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Pubblicazione: Lucca : Pacini Fazzi, 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La Piana di Lucca \xc3\xa8 un\'area pianeggiante che si estende attorno alla citt\xc3\xa0 di Lucca, comprendente quasi tutta la Lucchesia ed altre aree contigue. Dal punto di vista storico la Lucchesia \xc3\xa8 precisamente quella parte della pianura (in dialetto "il pian di Lucca") e delle contigue colline e montagne, che appartenne in et\xc3\xa0 moderna allo Stato lucchese (vedi Repubblica di Lucca, Principato di Lucca e Piombino e Ducato di Lucca) e che corrisponde grosso modo alle antiche Sei Miglia. Oggi questo territorio \xc3\xa8 compreso nei comuni di Lucca, Capannori, Porcari, Villa Basilica ed in parte di quelli di Pescaglia (Val Freddana), Massarosa (Montigiano e Gualdo), Camaiore (Seimiglia camaioresi), Altopascio (Badia di Pozzeveri) e Pescia (frazioni collinari oggi comprese nell\'Arcidiocesi di Lucca). L\'area in questione si presenta piuttosto uniforme sotto il profilo dialettale e della cultura materiale.\n\n'
"La repubblica di Lucca fu un antico Stato dell'Italia centro-settentrionale, sorto all'inizio del XII secolo e che si mantenne indipendente fino al 1799. \nDopo quella data lo Stato di Lucca continu\xc3\xb2 ad esistere, ma fu de facto dipendente dalle grandi potenze del tempo, prima dal Primo Impero francese poi dall'Impero austriaco, che lo trasformarono in un principato unito a Piombino, infine in un ducato per i Borboni di Parma. Il ducato di Lucca fu annesso il 4 ottobre 1847 al Granducato di Toscana.\nLa repubblica di Lucca si estendeva oltre la citt\xc3\xa0 omonima sul contado circostante nella parte nord-occidentale dell'odierna regione Toscana, ai confini con l'Emilia e la Liguria.\n\n"
'Pietrasanta \xc3\xa8 un comune italiano di 22 943 abitanti della provincia di Lucca in Toscana.\n\n'
'La commedia dell\'arte \xc3\xa8 nata in Italia nel XVI secolo ed \xc3\xa8 rimasta popolare fino alla met\xc3\xa0 del XVIII secolo, anni della riforma goldoniana della commedia. Non si trattava di un genere di rappresentazione teatrale, bens\xc3\xac di una diversa modalit\xc3\xa0 di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano basate su testi scritti ma su dei canovacci, detti anche scenari; in origine, le rappresentazioni erano tenute all\'aperto con una scenografia fatta di pochi oggetti. Le compagnie erano composte da dieci persone: otto uomini e due donne. \nAll\'estero era conosciuta come "Commedia italiana". Nella loro formula spettacolare, i comici della Commedia dell\'Arte introdussero un elemento nuovo di portata dirompente e rivoluzionaria: la presenza delle donne sul palcoscenico. In un contratto stipulato con un notaio di Roma il 10 ottobre 1564, si ha la prima apparizione documentata di una donna: la "signora Lucrezia Di Siena" ingaggiata da una compagnia che si proponeva di far commedie nel periodo di carnevale, probabilmente un personaggio di elevata cultura in grado di comporre versi e di suonare strumenti. Solo alla fine del secolo le donne avrebbero preso posto a pieno titolo nelle compagnie teatrali.\nLa denominazione veniva sostituita con altre: commedia all\'improvviso (o improvvisa), commedia a braccio o commedia degli Zanni. Il nome "arte", nel Medioevo, significava "mestiere", "professione": quello del teatrante, infatti, era un vero e proprio mestiere. Bisogna per\xc3\xb2 specificare che era considerato come tale, non per le compagnie amatoriali, ma solo per quelle compagnie associate che venivano riconosciute dai ducati e avevano un vero e proprio statuto di leggi e regole. Grazie a queste ultime, le compagnie associate sottomettevano le altre che venivano definite "ruba piazze".'