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Pubblicazione: Borgotaro-Pontremoli : Cavanna, 1912
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: , Paese:
'Le storie di fantasmi, i racconti di personaggi fantastici fatti di misteri e di segreti trovano in Lunigiana un vasto numero di leggende che sono state tramandate di generazione in generazione. La sera le famiglie si riunivano attorno al focolare e le persone pi\xc3\xb9 anziane raccontavano ai pi\xc3\xb9 piccoli storie di folletti, lupi mannari e streghe che praticavano la magia. Queste ragazze, ritenute streghe perch\xc3\xa9 avevano scoperto i poteri curativi delle erbe, venivano processate e arse vive nelle piazze dei paesi della Lunigiana. Ancora oggi si possono trovare testimonianze di queste storie e leggende che vengono riportate dalle persone pi\xc3\xb9 anziane, com\'\xc3\xa8 il caso di "Divina", una signora abitante a Villafranca in Lunigiana che viene chiamata "la fatina". La madre prima di morire le lasci\xc3\xb2 in eredit\xc3\xa0 delle formule segrete, delle preghiere particolari e dei riti strani, per curare alcune malattie, come la crosta lattea dei bambini, il fuoco di Sant\'Antonio, il raffreddore.\n\n'
'Il Museo dantesco lunigianese, oggi Casa di Dante in Lunigiana, \xc3\xa8 una casa museo di Mulazzo, in provincia di Massa e Carrara, dedicata al rapporto tra Dante Alighieri e la regione storica della Lunigiana, comprendente le attuali province della Spezia e di Massa-Carrara. \n\n'
"Villafranca in Lunigiana (Vilafranca nel dialetto della Lunigiana) \xc3\xa8 un comune italiano di 4 627 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. Si trova sulla Via Francigena; nel paese si conservano vestigia dell'antico borgo medioevale.\n\n"
'Dante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 \xe2\x80\x93 Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), \xc3\xa8 stato un poeta, scrittore e politico italiano.\nIl nome "Dante", secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, \xc3\xa8 un ipocoristico di Durante; nei documenti era seguito dal patronimico Alagherii o dal gentilizio de Alagheriis, mentre la variante "Alighieri" si afferm\xc3\xb2 solo con l\'avvento di Boccaccio. \n\xc3\x88 considerato il padre della lingua italiana; la sua fama \xc3\xa8 dovuta alla paternit\xc3\xa0 della Comed\xc3\xaca, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la pi\xc3\xb9 grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia \xc3\xa8 anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. \nImportante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spazi\xc3\xb2 all\'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta". Dante, le cui spoglie si trovano presso la tomba a Ravenna costruita nel 1780 da Camillo Morigia, \xc3\xa8 diventato uno dei simboli dell\'Italia nel mondo, grazie al nome del principale ente della diffusione della lingua italiana, la Societ\xc3\xa0 Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti vivi dalla Societ\xc3\xa0 dantesca.'
'Fivizzano (AFI: /fivi\xca\xa3\xcb\x88\xca\xa3ano/ o /fivi\xca\xa6\xcb\x88\xca\xa6ano/; Fiuzan nel dialetto della Lunigiana) \xc3\xa8 un comune italiano di 7 434 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. Ampie parti del suo territorio sono comprese in due parchi: il Parco Nazionale dell\'Appennino Tosco-Emiliano e il Parco naturale regionale delle Alpi Apuane.\nTerra abitata gi\xc3\xa0 dalla preistoria, come dimostra il ritrovamento a 700 metri dal suo centro della statua stele di Verrucola con il vicino menhir preistorico del Masso di Nazio e il sovrastante sito cerimoniale preistorico, ricco di coppelle, del Masso di Santa Caterina e ancora la Grotta delle Fate di Turlago e di ben quattordici statue stele in tutto il territorio comunale, fu insediamento dei Sengauni o Liguri Apuani.\nIl duca Francesco IV di Modena, visitando Fivizzano nel 1816, nel suo giornale di viaggio annot\xc3\xb2: \xc2\xabFivizzano \xc3\xa8 una bella cittadina, ossia luogo, resta in alto come su una collina nella pianura che di l\xc3\xa0 comincia ad allargarsi e che \xc3\xa8 magnificamente bene coltivata a grano, viti sugli oppi, ulivi, segala, prati erbaggi, lupini....Fivizzano \xc3\xa8 ben lastricato, ha una bella piazza sebben non regolare, con una bella fontana fatta fare da un granduca Medici, ha una chiesa cattedrale in piazza, un bel teatrino, nuovo, grande e per Fivizzano bello.\xc2\xbb Prospero Fantuzzi, l\'erudito viaggiatore emiliano, nell\'anno 1829, venendo da Reggiano, la visit\xc3\xb2 e cos\xc3\xac la descrisse: \xc2\xab...in somma sopra di una scena di monti capricciosi, arrivammo alla dilettevole veduta del paese di Fivizzano tutta nuova, tutta grata, e tutta ricca.\xc2\xbb Il poeta Giosu\xc3\xa8 Carducci la defin\xc3\xac "Una perla sperduta fra i monti".\n\n'