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Pubblicazione: Lucca : Maria Pacini Fazzi, 2003
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Il Crocifisso di Santa Maria Novella \xc3\xa8 una delle croci sagomate (tempera e oro su tavola, 578x406 cm) di Giotto, databile al 1290-1295 circa e conservato nella navata centrale della basilica di Santa Maria Novella a Firenze. Si tratta di una delle prime opere note nel catalogo dell'artista, allora circa ventenne."
'L\'arazzo \xc3\xa8 una forma di arte tessile che si pone a met\xc3\xa0 strada tra l\'artigianato e la rappresentazione artistica. Tecnicamente \xc3\xa8 un tessuto a dominante di trama (poich\xc3\xa9 a lavoro finito l\'ordito non si vede) realizzato a mano su un telaio e destinato a rivestire le pareti. Solitamente di ampio formato, rappresenta grandi disegni molto dettagliati.\nIl disegno preparatorio, o cartone, di un arazzo veniva realizzato da un pittore, anche di una certa fama: il risultato finale dipendeva dall\'abilit\xc3\xa0 dell\'artigiano incaricato dell\'esecuzione.\nIl termine italiano "arazzo" deriva dal nome della citt\xc3\xa0 francese di Arras, dove, nel Medioevo, venivano prodotti i migliori arazzi. Oggi viene impropriamente usato per indicare vari manufatti che si appendono ai muri realizzati con tecniche differenti come: il mezzo punto, il telaio Jacquard, il ricamo.\n\n'
'Carlo Borromeo, universalmente noto come San Carlo, (Arona, 2 ottobre 1538 \xe2\x80\x93 Milano, 3 novembre 1584) \xc3\xa8 stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.\nCanonizzato nel 1610 da papa Paolo V a soli 26 anni dalla morte, san Carlo \xc3\xa8 considerato tra i massimi riformatori della Chiesa cattolico-romana nel XVI secolo, assieme a sant\'Ignazio di Loyola e san Filippo Neri, nonch\xc3\xa9 anima e guida della Controriforma cattolica. Tra le maggiori riforme da lui proposte e accettate dal Concilio di Trento, vi fu l\'istituzione dei seminari per la formazione e l\'educazione dei presbiteri. Era nipote, per parte di madre, di papa Pio IV.\n"In un secolo in cui l\'altezza media degli uomini non superava il metro e sessantacinque, Carlo Borromeo era alto pi\xc3\xb9 di un metro e ottanta"; cos\xc3\xac lo descrive Federico Rossi di Marignano: non solo era molto alto, ma era anche di corporatura robusta. San Carlo osservava la raccomandazione di Ambrogio e di Agostino di digiunare e destinare ai bisognosi il denaro risparmiato. Negli ultimi anni di vita, secondo l\'uso ecclesiastico antico, consumava un solo pasto al giorno, dopo il vespro. Si dice per\xc3\xb2 che, pur tralasciando cibi costosi e preferendo il semplice pane, l\'assumesse \xc2\xabin assai quantit\xc3\xa0\xc2\xbb.\nCarlo Borromeo port\xc3\xb2 sempre la barba, anche se la vasta iconografia seicentesca lo raffigura spesso glabro; cominci\xc3\xb2 infatti a radersi solo nel 1576, al tempo della prima grande peste, e mantenne il volto rasato in segno di penitenza durante gli ultimi otto anni di vita. Nipote del papa (la madre Margherita de\' Medici era sorella di Pio IV, al secolo Gian Angelo de\' Medici), il Borromeo fu da lui nominato cardinale e segretario privato quando aveva poco pi\xc3\xb9 di vent\'anni. In tale veste il giovane Carlo partecip\xc3\xb2 ai lavori del Concilio di Trento, divenendone protagonista proprio nel periodo conclusivo.