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Pubblicazione: Firenze [etc.] : Giunti junior, [2008]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: eng, ita, Paese: IT
"Le donne hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo scientifico fin dall'antichit\xc3\xa0 (per l'antichit\xc3\xa0 si veda anche la voce donne in filosofia). Gli storici interessati alla relazione tra genere e scienza sono riusciti a far ampliare lo sguardo sugli sforzi scientifici compiuti dalle donne e sulle loro realizzazioni, sulle barriere che hanno dovuto affrontare e superare e sulle strategie attuate per far esaminare ed accettare (vedi revisione paritaria) il loro lavoro nelle principali riviste scientifiche ed in altre pubblicazioni. Lo studio storico, critico e sociologico di questi temi \xc3\xa8 divenuto una disciplina accademica di per s\xc3\xa9.\nIl coinvolgimento delle donne nel campo della medicina si \xc3\xa8 verificato in molte tra le pi\xc3\xb9 antiche civilt\xc3\xa0, mentre lo studio della filosofia della natura nell'antica Grecia era aperto alle donne; esse hanno inoltre contribuito anche alla protoscienza dell'Alchimia nel corso del I-II secolo.\nDurante tutto il Medioevo il monastero cristiano rappresent\xc3\xb2 il pi\xc3\xb9 importante centro d'istruzione e di raccolta e preservazione dell'antica sapienza; alcune di queste comunit\xc3\xa0 hanno permesso anche alle donne di contribuire alla ricerca scientifica.\nMentre l'XI secolo ha visto la nascita e lo sviluppo delle prime universit\xc3\xa0 nel Medioevo, le donne sono state per la maggior parte escluse da qualsiasi forma d'istruzione pubblica. L'attitudine ad educare le donne in campo medico nella penisola italiana sembra essere stata maggiormente liberale rispetto ad altri luoghi; la prima donna conosciuta per essersi guadagnata una posizione universitaria in un campo di studi scientifico \xc3\xa8 stata la scienziata italiana Laura Bassi nel 1732 all'universit\xc3\xa0 di Bologna.\nAnche se il ruolo di genere rimase largamente definito durante il XVIII secolo, le donne hanno vissuto grandi progressi nella scienza. Nel corso della maggior parte del XIX secolo esse sono rimaste escluse dalla formazione scientifica pi\xc3\xb9 formale, ma nonostante ci\xc3\xb2 hanno cominciato ad essere ammesse in societ\xc3\xa0 erudite e di studio proprio in questo periodo.\nNel tardo XIX secolo l'aumento dei college istituiti espressamente per favorire l'istruzione femminile ha fornito posti di lavoro per le donne scienziate e le prime grandi opportunit\xc3\xa0 di educazione ufficiale. Marie Curie, la prima donna a ricevere un Premio Nobel nel 1903 (Premio Nobel per la fisica) \xc3\xa8 riuscita ad ottenerne un altro nel 1911 (Premio Nobel per la chimica), per i suoi studi sulla radioattivit\xc3\xa0.\nQuaranta donne hanno ricevuto il Nobel tra il 1901 e il 2010; 17 di queste nei campi fisico, chimico e fisiologico-medico.\n\n"
'La storia del femminismo \xc3\xa8 la narrazione cronologica degli eventi riconducibili ai movimenti e alle ideologie rivolti all\'uguaglianza di genere, al miglioramento della condizione femminile e ai diritti delle donne. Mentre le femministe in tutto il mondo si sono differenziate in cause, obiettivi e intenzioni a seconda del tempo, della cultura e del paese di riferimento, la maggior parte degli storici del femminismo occidentale affermano che la totalit\xc3\xa0 dei movimenti che operano per far ottenere pari diritti per le donne vanno considerati come movimenti femministi, anche quando non applicano il termine a se stessi.\nAltri storici limitano il termine al movimento femminista moderno, alla sua progenie e ai suoi seguaci e utilizzano invece l\'etichetta di protofemminismo per descrivere i movimenti precedenti.\nLa storia femminista moderna occidentale viene suddivisa in tre periodi (o "ondate") temporali ben precisi, ognuno con obiettivi leggermente diversi, fondati sul progresso femminile verificatosi precedentemente.\nLa prima ondata femminista del XIX e della prima met\xc3\xa0 del XX secolo si concentra eminentemente sul ribaltamento delle disuguaglianze legali, in particolare sul suffragio femminile; le rivendicazioni principali riguardano, oltre al diritto di voto, il diritto al lavoro in condizioni sostenibili e l\'istruzione femminile per donne e bambine.\nLa seconda ondata femminista (1960-1980) ha ampliato il dibattito per includervi anche le disuguaglianze culturali, la disparit\xc3\xa0 ancora esistenti nelle norme legali e il ruolo di genere delle donne all\'interno della societ\xc3\xa0. La terza ondata femminista (anni 1990-2000) si viene a riferire a diversi ceppi di attivit\xc3\xa0 femminista; viene inteso come una continuazione della "seconda ondata" e una risposta alla percezione dei suoi fallimenti.\nAnche se il costrutto delle "ondate" \xc3\xa8 stato usato comunemente per descrivere la storia del femminismo, il concetto \xc3\xa8 stato sottoposto a critiche per il suo ignorare e cancellare la storia intercorrente tra le diverse "ondate", scegliendo invece di concentrarsi esclusivamente solo su alcune figure famose e sugli eventi maggiormente popolari.\n\n'