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Titolo uniforme: Il Natale <illustrazioni Benedetta Nigelli>
Pubblicazione: Casalecchio di Reno : Edizioni del Borgo, 2019
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
'Il Natale \xc3\xa8 una festa accompagnata da diversi costumi, folclore e celebrazioni, variabili da paese a paese, sia dal punto di vista sociale che religioso.\nMolte sono le tradizioni, le pratiche ed i simboli familiari del Natale, come l\'albero di Natale, lo zampone, il cotechino, il ceppo di Natale, l\'agrifoglio, il vischio, la stella di Natale, lo scambio di doni, gi\xc3\xa0 presenti nelle tradizioni di alcuni popoli nordici prima dell\'introduzione del cristianesimo. Le celebrazioni del solstizio invernale erano molto diffuse e popolari nel Nord Europa, e prima che fossero immesse nella tradizione cristiana, la parola Natale era definita con yul, da cui \xc3\xa8 stato tratto il termine anglosassone yule che significa appunto Natale. Per quanto riguarda l\'albero di Natale, si crede che sia stato introdotto per la prima volta in Germania.\nSi ebbero anche conflitti tra religiosi ed autorit\xc3\xa0 governative sulla celebrazione del Natale. Nell\'Inghilterra cromwelliana, dove fior\xc3\xac una forte teocrazia conservatrice, e nella primissime colonie americane del New England, il Natale fu una tra le molte celebrazioni che furono soppresse.\nDopo la rivoluzione russa, in Unione Sovietica il Natale venne soppresso per i successivi settantacinque anni. Al giorno d\'oggi presso i Testimoni di Geova, in alcuni gruppi Puritani, e presso i fondamentalisti cristiani, il Natale viene considerato come una festa pagana, non essendo esplicitamente menzionato dalla Bibbia e pertanto non celebrato.\n\nI doni rappresentano un aspetto importante e universale delle celebrazioni natalizie.\nDiffusissima in tutto il mondo \xc3\xa8 una figura mitica che porta i doni ai bambini, ma nell\'era del consumismo anche agli adulti, e che trae origine da San Nicola un vescovo del IV secolo, di cui tuttora il personaggio di Babbo Natale porta il nome (Santa Claus) nei paesi nordeuropei.\nNel Nord America e nelle colonie inglesi si adottarono alcuni aspetti di questa celebrazione nelle vacanze natalizie, e Sinterklaas (un antico nome della figura donante) divenne Santa Claus, o Saint Nick. In Gran Bretagna, anche se questo nome era conosciuto veniva chiamato "Pap\xc3\xa0 Natale", mentre in Italia \xc3\xa8 Babbo Natale. Nel folclore anglo-statunitense, questo personaggio in carne, socievole e ridanciano, arriva durante la notte di Natale su una slitta trainata da una renna, o varie renne, scende per il camino, lascia i doni ai bambini e mangia il cibo che gli hanno lasciato. Il resto dell\'anno lo passa fabbricando giocattoli e ricevendo lettere sul comportamento dei bambini. Nella tradizione francese, \xc3\xa8 chiamato P\xc3\xa8re N\xc3\xb6el, e la sua festa si \xc3\xa8 sviluppata in modo analogo alla tradizione anglosassone. In alcune versioni della tradizione, gli elfi lavorano in un laboratorio di giocattoli, ed in alcuni casi \xc3\xa8 anche sposato. In molti paesi i bambini lasciano dei contenitori vuoti, riempiti durante la notte, da Babbo Natale con piccoli doni, giocattoli, caramelle, o frutta. Negli Stati Uniti appendono sopra il caminetto una calza, che in Italia \xc3\xa8 invece lasciata per la Befana, affinch\xc3\xa9 il donatore la riempia di giochi e dolciumi. In altre culture mettono le loro scarpette fuori. Lo stesso fanno la sera prima del 6 dicembre, per la festa di San Nicola. L\'usanza di portare doni non \xc3\xa8 riservata a Babbo Natale o ad altri personaggi particolari, ma si sviluppa anche attraverso uno scambio reciproco di doni, sia in ambito familiare che fra amici.\n\n'
