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"La seconda guerra civile in Libia \xc3\xa8 un conflitto armato scoppiato in Libia nel 2014 tra due coalizioni e due governi rivali: da una parte il governo internazionalmente riconosciuto, basato nella citt\xc3\xa0 orientale di Tobruch e sostenuto dalla Camera dei rappresentanti e dall'operazione Dignit\xc3\xa0 del generale Haftar; dall'altra parte il governo basato nella capitale Tripoli e sostenuto dal Nuovo Congresso Nazionale Generale e dalla coalizione di Alba Libica. Entrambe le coalizioni riunivano diversi gruppi armati debolmente alleati tra loro. Dopo ottobre 2014 una terza forza, i militanti affiliati allo Stato Islamico (ISIS), ha fatto ingresso nella guerra, prendendo il controllo prima della citt\xc3\xa0 di Derna e poi di Sirte. A partire da marzo 2016, un accordo di pace negoziato sotto l'egida dell'ONU ha portato all'insediamento a Tripoli di un nuovo Governo di Accordo Nazionale internazionalmente riconosciuto, che ha la lealt\xc3\xa0 delle autorit\xc3\xa0 e delle milizie dell'ovest del paese ma non ha ancora ottenuto l'appoggio della Camera dei rappresentanti di Tobruch e del generale Haftar.\nSin dalle prime fasi della guerra, l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti hanno sostenuto il generale Haftar, intervenendo anche con attacchi aerei contro Alba Libica e contro l'ISIS. Il Qatar e la Turchia hanno aiutato Alba Libica. Dal 2016, un crescente coinvolgimento delle potenze occidentali ha visto lo schieramento di forze speciali e bombardamenti statunitensi contro l'ISIS a Sirte. Con l'avvento del 2020 la Turchia ha inviato un vasto contingente di uomini e mezzi a supporto del Governo di accordo nazionale\n\n"
'La colonia Cirenaica era una delle due colonie italiane in terra libica. Il suo territorio corrispondeva a quello della Cirenaica odierna. Creata dopo la guerra italo-turca, nel 1934 conflu\xc3\xac nella Libia italiana.\n\n'
"Il golfo della Spezia (detto anche golfo dei Poeti) \xc3\xa8 un'ampia e profonda insenatura della costa del Mar Ligure, situata all'estremit\xc3\xa0 orientale della regione Liguria. Il golfo deriva il suo nome dalla citt\xc3\xa0 della Spezia che sorge in fondo al golfo stesso,\nIl golfo ospita uno dei principali arsenali della Marina Militare italiana e un importante porto mercantile specializzato nella movimentazione di container oltre che all'approdo di navi da crociera. Alle due estremit\xc3\xa0, occidentale ed orientale, del golfo sono rispettivamente i borghi di Porto Venere e di Lerici, localit\xc3\xa0 di grande interesse turistico.\nIl golfo dei Poeti rappresenta una delle quattro partizioni in cui \xc3\xa8 possibile suddividere la provincia della Spezia, insieme alla Riviera spezzina con le Cinque Terre, alla Val di Vara e alla Val di Magra.\n\n"
"La Libia (AFI: /\xcb\x88libja/; in arabo: \xd9\x84\xd9\x8a\xd8\xa8\xd9\x8a\xd8\xa7\xe2\x80\x8e, L\xc4\xabbiy\xc4\x81), ufficialmente Stato della Libia, \xc3\xa8 uno Stato del Nordafrica.\nOccupa la parte centrale del Nordafrica, affacciandosi sul Mar Mediterraneo intorno al Golfo della Sirte, tra il 10\xc2\xba e il 25\xc2\xba meridiano est; la Libia \xc3\xa8 il quarto paese dell'Africa per superficie, il diciassettesimo del mondo. Confina a nord-ovest con la Tunisia, a ovest con l'Algeria, a sud con il Niger e il Ciad, a sud-est con il Sudan, a est con l'Egitto."
"Antonio Giuseppe Miani (Milano, 31 luglio 1864 \xe2\x80\x93 Domaso, 8 agosto 1933) \xc3\xa8 stato un generale italiano, che come ufficiale prest\xc3\xb2 servizio in ambito coloniale, combattendo in Eritrea durante la guerra d'Eritrea e la guerra d'Abissinia, venendo decorato di tre Medaglie d'argento al valor militare. Rientrato in Patria svolse compiti di guarnigione fino al 1913, quando fu mandato in Libia per organizzare la conquista della regione del Fezzan, che port\xc3\xb2 a termine entro il marzo 1914, venendo insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia. Tale occupazione non dur\xc3\xb2 molto, in quanto nel mese di novembre scoppi\xc3\xb2 una grande ribellione che costrinse le truppe italiane ad abbandonare rapidamente il Fezzan. Rimandato in Libia nel 1915 con il compito di eseguire un'operazione di polizia coloniale nella Sirtica, la sua colonna venne pesantemente sconfitta a Gasr bu H\xc3\xa0di (29 aprile), con ingenti perdite di uomini e materiali. Divenuto capro espiatorio della sconfitta, fu rimandato in Patria, venendo tenuto in disparte fino alla sua messa a riposo d'autorit\xc3\xa0, avvenuta il 16 giugno 1916. Richiamato brevemente in servizio nel corso del 1917, assumendo l'incarico di comandante del settore della Vallarsa, fu esonerato poco tempo dopo dal generale Luigi Cadorna, non ricoprendo pi\xc3\xb9 alcun incarico militare.\n\n"