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Pubblicazione: Firenze : U.R.C.A., 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Con il termine polis (in greco antico: \xcf\x80\xcf\x8c\xce\xbb\xce\xb9\xcf\x82, \xc2\xabcitt\xc3\xa0\xc2\xbb; plurale \xcf\x80\xcf\x8c\xce\xbb\xce\xb5\xce\xb9\xcf\x82, p\xc3\xb3leis) si indica la citt\xc3\xa0-stato dell'antica Grecia, ma anche il modello politico tipico in quel periodo in Grecia.\n\n"
'La storia del femminismo \xc3\xa8 la narrazione cronologica degli eventi riconducibili ai movimenti e alle ideologie rivolti all\'uguaglianza di genere, al miglioramento della condizione femminile e ai diritti delle donne. Mentre le femministe in tutto il mondo si sono differenziate in cause, obiettivi e intenzioni a seconda del tempo, della cultura e del paese di riferimento, la maggior parte degli storici del femminismo occidentale affermano che la totalit\xc3\xa0 dei movimenti che operano per far ottenere pari diritti per le donne vanno considerati come movimenti femministi, anche quando non applicano il termine a se stessi.\nAltri storici limitano il termine al movimento femminista moderno, alla sua progenie e ai suoi seguaci e utilizzano invece l\'etichetta di protofemminismo per descrivere i movimenti precedenti.\nLa storia femminista moderna occidentale viene suddivisa in tre periodi (o "ondate") temporali ben precisi, ognuno con obiettivi leggermente diversi, fondati sul progresso femminile verificatosi precedentemente.\nLa prima ondata femminista del XIX e della prima met\xc3\xa0 del XX secolo si concentra eminentemente sul ribaltamento delle disuguaglianze legali, in particolare sul suffragio femminile; le rivendicazioni principali riguardano, oltre al diritto di voto, il diritto al lavoro in condizioni sostenibili e l\'istruzione femminile per donne e bambine.\nLa seconda ondata femminista (1960-1980) ha ampliato il dibattito per includervi anche le disuguaglianze culturali, la disparit\xc3\xa0 ancora esistenti nelle norme legali e il ruolo di genere delle donne all\'interno della societ\xc3\xa0. La terza ondata femminista (anni 1990-2000) si viene a riferire a diversi ceppi di attivit\xc3\xa0 femminista; viene inteso come una continuazione della "seconda ondata" e una risposta alla percezione dei suoi fallimenti.\nAnche se il costrutto delle "ondate" \xc3\xa8 stato usato comunemente per descrivere la storia del femminismo, il concetto \xc3\xa8 stato sottoposto a critiche per il suo ignorare e cancellare la storia intercorrente tra le diverse "ondate", scegliendo invece di concentrarsi esclusivamente solo su alcune figure famose e sugli eventi maggiormente popolari.\n\n'
'Halakhah (in ebraico \xd7\x94\xd7\x9c\xd7\x9b\xd7\x94) \xe2\x80\x94 traslitterato anche con Halakha, Halakh\xc3\xa0, Halacha, o Halocho; plurale halakhot \xe2\x80\x94 \xc3\xa8 la tradizione "normativa" religiosa dell\'Ebraismo, codificata in un corpo di Scritture e include la legge biblica (le 613 mitzv\xc3\xb2t) e successive leggi talmudiche e rabbiniche, come anche tradizioni e usanze.\n\n'
'Il Regno delle Due Sicilie fu uno Stato sovrano dell\'Europa meridionale esistito dal dicembre 1816 al febbraio 1861, ovvero dalla Restaurazione all\'Unit\xc3\xa0 d\'Italia.\nPrima della Rivoluzione francese del 1789 e delle successive campagne napoleoniche, la dinastia dei Borbone aveva regnato sui medesimi territori sin dal 1734, ma essi risultavano divisi in due reami distinti: il regno di Napoli e il regno di Sicilia. Un anno dopo il congresso di Vienna e a seguito del trattato di Casalanza, il sovrano Ferdinando di Borbone, che prima d\'allora assumeva in s\xc3\xa9 la corona napoletana (al di qua del Faro) come Ferdinando IV e quella siciliana (al di l\xc3\xa0 del Faro) come Ferdinando III, riun\xc3\xac in un\'unica entit\xc3\xa0 statuale i due reami, attraverso la Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie dell\'8 dicembre 1816, a quasi 400 anni dalla prima proclamazione del Regno Utriusque Siciliae da parte di Alfonso V d\'Aragona. La capitale era Palermo, secolare sede del Parlamento Siciliano, ma gi\xc3\xa0 l\xe2\x80\x99anno successivo (1817) fu spostata a Napoli. Palermo continu\xc3\xb2 ad essere considerata "citt\xc3\xa0 capitale" dell\'isola di Sicilia.Il regno ebbe fine con la spedizione dei Mille, la firma dell\'armistizio e la resa di Francesco II il 17 febbraio 1861, e la proclamazione del Regno d\'Italia il 17 marzo dello stesso anno.\n\n'