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Pubblicazione: Firenze : Edifir, 2018
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'Sandro Botticelli, vero nome Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi (Firenze, 1\xc2\xba marzo 1445 \xe2\x80\x93 Firenze, 17 maggio 1510), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\n\n'
'Il Rinascimento nacque ufficialmente a Firenze, citt\xc3\xa0 che viene spesso indicata come la sua culla. Questo nuovo linguaggio figurativo, legato anche a un diverso modo di pensare l\'uomo e il mondo, prese le mosse dalla cultura locale e dall\'umanesimo, che gi\xc3\xa0 nel secolo precedente era stato portato alla ribalta da personalit\xc3\xa0 come Francesco Petrarca o Coluccio Salutati. Le novit\xc3\xa0, proposte nei primissimi anni del XV secolo da maestri quali Filippo Brunelleschi, Donatello e Masaccio, non furono immediatamente accolte dalla committenza, anzi rimasero almeno per un ventennio un fatto artistico minoritario e in larga parte incompreso, a fronte dell\'allora dominante gotico internazionale.\nIn seguito il Rinascimento divenne il linguaggio figurativo pi\xc3\xb9 apprezzato e inizi\xc3\xb2 a trasmettersi anche alle altre corti italiane (prime fra tutte quella papale di Roma) e poi europee, grazie agli spostamenti degli artisti.\nLo stile del Rinascimento fiorentino, dopo i primordi del primo ventennio del Quattrocento, si diffuse con entusiasmo fino alla met\xc3\xa0 del secolo, con esperimenti basati su un approccio tecnico-pratico; la seconda fase ebbe luogo all\'epoca di Lorenzo il Magnifico, dal 1450 circa fino alla sua morte nel 1492, e fu caratterizzata da una sistemazione pi\xc3\xb9 intellettualistica delle conquiste. Segue un momento di rottura, dominato dalla personalit\xc3\xa0 di Girolamo Savonarola, che segna profondamente molti artisti convincendoli a un ripensamento delle loro scelte. L\'ultima fase, databile tra il 1490 e il 1520, \xc3\xa8 detto Rinascimento "maturo", e vede la presenza a Firenze di tre geni assoluti dell\'arte, che tanto influenzarono le generazioni a venire: Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.\nPer il periodo successivo si parla di Manierismo.\n\n'
'Iside, o Isis o Isi, in lingua egizia Aset (traslitterato 3s.t) ossia sede, \xc3\xa8 una divinit\xc3\xa0 egizia appartenente alla religione dell\'antico Egitto. Dea della maternit\xc3\xa0, della fertilit\xc3\xa0 e della magia, \xc3\xa8 originaria di Behbet el-Hagar, nel Delta del Nilo. Divinit\xc3\xa0 in origine celeste, associata alla regalit\xc3\xa0 per essere stata primariamente la personificazione del trono come dimostra il suo cartiglio che include il geroglifico "trono", faceva parte dell\'Enneade.\nIside fu una dei principali d\xc3\xa8i dell\xe2\x80\x99antica religione egizia, il cui culto si diffuse attraverso il mondo greco-romano. \n\nFu menzionata per la prima volta durante l\'antico regno, come una dei protagonisti del mito di Osiride, in cui fa risorgere suo marito, il re divino Osiride, dopo il suo assassinio, e crea e protegge il suo erede Horus.\nLe sue relazioni con gli umani erano basate sulle sue azioni nel mito. Si credeva che aiutasse i morti a passare nell\'aldil\xc3\xa0 poich\xc3\xa9 aveva aiutato Osiride. Era considerata la madre divina del faraone, che veniva comparato a Horus, e il suo comportamento materno veniva invocato negli incantesimi di guarigione.\nIn origine aveva una funzione limitata ai riti reali e dei templi, anche se era pi\xc3\xb9 importante all\'interno delle pratiche funeraria e dei testi magici.\nDurante il primo millennio a. C., Osiride ed Iside diventarono gli d\xc3\xa8i egizi pi\xc3\xb9 venerati. I governanti in Egitto e in Nubia cominciarono a costruire templi dedicati perlopi\xc3\xb9 ad Iside, e il suo tempio a File era un centro religioso sia per gli egiziani che per i nubiani. Iside convogli\xc3\xb2 in se molti tratti di altre divinit\xc3\xa0, particolarmente di Hator, un\'importante dea dei secoli precedenti.