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Pubblicazione: [Firenze] : Cassa di risparmio di Firenze, stampa 1993
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Il Museo Bandini si trova a Fiesole. Fu fondato dal canonico Angelo Maria Bandini nel 1795, nella chiesa di Sant'Ansano. Alla sua morte il Bandini lasci\xc3\xb2 per testamento il museo al Capitolo Fiesolano."
"Fiesole (pronuncia: Fi\xc3\xa8sole, /\xcb\x88fj\xc9\x9bzole/) \xc3\xa8 un comune italiano di 14 074 abitanti della citt\xc3\xa0 metropolitana di Firenze in Toscana. Dal XIV secolo in poi la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 sempre stata considerata come uno dei sobborghi pi\xc3\xb9 esclusivi di tutta Firenze e secondo le statistiche la citt\xc3\xa0 tutt'oggi rimane il comune pi\xc3\xb9 ricco di tutta la Toscana; tuttavia, stando alla graduatoria del 2017, \xc3\xa8 il comune di Lajatico a soffiare il primato a Fiesole, divenendo infatti il sesto comune pi\xc3\xb9 ricco d'Italia, e di conseguenza il primo in Toscana e nell'Italia Centrale in genere.\n\n"
"Angelo Maria Bandini (Firenze, 25 settembre 1726 \xe2\x80\x93 Fiesole, 10 agosto 1803) \xc3\xa8 stato un religioso, bibliotecario e collezionista d'arte italiano, oltre che canonico, erudito e bibliofilo.\n\n"
'La Congiura dei Pazzi, conclusasi il 26 aprile 1478, fu una cospirazione ordita dalla famiglia di banchieri fiorentini de\' Pazzi avente lo scopo di stroncare l\'egemonia dei Medici tramite l\'appoggio del papato e di altri soggetti esterni, tra cui la Repubblica di Siena, il Regno di Napoli e il Ducato di Urbino. La congiura port\xc3\xb2 all\'uccisione di Giuliano de\' Medici e al ferimento di Lorenzo il Magnifico, senza tuttavia condurre alla fine del potere mediceo su Firenze, come era nei piani.\nLa "congiura dei Pazzi" fu l\'unica congiura ai danni della famiglia Medici che riusc\xc3\xac nell\'intento di eliminare un componente della famiglia e port\xc3\xb2 a conseguenze durevoli sulle sorti degli equilibri italiani sul finire del Quattrocento.\nAlcuni critici letterari pensano che lo scrittore Luigi Pulci, amico stretto di Lorenzo il Magnifico, appena avvenuta la congiura sia rimasto scosso e abbia deciso di cambiare il finale della sua opera satirica, il Morgante, che stava scrivendo in quegli anni (e che sarebbe stata pubblicata per la prima volta nel 1481), inserendo la scena violenta della strage di Roncisvalle, che richiama proprio la congiura ai danni del suo amico.\n\n'