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Pubblicazione: Firenze : Le lettere, 2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"I musei nazionali italiani, chiamati anche istituti museali statali o musei statali, sono enti pubblici istituiti con apposita Legge dello Stato approvata dal Parlamento italiano e gestiti dal Ministero per i beni e le attivit\xc3\xa0 culturali (MiBACT), attraverso la Direzione generale Musei e le Direzioni regionali Musei operanti sul territorio. I musei, gallerie ed aree archeologiche nelle tre regioni a statuto speciale di Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta sono invece gestiti autonomamente.\nNell'articolo 101 Codice dei beni culturali e del paesaggio i musei sono descritti fra i luoghi della cultura, come \xc2\xabstruttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalit\xc3\xa0 di educazione e di studio\xc2\xbb. E\xe2\x80\x99 da notare che, nello stesso articolo 101 del Codice, sono annoverati fra i luoghi della cultura anche le aree e i parchi archeologici e i complessi monumentali, istituti che pure possono avere valenza museale e che, nel caso degli istituti statali, sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico, secondo le modalit\xc3\xa0 stabilite dall\xe2\x80\x99art. 102 del Codice.Nell'art. 43 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 \xc2\xabI musei, i parchi archeologici, le aree archeologiche e gli altri luoghi della cultura di appartenenza statale sono istituzioni permanenti, senza scopo di lucro, al servizio della societ\xc3\xa0 e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanit\xc3\xa0 e del suo ambiente; le acquisiscono, le conservano, le comunicano e le espongono a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunit\xc3\xa0 scientifica\xc2\xbb.\nInformazioni sui musei statali italiani, con i recapiti, gli orari di apertura e le modalit\xc3\xa0 di accesso, sono disponibili tramite i motori di ricerca del Ministero e della Direzione generale Musei.\n\n"
"Il museo \xc3\xa8 una raccolta, pubblica o privata, di manufatti relativi a uno o pi\xc3\xb9 settori della cultura (tra cui in particolare, per tradizione, l'arte), della scienza e della tecnica. Lo statuto dell'International Council of Museums lo definisce \xc2\xabun'istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della societ\xc3\xa0 e del suo sviluppo. Aperto al pubblico compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanit\xc3\xa0 e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto\xc2\xbb.\nLa definizione dell'International Council of Museums \xc3\xa8 stata accolta nel 2014 dalla normativa italiana che, nel quadro della nuova organizzazione dei musei statali, ha per\xc3\xb2 aggiunto alla fine la seguente precisazione: \xc2\xabpromuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunit\xc3\xa0 scientifica\xc2\xbb.Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 ha ripreso a tale definizione, che all\xe2\x80\x99art. 43 \xc3\xa8 cos\xc3\xac enunciata: \xc2\xabI musei, i parchi archeologici, le aree archeologiche e gli altri luoghi della cultura di appartenenza statale sono istituzioni permanenti, senza scopo di lucro, al servizio della societ\xc3\xa0 e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanit\xc3\xa0 e del suo ambiente; le acquisiscono, le conservano, le comunicano e le espongono a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunit\xc3\xa0 scientifica\xc2\xbb.A livello internazionale la discussione sul ruolo e la definizione del museo continua ininterrottamente eppure nella conferenza dell'International Council of Museums di Kyoto, organizzata nel settembre 2019, non si \xc3\xa8 giunti ad un accordo per una nuova definizione di museo."
'Un museo virtuale \xc3\xa8 un\'entit\xc3\xa0 digitale che condivide alcune caratteristiche del museo \xe2\x80\x9ctradizionale\xe2\x80\x9d (accessibile da un pubblico, riferito ad un bene culturale, con scopi educativi). Ha lo scopo di completare, migliorare, aumentare l\'esperienza museale. attraverso forme di personalizzazione, interazione ed arricchimento dei contenuti del museo. I musei virtuali possono presentarsi come riferimento digitale di un museo fisico, o possono essere realizzati indipendentemente, mantenendone l\'autorevolezza. Similarmente alla missione istituzionale di un museo fisico, anche il compito del museo virtuale \xc3\xa8 quello di: essere accessibile al pubblico, consentire di accedere alle conoscenze connesse alle collezioni e di organizzarne in maniera coerente e sistematica la presentazione, conservandone gli oggetti per lungo tempo. Come nel caso del museo "tradizionale", il museo virtuale pu\xc3\xb2 essere creato a partire da oggetti reali o tematiche specifiche, oppure pu\xc3\xb2 trattarsi di una mostra creata ex novo.\nUn museo virtuale pu\xc3\xb2 essere un prodotto distribuito in locale, su strumenti portatili o su web; oppure pu\xc3\xb2 nascere fin dall\'inizio come prodotto digitale che fa uso di contenuti completamente digitali. Il museo virtuale \xc3\xa8 un\'entit\xc3\xa0 che conserva un legame con un\'istituzione che ne assicura l\'autorevolezza, ma, come nel caso del museo, \xc3\xa8 cosa diversa e distinta rispetto alla biblioteca o all\'archivio digitale. I musei virtuali vengono distribuiti per lo pi\xc3\xb9, ma non esclusivamente, come strumenti elettronici, noti in questo caso anche come \xe2\x80\x9cmusei on line\xe2\x80\x9d, \xe2\x80\x9chypermusei\xe2\x80\x9d, \xe2\x80\x9cmusei digitali\xe2\x80\x9d, \xe2\x80\x9ccybermusei\xe2\x80\x9d o \xe2\x80\x9cmusei web\xe2\x80\x9d.\n\n'