\nI poteri magici attribuiti a Iside erano maggiori di quelli degli altri d\xc3\xa8i, e si diceva che proteggesse il regno dai suoi nemici, che governasse i cieli e il mondo naturale e che avesse potere sul destino stesso.\nDurante il periodo ellenistico, quando l\'Egitto era governato dai greci, Iside cominci\xc3\xb2 ad essere venerata sia dai greci che dagli egiziani, assieme ad un nuovo dio, Serapide.\nIl loro culto si diffuse in tutto il mondo mediterraneo. I seguaci greci di Iside le attribuirono nuovi tratti presi da altri dei greci, come l\'invenzione del matrimonio e la protezione delle navi. Inoltre, conserv\xc3\xb2 dei forti legami con l\'Egitto e le altre divinit\xc3\xa0 egiziane che erano popolari all\'interno del mondo ellenistico, come Osiride e Arpocrate.\nQuando la cultura ellenistica fu assorbita da Roma nel primo secolo a.C., il culto di Iside divent\xc3\xb2 parte della religione romana. I suoi seguaci erano una piccola parte della popolazione dell\'impero romano, ma segni del suo culto sono stati trovati in molti dei suoi territori.\nIl suo culto svilupp\xc3\xb2 festivit\xc3\xa0 distintive, come il Navigium Isidis, assieme a delle cerimonie di iniziazione simili a quelle di altri culti misterici greco-romani. Alcuni dei suoi seguaci affermavano che i poteri divini di Iside superavano tutti gli altri del mondo antico.\nIl culto di Iside termin\xc3\xb2 con l\'ascesa del cristianesimo durante il quarto e quinto secolo d.C.. Il suo culto potrebbe aver influenzato alcune credenze e pratiche cristiane, come la venerazione di Maria, ma le prove a favore di questa influenza sono ambigue e spesso controverse.\nIn seguito, Iside continu\xc3\xb2 ad apparire nella cultura occidentale, particolarmente all\'interno dell\'esoterismo e del paganesimo moderno, spesso come una personificazione della natura o dell\'aspetto femminile della divinit\xc3\xa0.\n\n'
"La prospettiva \xc3\xa8 un insieme di proiezioni e di procedimenti di carattere geometrico-matematico che consentono di costruire l'immagine di una figura dello spazio su un piano, proiettando la stessa da un centro di proiezione posto a distanza finita.\nSi tratta quindi di una proiezione centrale, o conica. La specificazione \xc3\xa8 utile per distinguerla dalla prospettiva parallela, modo alternativo, anche se non di uso corrente, di chiamare le assonometrie. La parziale comunanza dei termini \xc3\xa8 dovuta al fatto che l'assonometria, per motivi strutturali legati alla determinazione dell'immagine su un solo piano, pu\xc3\xb2 essere vista come un caso particolare della prospettiva, quando il centro di proiezione, anzich\xc3\xa9 essere un punto proprio, \xc3\xa8 all'infinito.\nAnche per la prospettiva centrale, configurandosi essa come diretta applicazione di uno dei metodi di rappresentazione appartenenti al corpo della geometria descrittiva, vale il requisito della sostituibilit\xc3\xa0 fra la figura obiettiva e la sua proiezione. Ci\xc3\xb2 significa che data la figura nello spazio deve sempre essere possibile determinarne l'immagine su di un piano come, viceversa, data l'immagine, si deve poter risalire alla configurazione della figura nello spazio.\nMa tale reciprocit\xc3\xa0 non \xc3\xa8 ottenibile in misura piena e immediata come avviene per le proiezioni parallele, perch\xc3\xa9 nella prospettiva centrale uno stesso oggetto, proiettato da un medesimo punto di vista su piani a differente distanza da esso, d\xc3\xa0 luogo a immagini simili ma di dimensioni diverse. Per risalire quindi alle reali dimensioni dell'oggetto occorre l'introduzione nell'immagine di elementi metrici ausiliari di riferimento che permettano di risolvere il problema. Nell'ambito della prospettiva il requisito della sostituibilit\xc3\xa0 trova una significativa applicazione nella fotogrammetria, che in alcuni casi si avvale di procedimenti particolari anche di notevole complessit\xc3\xa0."