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Pubblicazione: Firenze : Comune di Firenze, 2009
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Gemma Galgani (Capannori, 12 marzo 1878 \xe2\x80\x93 Lucca, 11 aprile 1903) \xc3\xa8 stata una mistica italiana, legata particolarmente all\'ordine dei passionisti, al quale peraltro mai appartenne, ma alla cui spiritualit\xc3\xa0 fu sempre conforme. Scomparsa a soli 25 anni, fu beatificata nel 1933 da papa Pio XI e canonizzata da papa Pio XII nel 1940. La sua memoria liturgica \xc3\xa8, universalmente, l\'11 aprile, giorno della sua morte, sebbene venga ricordata dall\'ordine passionista e dall\'arcidiocesi di Lucca il 16 maggio.\nNata Gemma Umberta Maria Galgani nel 1878 a Camigliano frazione del comune di Capannori, rimase orfana della madre a sette anni. Cresciuta con il padre e i fratelli a Lucca, studi\xc3\xb2 presso le Suore Oblate dello Spirito Santo fino al giorno in cui, a causa di un fallimento, la sua famiglia perse ogni avere e si trasfer\xc3\xac in una povera abitazione in via del Biscione (poi diventata via Santa Gemma Galgani). L\xc3\xac Gemma Galgani afferm\xc3\xb2 di aver ricevuto le stigmate.\nRifiutata dai monasteri della citt\xc3\xa0, venne adottata dalla ricca famiglia Giannini che le offr\xc3\xac vitto e alloggio nella propria casa, per circa quattro anni, in via del Seminario a Lucca. L\xc3\xac Gemma visse gli ultimi anni della sua giovane vita, assistita spiritualmente da monsignor Volpi, suo confessore, e dal passionista Germano Ruoppolo, che in seguito scrisse la sua prima biografia.\nAffetta da tubercolosi, per prevenzione venne allontanata dall\'abitazione dei Giannini e condotta in una casa vicina, in via della Rosa, dove mor\xc3\xac a 25 anni. Dopo la sua morte cominci\xc3\xb2 l\'edificazione di un monastero di passioniste a Lucca, come ella aveva ardentemente desiderato e dove riposano le sue spoglie.\nMolta importanza ebbe negli ultimi anni della sua esistenza la vicinanza dell\'illustre e umilissimo passionista Germano Ruoppolo, al secolo Vincenzo, il quale non solo tess\xc3\xa8 un rapporto intimo e intenso con Gemma, che sovente lo appellava "babbo, babbo mio", ma ne fu poi unico, energico e persuadente postulatore per la beatificazione, di contro alle riluttanze del "miscredente" e superficiale Volpi.\nIl vero "padre spirituale" di Gemma fu Vincenzo-Germano Ruoppolo.'
"La libreria delle donne di Firenze \xc3\xa8 stata attiva dal 1979 al 2018. Luogo della cultura femminista italiana e internazionale , ha contribuito alla fondazione della Rete Lilith nazionale e all'avvio del centro antiviolenza Artemisia di Firenze.\n\n"