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Pubblicazione: Firenze : Sansoni, c1988
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il quenya (IPA: /\xcb\x88kw\xc9\x9bnja/; in tengwar ) \xc3\xa8 una lingua artificiale di Arda, l\'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien.\nDenominato qenya fino alla seconda met\xc3\xa0 degli anni quaranta, venne sviluppato ininterrottamente a partire dal 1912 fino alla morte del suo creatore.\nParlato dalle razze elfiche dei noldor e dei vanyar, che raggiunsero Valinor e poi migrarono verso la Terra di Mezzo, il quenya \xc3\xa8 un idioma fittizio ma grammaticalmente e storicamente realistico. Originario di Aman, sarebbe poi stato sviluppato dagli eldar sulla base di una lingua precedente, denominata eldarin comune, mantenendo ancora tutte le caratteristiche principali del primo linguaggio elfico.Quest\'idioma, come gli altri linguaggi ideati da Tolkien, \xc3\xa8 il risultato di processi linguistici "graduali" comuni a tutte le lingue elfiche, con le quali infatti condivide buona parte del lessico, della grammatica e della fonologia. Fuori da Aman questa lingua, nonostante la sua "fama" di lingua letteraria, venne presto soppiantata dal sindarin, rimanendo in uso solo presso i pi\xc3\xb9 colti o come lingua scritta.Essendo stata creata puramente per scopi artistici, questa lingua non ha tuttora regolazioni ufficiali, nonostante ci siano molte fonti e siti considerati autorevoli dagli esperti e dagli appassionati della lingua. Tuttavia buona parte del lavoro svolto da Tolkien \xc3\xa8 inedito.\nDa un punto di vista grammaticale la lingua ha un complesso sistema flessivo, ispirato principalmente al finlandese, e un gran numero di affissi e prefissi. Da un punto di vista fonetico, invece, la lingua \xc3\xa8 molto simile al latino e alle lingue romanze, in particolare lo spagnolo e l\'italiano.\n\n'
'Un alfabeto per il latino fu adottato fin dall\'VIII secolo a.C., cio\xc3\xa8 fin dagli albori della storia di Roma. Come generalmente accade quando un popolo inventa un alfabeto o ne adatta uno "straniero" alle esigenze della propria lingua, c\'\xc3\xa8 un\'alta corrispondenza tra grafemi e fonemi, cio\xc3\xa8 ad ogni lettera corrisponde (esclusi eventuali allofoni) un solo suono.\nQuesto con tutta probabilit\xc3\xa0 avvenne anche con il latino. L\'evoluzione di una lingua, tuttavia, porta il parlato a divergere dallo scritto (si pensi per esempio all\'inglese, al gaelico o al francese). Il latino non fu esente dall\'evolversi e lo testimoniano alcuni fenomeni fonetici avvenuti nel corso del tempo, in particolare il rotacismo. In generale, queste modifiche nel parlato furono introdotte anche nello scritto (talvolta, come nel caso del rotacismo, con delle apposite leggi), almeno fino all\'epoca classica.'
"L'arte, nel suo significato pi\xc3\xb9 ampio, comprende ogni attivit\xc3\xa0 umana \xe2\x80\x93 svolta singolarmente o collettivamente \xe2\x80\x93 che porta a forme di creativit\xc3\xa0 e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilit\xc3\xa0 innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte \xc3\xa8 un linguaggio, ossia la capacit\xc3\xa0 di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.\nNel suo significato pi\xc3\xb9 sublime l'arte \xc3\xa8 l'espressione estetica dell'interiorit\xc3\xa0 e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. \nAlcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi.\nL'arte pu\xc3\xb2 essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali \xe2\x80\x93 quelle cio\xc3\xa8 che afferiscono all'artigianato \xe2\x80\x93 discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attivit\xc3\xa0 specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.\n\n"