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Titolo uniforme: La macchina della pittura / Omar Calabrese
Pubblicazione: Lucca : La casa Usher, 2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La storia dell\'arte \xc3\xa8 la teoria e la storia che studia la nascita e il progresso delle espressioni artistiche, attraverso un punto di vista metodologico filosofico ed estetico oltre che semiotico - cognitivo e letterario, con particolare riguardo ai fenomeni distintivi. Nell\'arco dei secoli si \xc3\xa8 formalizzata come ricerca di conoscenze, tecniche e descrizioni, utili alla comprensione delle pi\xc3\xb9 varie forme artistiche. Le prime descrizioni autentiche compaiono in testi greci antichi (Pausania) e romani (Plinio il Vecchio).\nIn quanto disciplina teorica si occupa dei principi estetici e storici della funzione estetica, della costituzione e delle variazioni di forme, degli stili e dei concetti trasmessi attraverso opere d\'arte. \nUna grande divisione, tra arte e tecnica, nasce nell\'Accademia platonica, a contrasto delle forme ibride di imitazione. Nel corso delle importanti egemonie culturali, il punto di vista dello storico dell\'arte, \xc3\xa8 stato omologato alla ricerca e diffusione di canoni operativi. Nella sua veste di ricerca stilistica e biografica, essa adotta i criteri della filosofia e della storia letteraria, cos\xc3\xac come della psicologia evolutiva e della critica d\'arte. Solo dopo la met\xc3\xa0 dell\'Ottocento, l\'interesse della sociologia, per studi psicologici e letterari, ha comportato un orientamento verso la comprensione del fenomeno artistico dal punto di vista dei fenomeni sociali coinvolti.\nIn questo quadro scientifico di studi contemporanei, \xc3\xa8 stato possibile completare la ricerca da un punto di vista sociopedagogico e psicopedagogico, con teorie sulla "formativit\xc3\xa0" (Pereyson) e sull\'apporto dei musei, delle gallerie e degli archivi pubblici e privati, messi in luce dalla critica contemporanea. \nLa storia dell\'arte \xc3\xa8 intesa anche come rispetto delle sistematicit\xc3\xa0 che essa contiene e contribuisce a far conoscere, mediando tra conservazione, innovazione culturale e industriale.\nOpere unitarie sulla personalit\xc3\xa0 artistica ottengono l\'ambito riconoscimento di ricomporre la teoria e la tecnica delle arti. Si pensi al saggio di Benvenuto Cellini. Uno dei successivi maggiori contributi, nasce con l\'esperienza vivida dei manieristi al seguito di Michelangelo Buonarroti: Giorgio Vasari comprese la necessit\xc3\xa0 di raccogliere le testimonianze letterarie e critiche, concrete e collezionistiche, tecniche e diaristiche proprie degli artisti e quindi raccolse utili informazioni allo scopo di tracciare la fortuna delle opere e degli artisti. Facendo cos\xc3\xac intese riportare la tradizione culturale italiana a partire da Giotto, costituendo un modello, presumibilmente derivato dall\'arte greca, della maniera, affrancandola dall\'ambito servile in cui era collocata per essere considerata un\'arte libera alla pari con il lavoro intellettuale. La sua raccolta, Le vite de\' pi\xc3\xb9 eccellenti pittori, scultori e architettori, permette di riconoscere la continuit\xc3\xa0 dello stile e la necessit\xc3\xa0 critica di un giudizio sull\'arte e sull\'architettura, ha innovato nello stile, ha dato un\'impronta negli studi, almeno fino a Federico Zeri. La funzione di queste raccolte, pubblicate a mezzo stampa, ebbe colorazioni diverse. Marco Boschini, scriver\xc3\xa0 con un lessico veneziano, il modo di interpretare la pittura, in una Venezia aperta al riconoscimento e al mercato internazionale, non di meno con intenzioni allegoriche e istruttive dal punto di vista culturale e morale. In Italia, si sono percorse influenze profonde, ancorate a principi teorici: dalla storia della religione, all\'evoluzione dei concilii, dalla manifestazione di opere pubbliche alla realizzazione di scuole, motivo per cui, una storia dell\'arte, pu\xc3\xb2 avere come suo ancoramento intrinseco, una vocazione dal tratto antropologico culturale propria. Il metodo dello storico dell\'arte, in sintesi, deve potersi avvicinare a quello del sociologo e semiotico visivo pur rappresentando conoscenze evolutive proprie e accostandosi al metodo filosofico e naturalistico delle scienze. In quanto disciplina, deve occuparsi di tutte le forme artistiche, potersi specializzare e ricoprire quindi una veste scientifica propria per poter essere trasmessa.