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Pubblicazione: Milano : Mursia, c1967
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La tragedia greca \xc3\xa8 un genere teatrale nato nell\'antica Grecia, la cui messa in scena era, per gli abitanti della Atene classica, una cerimonia di tipo religioso con forti valenze sociali. Sorta dai riti sacri della Grecia e dell\'Asia minore, raggiunse la sua forma pi\xc3\xb9 significativa (o nota) nell\'Atene del V secolo a.C.\nPrecisamente, la tragedia \xc3\xa8 l\'estensione in senso drammatico (ossia secondo criteri prettamente teatrali) di antichi riti in onore di Dioniso, dio dell\'estasi, del vino, dell\'ebbrezza e della liberazione dei sensi. Come tale fu tramandata fino al romanticismo, che apre, molto di pi\xc3\xb9 di quanto non avesse fatto il Rinascimento, la discussione sui generi letterari.\nIl motivo della tragedia greca \xc3\xa8 strettamente connesso con l\'epica, ossia il mito, ma dal punto di vista della comunicazione la tragedia sviluppa mezzi del tutto nuovi: il mythos (\xce\xbc\xe1\xbf\xa6\xce\xb8\xce\xbf\xcf\x82, "parola", "racconto") si fonde con l\'azione, cio\xc3\xa8 con la rappresentazione diretta (\xce\xb4\xcf\x81\xe1\xbe\xb6\xce\xbc\xce\xb1, "dramma", deriva da \xce\xb4\xcf\x81\xe1\xbd\xb0\xcf\x89, "agire"), in cui il pubblico vede con i propri occhi i personaggi che compaiono come entit\xc3\xa0 distinte che agiscono autonomamente sulla scena (\xcf\x83\xce\xba\xce\xb7\xce\xbd\xce\xae, in origine il tendone dei banchetti), provvisti ciascuno di una propria dimensione psicologica.\nI pi\xc3\xb9 importanti e riconosciuti autori di tragedie furono Eschilo, Sofocle ed Euripide, che affrontarono i temi pi\xc3\xb9 sentiti della Grecia del V secolo a.C.\nUno dei problemi storici nell\'accostarsi alla tragedia greca \xc3\xa8 il constatare che, malgrado sia noto (e intuibile dalla straordinaria diffusione dei teatri nelle citt\xc3\xa0 greche, soprattutto dopo il IV secolo a.C.) che i greci amassero il teatro, in particolare quello tragico, sono pochissimi i testi giunti intatti sino a noi (ad esempio su 79 opere di Eschilo di cui si conosce il titolo ne sono oggi rimaste solo 7). Possiamo immaginare che esistessero molti autori a noi ignoti fuori da Atene, cos\xc3\xac come diversi autori (ateniesi e non) sono conosciuti solo per il loro nome. Sappiamo che alcuni autori ateniesi (come Eschilo) erano conosciuti, amati e rappresentati anche a Siracusa, ma non sappiamo come procedesse la diffusione delle opere teatrali ateniesi fuori da quella citt\xc3\xa0, n\xc3\xa9 se ad Atene si rappresentassero anche opere di provenienza straniera. La nostra conoscenza del dramma greco va quindi considerata incompleta e soggetta a pericolose strozzature nella trasmissione delle fonti, forse anche di carattere ideologico (alcuni tragici greci erano partigiani della democrazia ateniese e molti politicamente impegnati, anche contro la democrazia, con un conseguente forte rischio di censura dopo la fine di quell\'esperienza politica, un fenomeno che potrebbe essersi ripetuto anche in altre realt\xc3\xa0).'
