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Pubblicazione: Venezia : Musei civici veneziani : IUAV : Marsilio, 2003
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"La Galleria delle carte geografiche \xc3\xa8 situata nei palazzi Vaticani ed \xc3\xa8 oggi inclusa nel perimetro dei Musei Vaticani. La galleria \xc3\xa8 posta lungo l'itinerario che conduce alla Cappella Sistina; \xc3\xa8 un'eccezionale rappresentazione cartografica delle regioni d'Italia, realizzata tra il 1580 e il 1585. Costituisce in tal modo una testimonianza preziosa delle cognizioni geografiche e dello stato dei luoghi in quell'epoca. Il documento \xc3\xa8 ragguardevole anche perch\xc3\xa9 nella reggia papale del tempo viene gi\xc3\xa0 affermata l'unit\xc3\xa0 geografica e spirituale dell'Italia intera.\n\xc3\x88 un corridoio di 120 metri di lunghezza e sei di larghezza, sulle cui pareti sono raffigurate quaranta carte delle varie regioni d'Italia, ciascuna con le mappe delle principali citt\xc3\xa0, e si conclude con le vedute dei principali porti italiani del Cinquecento: Civitavecchia, Genova, Ancona e Venezia. Ogni mappa di regione \xc3\xa8 accompagnata sul soffitto dalle rappresentazioni dei principali eventi religiosi avvenuti in essa. \nFu papa Gregorio XIII ad ordinare la costruzione della galleria, e l'opera fu diretta dal matematico, geografo e amico del papa Ignazio Danti, domenicano, che si occup\xc3\xb2 della sua realizzazione tra il 1581 e il 1583. Percorrere la galleria \xc3\xa8, secondo le intenzioni di Ignazio Danti, come viaggiare lungo gli Appennini e affacciarsi sulla costa adriatica, verso est, e tirrenica, verso ovest. Infatti cos\xc3\xac sono distribuite sulle due pareti le mappe regionali e le vedute dei porti che completano la galleria: verso destra quelle adriatiche e verso sinistra quelle tirreniche.\nGli artisti che vi lavorarono furono Girolamo Muziano, Cesare Nebbia, i due fratelli fiamminghi Matthijs Bril e Paul Bril, Giovanni Antonio Vanosino da Varese e Antonio Danti che la decorarono e affrescarono tra 1580 e il 1585, seguendo le indicazioni di Ignazio Danti, originario di Perugia.\nLa volta \xc3\xa8 dipinta da Antonio Tempesta di Firenze e da altri.\n\n"