\nL\'aspetto approfondito del bene culturale, cos\xc3\xac come le conoscenze di opere e di autori, in particolare in pittura, in scultura e in architettura, sono il fondamento degli studi accademici, specialistici e di ricerca. Inoltre, come ogni altra disciplina storica e umanistica, la storia dell\'arte \xc3\xa8 soggetta ad un\'opera di interpretazione e riconoscimento critico ed \xc3\xa8 soggetta al metodo storiografico progressivo. \nLo studio dei contesti, degli antefatti, delle condizioni ambientali e dei mutamenti, della collocazione e della condizione della conservazione, in cui un\'opera \xc3\xa8 stata concepita, realizzata, recepita e studiata, nonch\xc3\xa9 della committenza e dei materiali, \xc3\xa8 parte integrante sia per la comprensione del significato, delle funzioni tipiche dell\'opera, sia del percorso artistico e del valore dell\'opera. \nA queste competenze si aggiungono la museografia e il restauro del bene culturale. Anche su questo piano, la storia dell\'arte, deve poter cercare le analogie e le differenze comprese nell\'opera, dal punto di vista dei legami con altre scienze, degli usi e dei costumi, nell\'impegno complessivo di partecipare allo sviluppo democratico e alla conoscenza in genere.\nLa "descrizione analitica" (\xc3\xa9kphrays) del formarsi delle opere d\'arte, e delle opere stesse, permette di affrontare tematiche di vasta portata: i ricettari, i trattati, i dizionari monografici, del disegno e del colore, sia tecnici che a glosse, favoriscono la divulgazione della storia delle arti, e rendono possibile una competenza settoriale, uno studio distintivo in Arti maggiori e Arti minori nel rispetto del ritrovamento. Con il contributo dell\'archeologia, le opere d\'arte possono essere studiate e descritte approfondendo aspetti ragionati che la costituiscono: dalle osservazioni presemiotiche e meno intenzionali, dai materiali alla conoscenza strutturata, dobbiamo il formarsi di settori propri: iconologia, iconografia, allegoria e simbolo, che di volta in volta hanno arricchito la letteratura artistica, favorendo il nascere di correnti di pensiero (ut pictura po\xc3\xafesis). \nLo studio delle opere del passato, soprattutto se appartenenti a culture distanti, porta, in particolar modo, alla conoscenza e al rispetto di codici culturali e filosofici ai quali le opere fanno riferimento. Lo studio articolato delle invenzioni e delle scoperte, in storia e storia dell\'arte, porterebbe ai significati teorici stessi delle opere d\'arte ritenute maggiori.\nL\'arte, afferma Edgar Wind, \xc3\xa8 sottoposta a principi regolativi universali, educare con l\'arte, significa concedere all\'espressione e al contenuto artistici, uno statuto normativo e progettuale proprio, che attinge alla forma stessa dei linguaggi dei primordi che hanno permesso la formazione del gusto, dell\'estetica e dell\'etica nelle varie epoche. \nI contributi degli storici dell\'arte, non possono che provenire da spontanee costruzioni professionali, nozioni, competenze, disposizioni che restituite ne favoriscono l\'accesso, tuttavia nel corso del Novecento sono nati veri e propri istituti di eccellenza. Ad esempio il Warburg Institute di Londra, si \xc3\xa8 occupato dell\'orientamento religioso, allegorico e astrologico delle opere d\'arte. \nCon la didattica museale si esprime un concetto affine, quello del significato dell\'esperienza diretta del fare artistico accanto alla fruizione estetica del sapere, si favorisce la conoscenza individuale del valore estetico dell\'opera d\'arte. Le correnti strutturaliste e costruttiviste, linguistiche e psicologiche, hanno orientato la pedagogia artistica sulle direzioni di senso, legate alla comprensione delle procedure artistiche tecniche.