'Il museo del Louvre (in francese Mus\xc3\xa9e du Louvre, IPA [myze dy luv\xca\x81]) di Parigi, in Francia, \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 celebri musei del mondo e il primo per numero di visitatori. Si trova sulla rive droite, nel I arrondissement, tra la Senna e Rue de Rivoli.\n\n'
"Il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo \xc3\xa8 un museo con sede a Roma. Progettato dall'architetto Zaha Hadid e gestito dall'omonima fondazione del Ministero per i beni e le attivit\xc3\xa0 culturali, \xc3\xa8 diviso in due sezioni: MAXXI arte e MAXXI architettura.\n\n"
'Tra le grandi citt\xc3\xa0 italiane Torino \xc3\xa8 una di quelle pi\xc3\xb9 ricche di musei artistici, storici e scientifici: vi si trovano quattro musei nazionali (museo del cinema, dell\'automobile, della montagna, e del risorgimento) e numerosi altri musei di rilevanza nazionale ed internazionale, primo fra tutti il museo egizio, che ospita un\'imponente collezione fra le prime al mondo.\nNel 2015 il sistema museale dell\'area metropolitana torinese ha accolto un totale di 4,7 milioni di visitatori. Nel 2017 la classifica "Travelers\' Choice Musei" di TripAdvisor ha premiato l\'Egizio (primo), il Museo nazionale del cinema (settimo) e quello dell\'automobile (nono), mentre Il Giornale dell\'Arte ha certificato che, in riferimento al 2016, la Venaria si \xc3\xa8 affermata come quinto museo d\'Italia per numero di visitatori, l\'Egizio settimo e quello del cinema nono.\n\n'
'La museologia \xc3\xa8 una disciplina che, assieme alla museografia, si occupa di musei. L\'uso dei due termini, anche in ambito scientifico e professionale, non \xc3\xa8 uniforme. Il significato e il ruolo che si tende a attribuire a l\'uno o a l\'altro termine cambia con il variare del contesto.\nLa museologia \xc3\xa8 una disciplina giovane: \xc3\xa8 nata nel 1955, distaccandosi dalla gi\xc3\xa0 strutturata museografia settecentesca, che si basava soprattutto sulle idee dei teorici tedeschi. Le due discipline si rivolgono allo studio del museo da due differenti angolazioni: la museologia si occupa dell\'istituzione museo dal punto di vista teorico-storico ed \xc3\xa8 quindi tesa alla ricerca dei significati e dell\'essenza del museo; la museografia invece attiene pi\xc3\xb9 strettamente all\'ambito operativo-architettonico, \xc3\xa8 quindi tesa allo studio analitico-descrittivo.\nConsiderando il museo come il prodotto di una specifica ed istintiva attitudine dell\'uomo alla raccolta di documenti (che pu\xc3\xb2 identificarsi nella pulsione del collezionista di scongiurare la caducit\xc3\xa0 umana attraverso la raccolta di beni materiali di particolare rilevanza, l\'istinto vitale che spinge a conservare insieme ad un reperto la memoria), ma anche come necessit\xc3\xa0 spirituale di espressione di s\xc3\xa9, della propria societ\xc3\xa0 e della storia che trova concretizzazione attraverso l\'esposizione di oggetti significanti, esso si configura come metodo di tale raccolta e la museologia la messa in pratica di tale metodo.\nMentre la museografia \xc3\xa8 l\'insieme di tecniche e pratiche concernenti il funzionamento del museo, la museologia \xc3\xa8 lo studio del museo nelle sue funzioni essenziali: conservativa, scientifica, didattica.\nBench\xc3\xa9 i termini e le definizioni delle due discipline abbiano sub\xc3\xacto, dal settecento ad oggi, svariate messe a punto, le problematiche ad esse legate discendono da radici antiche. \xc3\x88 con il Rinascimento italiano che i termini di "museo pubblico", collezione acquistano un significato reale: \xc3\xa8 infatti il collezionismo, che in Italia si sviluppa fra Quattrocento e Cinquecento, la prima materia di studio della museologia.\nIn generale possiamo affermare che, per quanto riguarda l\'Italia, la museologia si occupa del museo in quanto tale. Dunque oggetto della museologia sono la storia dei musei, gli aspetti conservativi e quelli afferenti al patrimonio. La disciplina si occupa di analizzare la struttura del museo, il funzionamento, narra la sua natura e il ruolo sociale.\nN.B. Parte del testo \xc3\xa8 in stretto riferimento al libro: Cristina de Benedictis "Per la storia del collezionismo italiano. Fonti e documenti" ed. Milano, Ponte alle Grazie, 1998.\n\n'