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Pubblicazione: Pistoia : Tipografia vescovile, 1895
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Prato \xc3\xa8 un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana.\n\xc3\x88 la seconda citt\xc3\xa0 della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, \xc3\xa8 stato il comune non capoluogo di provincia pi\xc3\xb9 popolato d'Italia.\nLa piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della citt\xc3\xa0 vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo.\nNell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma \xc3\xa8 nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti pi\xc3\xb9 importanti a livello europeo.\nLa citt\xc3\xa0 vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in citt\xc3\xa0 artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.\n\n"
"La Sacra Cintola, chiamata anche Sacro Cingolo, \xc3\xa8 considerata la cintura della Madonna ed \xc3\xa8 la reliquia pi\xc3\xb9 preziosa di Prato, fulcro della religiosit\xc3\xa0 cittadina. \xc3\x88 custodita nell'omonima cappella del Duomo e l'8 settembre, Nativit\xc3\xa0 di Maria, viene esposta con particolare solennit\xc3\xa0 durante il Corteggio Storico.\nLa Sacra Cintola \xc3\xa8 una sottile striscia (lunga 87 centimetri) di lana finissima di capra, di color verdolino, broccata in filo d'oro, gli estremi sono nascosti da una nappa su un lato e da una piegatura sul lato opposto (tenute da un nastrino in taffet\xc3\xa0 verde smeraldo), che la tradizione vuole che appartenesse alla Vergine Maria, che la diede a San Tommaso come prova della sua Assunzione in cielo.\nLa cintola \xc3\xa8 un bene di tutta la citt\xc3\xa0 di Prato da quando nel 1348, si \xc3\xa8 stabilito che fosse di propriet\xc3\xa0 per 2/3 del Comune e per 1/3 della Diocesi, tre infatti sono le chiavi per aprire la custodia sotto l'altare: due detenute dal Comune ed una dalla Diocesi.\nLa reliquia \xc3\xa8 ancora oggi conservata nella Cappella del Sacro Cingolo, affrescata interamente da Agnolo Gaddi con le Storia di Maria Vergine e della Cintola stessa. Sopra l'altare settecentesco dove viene conservata la reliquia \xc3\xa8 collocata la piccola ed elegante statua della Madonna col Bambino, opera di Giovanni Pisano (1301).\n\n"
"La diocesi di Massa Carrara-Pontremoli (in latino: Dioecesis Massensis-Apuana) \xc3\xa8 una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 201.000 battezzati su 206.750 abitanti. La sede \xc3\xa8 vacante.\n\n"
"Il giansenismo fu un movimento religioso, filosofico e politico che proponeva un'interpretazione del cattolicesimo sulla base della teologia elaborata nel XVII secolo da Giansenio.\nL'impianto di base del giansenismo si fonda sull'idea che l'essere umano nasca essenzialmente corrotto e, quindi, inevitabilmente destinato a commettere il male.\nSenza la grazia divina l'uomo non pu\xc3\xb2 far altro che peccare e disobbedire alla volont\xc3\xa0 di Dio; ciononostante alcuni esseri umani sono predestinati alla salvezza (mentre altri non lo sono).\nCon tale teologia Giansenio intendeva ricondurre il cattolicesimo a quella che egli riteneva la dottrina originaria di Agostino d'Ippona, in contrapposizione al molinismo (dal gesuita spagnolo Luis de Molina) allora prevalente, che concepiva la salvezza come sempre possibile per l'uomo dotato di buona volont\xc3\xa0.\nIl giansenismo fu un fenomeno estremamente complesso: partito da un problema eminentemente teologico, entr\xc3\xb2 ben presto in campo etico, assunse posizioni ecclesiologiche estremiste e si mosse anche come una specie di partito politico; influenz\xc3\xb2, infine, pratiche di religiosit\xc3\xa0 popolare.\nIl movimento giansenista accompagn\xc3\xb2 la storia della Francia lungo tutta l'epoca dell'ancien R\xc3\xa9gime e conobbe anche un'importante ramificazione italiana nel Sette-Ottocento, di impronta giurisdizionalista e riformatrice.\nLa Chiesa cattolico-romana condann\xc3\xb2 il giansenismo come eretico e vicino al protestantesimo, per il suo teorizzare la negazione del libero arbitrio di fronte alla grazia divina e suggerire l'idea di una salvezza predestinata.\nIl giansenismo fu quindi condannato dapprima dalla Congregazione dell'Indice nel 1641, poi con successive lettere pontificie, tra cui le bolle In eminenti (1642), Cum occasione (1653), Ad sacram beati Petri sedem (1656), Regiminis Apostolici (1664) e Unigenitus Dei Filius (1713).\n\n"
"Tommaso Andrei (Casole d'Elsa, ante 1250 \xe2\x80\x93 Pistoia, 30 luglio 1303) \xc3\xa8 stato un vescovo cattolico italiano, della diocesi di Pistoia (1284-1303).\n\n"