\n\nAlcuni sviluppi autorialiAlois Riegl, 1893, Stilfragen (tr. in it. Problemi di stile); Sp\xc3\xa4tr\xc3\xb6miche Kunstindustrie, 1901 (tr. in it. Arte industriale della tarda romanit\xc3\xa0\nArnold Hauser evoluzione dell\'arte (sociologo dell\'arte)\nF. Wickhoff narrazione continua\nHeinrich W\xc3\xb6lfflin leggi della visione figurazione\nMax Dvo\xc5\x99\xc3\xa1k situazione spirituale rispecchiata\nJulius von Schlosser apporti strutturalisti\nCarlo Brandi semiologia e arte\nBenedetto Croce il soggetto del fare artistico \xc3\xa8 inseparabile dall\'opera e irriducibile allo stile\nN. Ivanoff il carattere di una narrazione dello sbocciare successivo e imprevedibile di maniere e stili\nJ. J. Winckelmann adotta il concetto classico di storia e cerca di ricostruire l\'essenza dell\'arte che a suo avviso non dipende dalla storia personale degli artisti\nL. Lanzi le singole maniere nel particolare stile di ciascun artista ma dichiara di non essere interessato a ridurre la storia dell\'arte a tratti permanenti, come farebbe una scienza naturale, aprendo lo studio alle forme visive e alle scuole\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e J. D. Fiorillo\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e J. B. Seroux D\'Agincourt\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e L. Cicognara\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e F. Kugler\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e A. Springer\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e P. Selvatico\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e G. B. Cavalcaselle\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e J. A. Crowe\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e L. Moretti\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e A. Venturi\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e R. Longhi\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e P. Toesca\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e B. Berenson\nStoria dell\'arte senza nomi\nA. Hauser\nStoria dello stile\nH. W\xc3\xb6lfflin\nStoricismo\nN. Pevsner\nper lo sviluppo di una sintesi\n\nLuigi Grassi, Mario Pepe - Dizionario di arte. Termini, movimenti e stili dall\'antichit\xc3\xa0 a oggi. Torino, UTET, 2003 ISBN 8877508450Si configura in tal modo la centralit\xc3\xa0 dell\'insegnamento di tale disciplina, impartita nelle scuole secondarie di primo grado e nei licei.\n\n'
'La storia della pittura \xc3\xa8 una branca della storia dell\'arte che si occupa di dipinti e, pi\xc3\xb9 in generale, di opere d\'arte bidimensionali realizzate con tecniche legate al disegno e alla stesura di colori.\nDalla preistoria fino al mondo contemporaneo, ha rappresentato una continua tradizione tra le pi\xc3\xb9 diffuse e significative nell\'ambito delle arti figurative, che abbraccia un po\' tutte le culture e i continenti. Fino al XX secolo, in Europa e nei paesi da essa influenzati, la rappresentazione pittorica ha avuto principalmente soggetti "figurati", cio\xc3\xa8 rappresentanti caratteristiche e attivit\xc3\xa0 umane, tutt\'al pi\xc3\xb9 temi religiosi, simbolici e trascendenti, mentre nel XX secolo si sono sviluppati approcci pi\xc3\xb9 astratti e concettuali, con la sperimentazione di nuove tecniche in ricerca di nuovi orizzonti.\nLo sviluppo della pittura orientale ha avuto un corso proprio, parallelo a quello occidentale, non senza per\xc3\xb2 punti di contatto, soprattutto a partire dell\'evo moderno. L\'arte africana, islamica, indiana, cinese, e giapponese hanno avuto tutte influenze significative sull\'arte occidentale e viceversa.\n\n'