\nDopo la morte dello zio, nel 1566 Carlo Borromeo si trasfer\xc3\xac da Roma a Milano, attuando nella diocesi ambrosiana i dettami tridentini e vivendo in ascetica povert\xc3\xa0. Dedic\xc3\xb2 la sua azione pastorale alla cura delle anime e alla moralizzazione dei costumi, promuovendo oltre al culto \xc2\xabinteriore\xc2\xbb anche il culto \xc2\xabesteriore\xc2\xbb \xe2\x80\x93 riti liturgici, preghiere collettive, processioni \xe2\x80\x93 ravvivando in tal modo la fede, l\'identit\xc3\xa0 e la coesione sociale soprattutto dei ceti pi\xc3\xb9 popolari. Riform\xc3\xb2 la diocesi, nella quale la disciplina ecclesiastica era \xc2\xabdel tutto persa\xc2\xbb, perch\xc3\xa9 da quasi un secolo gli arcivescovi titolari, risiedendo altrove, l\'avevano abbandonata a se stessa limitandosi a goderne le rendite.\nCarlo affront\xc3\xb2 \xc2\xabcontrasti tanto grandi [...] et da persone tanto potenti che havriano impaurito ogni grand\'animo\xc2\xbb. Nell\'attuare i decreti tridentini il Borromeo si espose infatti alla reazione di coloro che vedevano lesi i propri privilegi: fu contrastato dai governatori spagnoli e dal Senato milanese, minacciato con i bastoni dai frati minori osservanti, aggredito con le spade dai canonici di Santa Maria della Scala, minacciato dalle monache di Sant\'Agostino, vilipeso da quelle di Lecco e colpito con una archibugiata alla schiena da un sicario dell\'ordine degli umiliati.\n\n'
"Cesario, o Cesareo (Nordafrica, I secolo \xe2\x80\x93 Terracina, II secolo), \xc3\xa8 stato un diacono e martire della Chiesa, venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Secondo la tradizione sarebbe stato figlio di cittadini romani discendenti dalla rinomata Gens Iulia, stanziata a Cartagine durante la riorganizzazione dei territori africani da parte di Gaio Giulio Cesare. Convertito al cristianesimo e divenuto diacono, si \xc3\xa8 dedicato all'evangelizzazione. Nel corso di un viaggio verso Roma, Cesario \xc3\xa8 approdato a Terracina, dove - al tempo dell'imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano - ha subito il martirio, chiuso in un sacco e gettato nel mare, per aver protestato contro una macabra usanza pagana.\nA partire dal IV secolo, a seguito della traslazione delle sue spoglie da Terracina alla Domus Augustana sul colle Palatino, San Cesario \xc3\xa8 stato uno dei martiri pi\xc3\xb9 celebri e venerati a Roma (una celebrit\xc3\xa0 confermata dal fatto che gli vennero dedicati molti santuari, oratori e monasteri); il suo nome \xc3\xa8 servito per soppiantare il culto pagano di Giulio Cesare, dell'imperatore Cesare Ottaviano Augusto e dei Divi Cesari (gli imperatori romani). In tal modo, San Cesario ha annunciato il nuovo carattere cristiano della potenza dei Cesari e il suo oratorio sul Palatino, nel cuore della Roma antica, \xc3\xa8 servito come punto di riferimento per la cristianizzazione dell'Impero. Il culto del santo \xc3\xa8 molto diffuso nel mondo, intensificato attraverso le varie traslazioni delle sue reliquie, donate dai papi, imperatori, re, santi, Padri della Chiesa, vescovi, duchi e cavalieri.\n\n"
'L\'Europa \xc3\xa8 uno dei sei continenti della Terra.\nL\'idea di "continente" europeo non \xc3\xa8 universale: alcuni testi di geografia non europei fanno riferimento a un continente eurasiatico, o a un subcontinente europeo, dato che l\'Europa non \xc3\xa8 circondata interamente dal mare ed \xc3\xa8, in ogni caso, pi\xc3\xb9 un concetto storico - culturale che geografico.\n\n'