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Pubblicazione: Pisa : BFS, 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
"Un italo-francese \xc3\xa8 un cittadino francese di origini italiane. Secondo una pubblicazione del Centre Interdisciplinaire de Recherche sur la Culture des \xc3\x89changes (CIRCE) dell'Universit\xc3\xa0 Sorbona - Parigi 3, oggi la comunit\xc3\xa0 francese con ascendenze italiane \xc3\xa8 stimata intorno ai 4 milioni di individui (circa il 7% della popolazione totale). Tra gli italo-francesi recensiti non dovrebbero rientrare gli abitanti autoctoni della Corsica e del Nizzardo, nonostante parte di questi siano etnicamente italici e linguisticamente italofoni, anche perch\xc3\xa9 questi territori non hanno mai fatto parte politicamente dell'Italia unita. Secondo dati ufficiali dell'AIRE relativi al 2007, invece i cittadini italiani residenti in Francia risultavano 348.722. Sono 370.000 secondo il \xe2\x80\x9cRapporto Italiani nel mondo 2010\xe2\x80\x9d della Fondazione Migrantes."
'L\'emigrazione italiana \xc3\xa8 un fenomeno emigratorio su larga scala finalizzato all\'espatrio che interessa la popolazione italiana, che ha riguardato dapprima l\'Italia settentrionale e poi, dopo il 1880, anche il Mezzogiorno d\'Italia, conoscendo peraltro anche consistenti movimenti interni, compresi cio\xc3\xa8 all\'interno dei confini geografici del Paese.\nSono stati tre i periodi durante i quali l\'Italia ha conosciuto un cospicuo fenomeno emigratorio destinato all\'espatrio. Il primo periodo, conosciuto come Grande Emigrazione, ha avuto inizio nel 1861 dopo l\'Unit\xc3\xa0 d\'Italia ed \xc3\xa8 terminato negli anni venti del XX secolo con l\'ascesa del fascismo. Il secondo periodo di forte emigrazione all\'estero, conosciuto come Migrazione Europea, \xc3\xa8 avvenuto tra la fine della seconda guerra mondiale (1945) e gli anni settanta del XX secolo. Tra il 1861 e il 1985 hanno lasciato il Paese, senza farvi pi\xc3\xb9 ritorno, circa 18.725.000 italiani. I loro discendenti, che sono chiamati "oriundi italiani", possono essere in possesso, oltre che della cittadinanza del Paese di nascita, anche della cittadinanza italiana dopo averne fatto richiesta, ma sono pochi i richiedenti che risiedono fuori Italia. Gli oriundi italiani ammontano nel mondo a un numero compreso tra i 60 e gli 80 milioni.\nUna terza ondata emigratoria destinata all\'espatrio, che \xc3\xa8 cominciata all\'inizio del XXI secolo e che \xc3\xa8 conosciuta come Nuova Emigrazione, \xc3\xa8 causata dalle difficolt\xc3\xa0 che hanno avuto origine nella grande recessione, crisi economica mondiale che \xc3\xa8 iniziata nel 2007. Questo terzo fenomeno emigratorio, che ha una consistenza numerica inferiore rispetto ai due precedenti, interessa principalmente i giovani, spesso laureati, tant\'\xc3\xa8 che viene definito come una "fuga di cervelli". Secondo l\'anagrafe degli italiani residenti all\'estero (AIRE), il numero di cittadini italiani che risiedono fuori dall\'Italia \xc3\xa8 passato dai 3.106.251 del 2006 ai 4.973.942 del 2017, con un incremento pari al 60,1%.'