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Serie: Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi ; 0008
'Jacopo Robusti, secondo alcuni Jacopo Comin, detto Tintoretto (Venezia, settembre o ottobre 1518 \xe2\x80\x93 Venezia, 31 maggio 1594), \xc3\xa8 stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia e uno dei massimi esponenti della pittura veneta e dell\'arte manierista in generale.\nIl soprannome "Tintoretto" gli deriv\xc3\xb2 dal mestiere paterno, tintore di tessuti di seta. Per la sua energia fenomenale nella pittura \xc3\xa8 stato soprannominato Il furioso o il terribile come lo defin\xc3\xac il Vasari per il suo carattere forte, e il suo uso drammatico della prospettiva e della luce lo ha fatto considerare il precursore dell\'arte barocca.\n\n'
"Il Palazzo Ducale, anticamente anche Palazzo Dogale in quanto sede del doge, uno dei simboli della citt\xc3\xa0 di Venezia e capolavoro del gotico veneziano, \xc3\xa8 un edificio che sorge nell'area monumentale di piazza San Marco, nel sestiere di San Marco, tra l'omonima piazzetta e il molo di Palazzo Ducale, contiguamente alla basilica di San Marco.\nContraddistinto da uno stile che, traendo spunto dall'architettura bizantina e da quella orientale, ben esemplifica di quale intensit\xc3\xa0 fossero i rapporti commerciali e culturali tra la Serenissima e gli altri stati europei, la sua bellezza si basa su un astuto paradosso estetico e fisico, connesso al fatto che la pesante mole del corpo principale \xc3\xa8 sorretta da colonnati intarsiati apparentemente esili. Gli interni, oggi in parte privati delle opere che un tempo li decoravano, conservano ancora un'ampia pinacoteca, che comprende opere realizzate dai pi\xc3\xb9 famosi maestri veneziani, tra i quali Jacopo e Domenico Tintoretto, Tiziano Vecellio, Francesco Bassano, Paolo Veronese, Giambattista Zelotti, Jacopo Palma il Giovane, Andrea Vicentino e Antonio Vassilacchi.\nAntica sede del doge e delle magistrature veneziane, fondato dopo l'812, pi\xc3\xb9 volte colpito da incendi e di conseguenza ricostruito, ha seguito la storia della Serenissima, dagli albori sino alla caduta: annessa Venezia al regno d'Italia e passato l'edificio sotto la giurisdizione di quest'ultimo, esso divenne sede museale. Oggi ospita il Museo civico di Palazzo Ducale, parte della Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE).\nNel 2018 ha registrato 1.405.439 visitatori."
'Il dipinto dal titolo Ritratto di Jacopo Sansovino \xc3\xa8 opera del pittore Jacopo Tintoretto (1518-1594). Si chiamava in realt\xc3\xa0 Jacopo Robusti ed era detto anche il Furioso, per il dinamismo con cui dipingeva e per la sensazione di luce e di grande movimento che dava alle sue opere.\n\n'
"I Fasti gonzagheschi sono un ciclo di dipinti eseguito da Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, con il contributo della sua bottega. L'opera \xc3\xa8 volta alla celebrazione dinastica della gesta dei Gonzaga ed in particolare delle imprese militari realizzate tra il XV e il XVI secolo da vari membri della casata.\n\n"
'Jacopo Robusti, secondo alcuni Jacopo Comin, detto Tintoretto (Venezia, settembre o ottobre 1518 \xe2\x80\x93 Venezia, 31 maggio 1594), \xc3\xa8 stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia e uno dei massimi esponenti della pittura veneta e dell\'arte manierista in generale.\nIl soprannome "Tintoretto" gli deriv\xc3\xb2 dal mestiere paterno, tintore di tessuti di seta. Per la sua energia fenomenale nella pittura \xc3\xa8 stato soprannominato Il furioso o il terribile come lo defin\xc3\xac il Vasari per il suo carattere forte, e il suo uso drammatico della prospettiva e della luce lo ha fatto considerare il precursore dell\'arte barocca.\n\n'
"La vastissima produzione di disegni di Pisanello testimonia un'attivit\xc3\xa0 molto feconda, a differenza delle poche testimonianze pittoriche sicure che ci sono pervenute. Indubbiamente come disegnatore fu tra i pi\xc3\xb9 grandi della sua epoca.\n\n"