'La pittura del Secolo d\'oro olandese o pittura barocca olandese si svilupp\xc3\xb2 durante un periodo della storia olandese (appunto il cosiddetto "Secolo d\'oro") che abbraccia grosso modo tutto il XVI secolo, durante e dopo la parte successiva della guerra degli ottant\'anni (1568\xe2\x80\x931648) per l\'indipendenza olandese.\nLa nuova Repubblica olandese era la nazione pi\xc3\xb9 prospera d\'Europa e guidava il commercio, la scienza e l\'arte europei. Le province neerlandesi settentrionali che componevano il nuovo stato erano state tradizionalmente centri artistici meno importanti delle citt\xc3\xa0 delle Fiandre a sud. Le sollevazioni e i trasferimenti su larga scala della popolazione della guerra, nonch\xc3\xa9 la rottura netta con le vecchie tradizioni culturali monarchiche e cattoliche, significavano che l\'arte olandese doveva reinventare s\xc3\xa9 stessa. La pittura di soggetti religiosi croll\xc3\xb2 nettamente, ma crebbe un nuovo grande mercato per tutti i tipi di soggetti secolari.\nSebbene la pittura olandese del Secolo d\'oro sia inclusa nel generale periodo europeo della pittura barocca, e spesso mostri molte delle sue caratteristiche, la maggior parte manca dell\'idealizzazione e dell\'amore dello splendore tipico di gran parte dell\'opera barocca, inclusa quella delle vicine Fiandre. La maggior parte dell\'opera, inclusa quella per la quale il periodo \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 noto, riflette le tradizioni del realismo dettagliato ereditato dalla prima pittura neerlandese.\n\nUna caratteristica distintiva del periodo \xc3\xa8 la proliferazione di distinti generi di dipinti, con la maggioranza degli artisti che producono il grosso della loro opera all\'interno di una di queste. Il pieno sviluppo di questa specializzazione si vede dalla fine degli anni 1620, e il periodo da allora fino all\'invasione francese del 1672 \xc3\xa8 il nucleo della pittura del Secolo d\'oro. Gli artisti trascorrevano la maggior parte delle loro carriere dipingendo solo ritratti, scene di genere, paesaggi di terra, paesaggi di mare e navi, o nature morte, e spesso un particolare sottotipo all\'interno di queste categorie. Molti di questi tipi di soggetto erano nuovi nella pittura occidentale, e il modo in cui gli Olandesi li dipingevano in questo periodo fu decisivo per il loro futuro sviluppo.\n\n'
'L\'arte del Rinascimento si svilupp\xc3\xb2 a Firenze a partire dal Quattrocento al Cinquecento, e da qui si diffuse nel resto d\'Italia e poi in Europa, fino ai primi decenni del XVI secolo, periodo in cui ebbe luogo il "Rinascimento maturo" con le esperienze di Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.\n\n'
"Il Barocco \xc3\xa8 stato un movimento estetico, ideologico e culturale sorto in Italia tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, e dall'Italia propagatosi in tutta Europa nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla met\xc3\xa0 del XVIII secolo. In senso stretto l'espressione viene riferita a una specifica corrente artistica fiorita a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo e rappresentata in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, con cospicui antefatti nell'opera di alcuni autori tardo-cinquecenteschi, come il Veronese, il Tintoretto e soprattutto i Carracci. In senso generale il Barocco \xc3\xa8 stato definito una \xe2\x80\x9cdenominazione e qualifica dello stile secentesco: dapprima con senso dispregiativo, a indicare opera o forma goffa, pesante, strampalata, soprattutto artificiosa e involuta; oggi come designazione positiva e storica di quella civilt\xc3\xa0 letteraria e artistica (compresa tra il Rinascimento e l\xe2\x80\x99Illu\xc2\xadminismo)\xe2\x80\x9d.Lo storico francese Fernand Braudel individua nell'epoca barocca il punto di massimo irradiamento della civilt\xc3\xa0 italiana, indicando nel Barocco \xe2\x80\x9cuna nuova forma di gusto e di cultura, una \xe2\x80\x98civilt\xc3\xa0\xe2\x80\x99 che rivestir\xc3\xa0 l\xe2\x80\x99intera Europa\xe2\x80\x9d e dar\xc3\xa0 vita a \xe2\x80\x9cuna serie di creazioni moderne\xe2\x80\x9d, come l\xe2\x80\x99opera, il teatro moderno e la scienza moderna.\n\n"