura di Democrito e quella di Epicuro (1841), Il manifesto filosofico della Scuola storica del diritto (1842), Per la critica della filosofia del diritto di Hegel (1843), Sulla questione ebraica (1844), Note su James Mill (1844), i Manoscritti economico-filosofici del 1844 (1844), La sacra famiglia (scritta insieme a Engels) (1845), le Tesi su Feuerbach (1845), L'ideologia tedesca (scritta insieme a Engels) (1846), Miseria della filosofia (1847) e Lavoro salariato e capitale (1848), oltre al Manifesto del Partito Comunista (1848), libello scritto assieme al sodale Engels fra il 1847 e il 1848 e commissionato dalla Lega dei Comunisti, di cui faceva parte, per esprimere il loro progetto politico. Di queste opere solo alcune furono pubblicate in vita. Gli anni '50 videro la pubblicazione de Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850 (1850), Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte (1852), i Grundrisse (1857) e Per la critica dell'economia politica (1859). Gli anni '60 videro il Marx maturo impegnato negli scritti sulla guerra civile americana (1861-1865), sui tre volumi delle Teorie del plusvalore (1862), sul Salario, prezzo e profitto (1865) e sul primo volume de Il Capitale (1867). Gli ultimi anni della vita di Marx videro la pubblicazione de La guerra civile in Francia (1871), la Critica del Programma di Gotha (1875) e le Note su Adolph Wagner (1883).\nPartecip\xc3\xb2 attivamente anche al movimento operaio e presto divenne una figura importante nella Prima Internazionale (1864-1876) fino alla sua morte. Il suo pensiero, incentrato sulla critica in chiave materialista dell'economia, della societ\xc3\xa0, della politica e della cultura capitalistiche, esercit\xc3\xb2 un peso decisivo sulla nascita delle ideologie socialiste e comuniste, dalla seconda met\xc3\xa0 del XIX secolo in poi, dando vita alla corrente socioeconomico politica del marxismo. Teorico della concezione materialistica della storia e insieme a Engels del socialismo scientifico, Marx \xc3\xa8 considerato tra i pensatori maggiormente influenti sul piano politico, filosofico ed economico nella storia dell'Ottocento e del Novecento.\n\n"
'Il Manifesto degli intellettuali antifascisti, noto anche come Antimanifesto, fu pubblicato il 1\xc2\xba maggio del 1925 sui quotidiani Il Mondo e Il Popolo, rispettivamente con i titoli: La protesta contro il \xe2\x80\x9cManifesto degli intellettuali fascisti\xe2\x80\x9d e La replica degli intellettuali non fascisti al manifesto di Giovanni Gentile.\n\n'