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'Il Metropolismo \xc3\xa8 una corrente artistica che ha avuto origine, tra la fine degli anni 1980 e l\'inizio degli anni 1990 del XX secolo, con il manifesto redatto da Romano Petrucci, il quale confortato dalla Transavanguardia di Achille Bonito Oliva che gi\xc3\xa0 negli anni \xe2\x80\x9870 aveva sollecitato un maggiore uso delle tecniche tradizionali nella contemporaneit\xc3\xa0, elabora un progetto pittorico che possa recuperare l\'importanza dei contenuti restituendo alla pittura significati, leggibilit\xc3\xa0 e contemporaneit\xc3\xa0 mediante l\'osservazione degli atteggiamenti quotidiani. Inizia la sua ricerca di Artisti che accettino di condividere la sua teoria, nel Maggio del 1987 trova l\'entusiasmo del giovane catanese Antonio Sciacca e conosce la complessa personalit\xc3\xa0 artistica del pittore Nico Paladini di Vinci. Sciacca e Paladini sottoscrivono il manifesto. "Metropolismo" sar\xc3\xa0 il nome, coniato da Nico Paladini, del nuovo movimento pittorico. Nello stesso anno Petrucci \xc3\xa8 attratto dalla raffinatissima eleganza dell\'uruguaiano Carlos Grippo e dalla straordinaria qualit\xc3\xa0 di disegnatore del turco Timur Kerim Incedayi. Sciacca, Paladini, Grippo ed Incedayi, pur se ciascuno con la propria personalit\xc3\xa0, realizzeranno la poetica pittorica del Metropolismo attraverso l\'analisi e lo studio di quei fenomeni comportamentali che se pur di apparente superficialit\xc3\xa0, caratterizzano il nostro quotidiano e lo rendono diverso dai precedenti di tutti i tempi. A Roma nell\'anno 2000, in occasione del Giubileo, presso il Museo del Risorgimento del Complesso del Vittoriano, viene realizzata la mostra curata dal critico d\'arte Achille Bonito Oliva"Metropolismo-sei casi di pittura telematica". Nella mostra vengono invitati due artisti operanti a Roma: Mirko Pagliacci e l\'eclettica Loredana Raciti.\nMirko Pagliacci \xc3\xa8 nato a Losanna nel 1959, elabora un linguaggio figurativo rivolto a una ricerca post-archeologica, dove i simboli del Mito si inseriscono in maniera fluida e trasversale ad immagini di storia recente. Si avvale di una pittura composita che non disdegna di far ricorso a modalit\xc3\xa0 espressive diversificate proprio per infrangere pi\xc3\xb9 compiutamente, per disgregare l\'unitariet\xc3\xa0 e l\'omogenit\xc3\xa0 della composizione. Il continuo ripescaggio di forme, segni e simboli provenienti dal passato si accompagna quindi a un accostamento di stili,uno pseudo-informale, segnico convive con calligrafie graffiate, la scrittura, l\'immagine ready-made, il graffitismo, la fotografia.\nNel 2012 nelle Scuderie di Palazzo Ruspoli a Roma, viene presentata la mostra "Metropolismo, l\'altra Storia".\n\n(Achille Bonito Oliva-dalla prefazione "sei casi di pittura telematica"catalogo Torcular,2000).\n\n"Citazioni di quadri e sculture del passato con altre di griffe di prodotti correnti, fino al punto che la stessa arte del passato diventa essa stessa griffe che d\xc3\xa0 autorit\xc3\xa0 di eleganza ad oggetti di consumo. Il consumismo viene rappresentato come una sorta di labirinto che non lascia spazio a nient\'altro se non a se stesso, alla proliferazione emulativa e competitiva di un assorbimento cannibalesco e seriale di altri oggetti, anche visivi.\n\n'
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"