'Il presepe, o presepio, \xc3\xa8 una rappresentazione della nascita di Ges\xc3\xb9, che ha origine da tradizioni tardo antiche e medievali; l\'usanza, inizialmente italiana, di allestire il presepio in casa nel periodo natalizio \xc3\xa8 diffusa oggi in tutti i paesi cattolici del mondo.\nLe fonti per la raffigurazione del presepe sono i 180 versetti dei Vangeli di Matteo e di Luca, cosiddetti "dell\'infanzia", che riportano la nascita di Ges\xc3\xb9 avvenuta al tempo di re Erode, a Betlemme di Giudea, piccola borgata ma sin da allora nobile, perch\xc3\xa9 aveva dato i natali al re Davide. Molti elementi del presepe, per\xc3\xb2, derivano dai Vangeli apocrifi e da altre tradizioni, come il Protovangelo di Giacomo e leggende successive.\nIl presepe tradizionale \xc3\xa8 una complessa composizione plastica della Nativit\xc3\xa0 di Ges\xc3\xb9 Cristo, allestita durante il periodo natalizio; vi sono presenti statue formate di materiali vari e disposte in un ambiente ricostruito in modo realistico. Vi compaiono tutti i personaggi e i luoghi della tradizione: la grotta o la capanna, la mangiatoia dov\'\xc3\xa8 posto Ges\xc3\xb9 Bambino, i due genitori, Giuseppe e Maria, i Magi, i pastori, le pecore, il bue e l\'asinello e gli angeli. La statuina di Ges\xc3\xb9 Bambino viene collocata nella mangiatoia alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, mentre le figure dei Magi vengono avvicinate ad adorare Ges\xc3\xb9 nel giorno dell\'Epifania. Lo sfondo pu\xc3\xb2 raffigurare il cielo stellato oppure pu\xc3\xb2 essere uno scenario paesaggistico. A volte le varie tradizioni locali prevedono ulteriori personaggi.\nPer tradizione, il presepe si mantiene fino al giorno dell\'Epifania, quando si mettono le statuine dei Re Magi di fronte alla Sacra Famiglia, o anche sino al giorno della Candelora, sia in Italia che in altri paesi.\nEsiste anche un altro modo per allestire il presepio: si tratta del presepe vivente, in cui agiscono persone reali; di origine medievale, ha avuto negli ultimi decenni in Italia una notevole diffusione.'
'Il Natale \xc3\xa8 una festa cristiana che celebra la nascita di Ges\xc3\xb9 ("Nativit\xc3\xa0"): cade il 25 dicembre per tutte le Chiese cristiane: ma del calendario gregoriano per quelle romano-occidentali e del calendario giuliano per quelle romano-orientali, cio\xc3\xa8 il 7 gennaio (con ritardo attuale di 13 giorni). Oggi per\xc3\xb2 anche le Chiese greco-ortodosse, con eccezione di quelle slavo-ortodosse e delle Chiese orientali (siriache o copte), si sono adeguate al calendario gregoriano, pur mantenendo il calendario giuliano per la loro tradizionale liturgia.\nSecondo il calendario liturgico \xc3\xa8 una solennit\xc3\xa0 di importanza superiore all\'Ascensione e alla Pentecoste ma inferiore alla Pasqua, la festa cristiana pi\xc3\xb9 importante. \xc3\x88 comunque la festa pi\xc3\xb9 popolarmente sentita tra i cristiani; anche se in tempi pi\xc3\xb9 recenti ha assunto nella cultura occidentale sempre pi\xc3\xb9 un significato laico, con lo scambio di doni, legato alla famiglia e a figure del folclore religioso cristiano o pagano come Babbo Natale.\nSono strettamente legate alla festivit\xc3\xa0 la tradizione del presepe e dell\'albero di Natale, entrambe di origine medioevale; la seconda pi\xc3\xb9 legata ai Paesi del Nord Europa.'