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Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1968
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Carlo Raimondo Michelstaedter (anche Michelst\xc3\xa4dter) (Gorizia, 3 giugno 1887 \xe2\x80\x93 Gorizia, 17 ottobre 1910) \xc3\xa8 stato uno scrittore, filosofo e letterato italiano.\n\n'
"Il piacere \xc3\xa8 un romanzo di Gabriele D'Annunzio, scritto nel 1888 a Francavilla al Mare e pubblicato l'anno seguente dai Fratelli Treves. A partire dal 1895 recher\xc3\xa0 il sopratitolo I romanzi della Rosa, formando un ciclo narrativo con L'innocente e Il trionfo della morte, trilogia dannunziana di fine Ottocento.Cos\xc3\xac come un secolo prima il libro Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo aveva diffuso in Italia la corrente e la sensibilit\xc3\xa0 romantica, Il piacere e il suo protagonista Andrea Sperelli introducono nella cultura italiana di fine Ottocento la tendenza decadente e l'estetismo.\nCome afferm\xc3\xb2 Benedetto Croce, con d'Annunzio \xc2\xabrisuon\xc3\xb2 nella letteratura italiana una nota, fino ad allora estranea, sensualistica, ferina, decadente\xc2\xbb, in contrapposizione al naturalismo e al positivismo che in quegli anni sembravano aver ormai conquistato la letteratura italiana (basti pensare che nello stesso anno viene pubblicato un capolavoro del Verismo come il Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga). D'Annunzio inaugura un nuovo tipo di prosa psicologica e introspettiva, destinata ad avere un grande successo e che gli consentir\xc3\xa0 di indagare gli errori e le contrariet\xc3\xa0 della vita dell'\xc2\xabultimo discendente d'una razza intellettuale\xc2\xbb.\n\n"
"La Persuasione e la Rettorica \xc3\xa8 una tesi di laurea di tipo filosofico scritta da Carlo Michelstaedter nel 1910. Per l'improvviso suicidio dell'autore, la tesi non fu mai discussa e fu stampata postuma nel 1913 a cura dell'amico Vladimiro Arangio-Ruiz. \nIn essa, secondo le parole del filosofo Giovanni Gentile, viene affrontato \xc2\xabil problema dell'opposizione tra la persuasione vera, che corrisponde al possesso della vita, e la falsa persuasione, scopo della rettorica\xc2\xbb.\nA differenza infatti della persuasione fondata sul \xc2\xabpossesso della realt\xc3\xa0 e della verit\xc3\xa0\xc2\xbb, sul \xc2\xabvero sapere, come lo intu\xc3\xac e lo volle Socrate, tranquillo, sereno, saldo sul punto che \xc3\xa8 il centro del suo mondo, nel suo animo\xc2\xbb, la retorica inganna l'uomo, lo seduce \xc2\xabnella vana teoria dei concetti\xc2\xbb, e \xc2\xabsdoppia il sapere e la vita\xc2\xbb.\n\n"
"Orfeo (in greco antico: \xe1\xbd\x88\xcf\x81\xcf\x86\xce\xb5\xcf\x8d\xcf\x82 Orph\xc3\xa9us, pronuncia: [or.p\xca\xb0e\xc3\xba\xcc\xafs]; in latino: Orpheus) \xc3\xa8 un personaggio della mitologia greca.\n\nIl nome di Orfeo \xc3\xa8 attestato a partire dal VI secolo a.C., ma, secondo Mircea Eliade, \xc2\xabnon \xc3\xa8 difficile immaginare che sia vissuto 'prima di Omero'\xc2\xbb. Si tratta dell'artista per eccellenza, che dell'arte incarna i valori eterni, ma anche di uno \xc2\xabsciamano, capace di incantare animali e di compiere il viaggio dell'anima lungo gli oscuri sentieri della morte\xc2\xbb, fondatore dell'Orfismo. I molteplici temi chiamati in causa dal suo mito - l'amore, l'arte, l'elemento misterico - sono alla base di una fortuna senza pari nella tradizione letteraria, filosofica, musicale, culturale e scultorea dei secoli successivi.\n\n"
'Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virt\xc3\xb9, o a causa, della difficolt\xc3\xa0 nel tracciare una linea netta di demarcazione.\nTuttavia la predominanza dei temi dell\'Io, nell\'intimismo di Giovanni Pascoli e nell\'estetismo di Gabriele D\'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosu\xc3\xa8 Carducci.\nLa nuova poesia viene situata, perci\xc3\xb2, da una parte della critica letteraria, nell\'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano.\nPi\xc3\xb9 tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalit\xc3\xa0 le due vie personaliste di Pascoli e D\'Annunzio, identificando cos\xc3\xac una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio.\nLa maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilir\xc3\xa0 gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all\'apertura della grande stagione degli "ermetici".\nE certamente \xc3\xa8 centrale nel cuore del \'900 la vicenda dell\'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi.\nPi\xc3\xb9 appartata la scrittura di Corrado Govoni come, pi\xc3\xb9 tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi pi\xc3\xb9 significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell\'estrema variet\xc3\xa0 che la caratterizza, \xc3\xa8 opportuno menzionare invece l\'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; \xc3\xa8 prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell\'ambiente, \xc3\xa8 stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l\'assegnazione del Nobel, che pi\xc3\xb9 tardi andr\xc3\xa0 anche a Montale, attravers\xc3\xb2 diverse tonalit\xc3\xa0, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni \'60 e \'70, poi capaci di svolgere una vena di pi\xc3\xb9 intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici.\nAutrice di continua produzione poetica, sempre legata all\'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico pi\xc3\xb9 vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l\'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, \xc3\xa8 il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.\n\n'