'L\'opera \xc3\xa8 il termine italiano di utilizzo internazionale per un genere teatrale e musicale in cui l\'azione scenica \xc3\xa8 abbinata alla musica e al canto. La denominazione "opera" \xc3\xa8 la forma abbreviata di opera lirica o anche della locuzione sostantivale opera in musica. Non \xc3\xa8 un caso che la parola "opera" sia usata invariabilmente in quasi tutte le lingue del mondo: anche se pure altre nazioni posseggono tradizioni operistiche di innegabile importanza e valore, il genere \xc3\xa8 nato e si \xc3\xa8 sviluppato in Italia, paese che per questo possiede il maggior numero di teatri d\'opera al mondo e ha tra i suoi maggiori vanti l\'essere universalmente considerata la patria dell\'opera.\nTra i numerosi sinonimi, pi\xc3\xb9 o meno appropriati, basta ricordare melodramma, opera in musica, teatro musicale e opera lirica, espressione largamente impiegata dal linguaggio comune e mediatico. Il termine \xc3\xa8 fortemente contestualizzato nel suo impiego, in quanto il vocabolo opera, in italiano, \xc3\xa8 un termine di origine latina che indica un lavoro in generale, particolarmente in ambito artistico.\nDall\'agosto 2013, l\'Associazione Cantori Professionisti d\'Italia ha depositato presso il MIBACT il dossier per la Candidatura UNESCO per l\'opera italiana, con l\'intento di iscrivere l\'opera all\'interno del Patrimonio dell\'Umanit\xc3\xa0 protetto da UNESCO.'
'La tragedia (dal greco antico \xcf\x84\xcf\x81\xce\xb1\xce\xb3\xe1\xbf\xb3\xce\xb4\xce\xaf\xce\xb1, trago(i)d\xc3\xada) \xc3\xa8 una delle forme pi\xc3\xb9 antiche di teatro. Le sue origini sono incerte, ma derivano certamente dalla ricca tradizione poetica e religiosa della Grecia antica.'
"La tragedia greca \xc3\xa8 strutturata secondo uno schema rigido, di cui si possono definire le forme con precisione. La tragedia inizia generalmente con un prologo (da pr\xc3\xb2 e logos, discorso preliminare), che ha la funzione di introdurre il dramma; segue la parodo, che consiste nell'entrata in scena del coro attraverso dei corridoi laterali, le parodoi; l'azione scenica vera e propria si dispiega quindi attraverso tre o pi\xc3\xb9 episodi (epeis\xc3\xb2dia), intervallati dagli stasimi, alcuni intermezzi in cui il coro commenta, illustra o analizza la situazione che si sta sviluppando sulla scena; la tragedia si conclude con l'esodo (\xc3\xa8xodos).\n\n"
'Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virt\xc3\xb9, o a causa, della difficolt\xc3\xa0 nel tracciare una linea netta di demarcazione.\nTuttavia la predominanza dei temi dell\'Io, nell\'intimismo di Giovanni Pascoli e nell\'estetismo di Gabriele D\'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosu\xc3\xa8 Carducci.\nLa nuova poesia viene situata, perci\xc3\xb2, da una parte della critica letteraria, nell\'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano.\nPi\xc3\xb9 tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalit\xc3\xa0 le due vie personaliste di Pascoli e D\'Annunzio, identificando cos\xc3\xac una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio.\nLa maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilir\xc3\xa0 gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all\'apertura della grande stagione degli "ermetici".\nE certamente \xc3\xa8 centrale nel cuore del \'900 la vicenda dell\'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi.\nPi\xc3\xb9 appartata la scrittura di Corrado Govoni come, pi\xc3\xb9 tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi pi\xc3\xb9 significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell\'estrema variet\xc3\xa0 che la caratterizza, \xc3\xa8 opportuno menzionare invece l\'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; \xc3\xa8 prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell\'ambiente, \xc3\xa8 stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l\'assegnazione del Nobel, che pi\xc3\xb9 tardi andr\xc3\xa0 anche a Montale, attravers\xc3\xb2 diverse tonalit\xc3\xa0, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni \'60 e \'70, poi capaci di svolgere una vena di pi\xc3\xb9 intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici.\nAutrice di continua produzione poetica, sempre legata all\'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico pi\xc3\xb9 vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l\'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, \xc3\xa8 il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.\n\n'