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Pubblicazione: Firenze : Pagnini, 2014
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Sansepolcro (anticamente Burgus Sancti Sepulchri e Borgo Sansepolcro, da cui la forma vernacolare B\xc3\xb3rgo, oggi diffusa, o B\xc3\xb2rgo secondo la fonetica pi\xc3\xb9 antica; in toscano Sansep\xc3\xb3lcro; erroneamente San Sepolcro o S. Sepolcro) \xc3\xa8 un comune italiano di 15 420 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana, al confine con Umbria e Marche, elevato a sede di diocesi e insignito del titolo di citt\xc3\xa0 il 17 settembre 1520 da papa Leone X e il cui gonfalone \xc3\xa8 decorato con medaglia d'argento al valor militare.\n\xc3\x88 il centro pi\xc3\xb9 popoloso e capoluogo amministrativo della Valtiberina toscana. Libero comune prima e poi culla di cultura rinascimentale, ha dato i natali a famosi personaggi delle scienze, delle lettere e dell'arte quali Dionisio Roberti, Piero della Francesca, Matteo di Giovanni, Luca Pacioli, Raffaellino dal Colle, Cherubino Alberti e Santi di Tito. Posta a nord est di Arezzo sulle rive del Tevere, all'estremo est della Toscana, Sansepolcro svolge oggi il ruolo di luogo di riferimento economico e di integrazione culturale al crocevia di quattro regioni Toscana, Marche, Umbria ed Emilia-Romagna e quale polo principale di una conurbazione che coinvolge anche il limitrofo comune di San Giustino, in provincia di Perugia.\nA Sansepolcro hanno sede il commissariato di Pubblica Sicurezza, la Compagnia dei Carabinieri, la brigata della Guardia di Finanza, la stazione dei Carabinieri forestali, l'Ufficio del Giudice di Pace, i Vigili del Fuoco (distaccamento di soli volontari sorto nel 1938), l'Ospedale della Valtiberina, l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia territoriale dell'INPS e vari istituti secondari di istruzione superiore con un'offerta formativa molto articolata (liceo classico, liceo scientifico, liceo linguistico, liceo delle scienze applicate, liceo delle scienze umane, liceo artistico, istituto tecnico commerciale, istituto professionale). Dal 1520 al 1986 la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 stata capoluogo dell'omonima diocesi; dal 1986 fa parte della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, di cui \xc3\xa8 sede contitolare.\n\n"
"La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro (in latino: Dioecesis Arretina-Cortonensis-Biturgensis seu Burgi Sancti Sepulchri) \xc3\xa8 una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Firenze appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2018 contava 348 860 battezzati su 367 000 abitanti. \xc3\x88 retta dall'arcivescovo, titolo personale, Riccardo Fontana.\nSono patroni della diocesi: San Giovanni Apostolo ed Evangelista, San Donato, secondo vescovo di Arezzo, e Santa Margherita da Cortona."
"Pavia (IPA: [pa'vi:a], ; [p\xc9\x90'vi:\xc9\x90] in dialetto pavese) \xc3\xa8 un comune italiano di 71 171 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia.\nPosta 34 km a sud di Milano, lungo la Via Francigena e sulle rive del fiume Ticino, poco a nord dalla confluenza di quest'ultimo nel Po, la citt\xc3\xa0 affonda le sue origini all'epoca delle trib\xc3\xb9 galliche; successivamente divenne municipium romano con il nome di Ticinum. Nel Medioevo fu capitale per due secoli del regno longobardo e poi, dal 774 al 1024, capitale del Regno Italico e dal 1361 \xc3\xa8 sede di un'universit\xc3\xa0.\nLe origini antiche e un passato storico di rilievo hanno lasciato in eredit\xc3\xa0 a Pavia un ragguardevole patrimonio artistico: fra le principali attrazioni turistiche si annoverano il Castello Visconteo, la basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, la Pinacoteca Malaspina, il Duomo, la basilica di San Michele Maggiore e il Ponte Coperto. La citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 inoltre il capoluogo di una provincia dedita soprattutto all'agricoltura, in particolare a viticoltura, risicoltura e cerealicoltura; poche sono le industrie.\n\n"
"Con l'espressione Francescanesimo spirituale si possono intendere due fenomeni, distinti ma collegati tra loro, della storia dei primi due secoli del movimento francescano.\nIn senso lato, si parla di Francescanesimo spirituale in riferimento ad una corrente ampia e diversificata, gi\xc3\xa0 individuabile persino negli anni in cui Francesco d'Assisi era in vita. Alcuni frati, infatti, aspiravano ad una povert\xc3\xa0 assoluta e senza compromessi, e dopo la morte di Francesco chiesero di vivere secondo un'interpretazione letterale della Regola sine glossa (cio\xc3\xa8 senza interpretazioni ufficiali che ne sminuissero la portata), e secondo il Testamento dello stesso Francesco, al quale il resto dell'Ordine non riconosceva autorit\xc3\xa0 normativa.\nIn senso pi\xc3\xb9 specifico, invece, parlando di Spirituali si indica un movimento ben preciso che sorse a met\xc3\xa0 degli anni settanta del XIII secolo e dur\xc3\xb2 una cinquantina d'anni, in due contesti locali ben individuabili (e molto diversi tra loro): le citt\xc3\xa0 di lingua occitana dell'attuale Francia meridionale, che furono teatro della predicazione del frate Pietro di Giovanni Olivi, e gli eremi dispersi tra le montagne dell'Italia centrale, i cui frati avevano i loro punti di riferimento in Angelo Clareno e Pietro da Macerata, detto fra' Liberato. Questi gruppi di frati (e nel caso della Francia anche di beghine, beghini e altri sostenitori laici, tra i quali spiccava Arnaldo da Villanova) sicuramente appartenevano alla pi\xc3\xb9 vasta corrente descritta precedentemente, ma avevano anche alcuni tratti comuni ben identificabili: una forte attesa apocalittica dell'arrivo dell'Anticristo e del rinnovamento della Chiesa, la critica pi\xc3\xb9 o meno esplicita contro le autorit\xc3\xa0 della Chiesa (particolarmente contro papa Bonifacio VIII) e dell'Ordine (soprattutto il ministro generale Giovanni da Morrovalle) e, spesso, il tentativo di imporre al francescanesimo uno stile di vita pi\xc3\xb9 tipicamente eremitico.\n\n"