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Titolo uniforme: Non credo neanch'io alla razza. / Paolo Simoncelli
Pubblicazione: Firenze : Le lettere, 2013
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Giovanni Gentile (Castelvetrano, 29 maggio 1875 \xe2\x80\x93 Firenze, 15 aprile 1944) \xc3\xa8 stato un filosofo, pedagogista, politico e accademico italiano.\nFu insieme a Benedetto Croce uno dei maggiori esponenti del neoidealismo filosofico e dell'idealismo italiano, nonch\xc3\xa9 un importante protagonista della cultura italiana nella prima met\xc3\xa0 del XX secolo, cofondatore dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana e, da ministro, artefice, nel 1923, della riforma della pubblica istruzione nota come Riforma Gentile. La sua filosofia \xc3\xa8 detta attualismo.\nInoltre fu figura di spicco del fascismo italiano, considerato persino egli stesso l'inventore dell'ideologia del fascismo. In seguito alla sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana, fu assassinato durante la seconda guerra mondiale da alcuni partigiani dei GAP.\n\n"
'La dottrina del fascismo \xc3\xa8 un saggio del 1932 pubblicato nella voce "Fascismo" dell\'Enciclopedia Italiana, con la sola firma di Benito Mussolini come autore, sebbene la prima parte intitolata Idee Fondamentali sia da attribuire al filosofo Giovanni Gentile (che la pubblic\xc3\xb2 con il titolo Origini e dottrina del fascismo gi\xc3\xa0 nel 1929), mentre solo la seconda parte Dottrina politica e sociale \xc3\xa8 da attribuire a Mussolini stesso.\n\n'
"L'uccisione di Giovanni Gentile avvenne a Firenze il 15 aprile 1944 ad opera di Bruno Fanciullacci, partigiano comunista dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP). Fu un episodio che divise lo stesso fronte antifascista, venendo disapprovato dal CLN toscano con la sola esclusione del Partito Comunista Italiano.\nSi tratta dell'azione dei GAP che ha suscitato il maggior numero di discussioni insieme all'attentato di via Rasella. Le polemiche sull'evento non si sono mai sopite, rinfocolandosi ancora negli anni duemila."
"Il Manifesto degli intellettuali fascisti, pubblicato il 21 aprile 1925 sui principali quotidiani, fu il primo documento ideologico della parte della cultura italiana che ader\xc3\xac al regime fascista. Esso venne redatto da Giovanni Gentile.Contiene una storia del fascismo dal 1919 al 1922, in cui si giustifica e si paragona lo squadrismo ed i movimenti della giovinezza alla Giovine Italia di Mazzini, sostiene che il fascismo fosse un movimento mirato al progresso e alla conciliazione fra stato e sindacati, risponde alle accuse di limitazione della libert\xc3\xa0 di stampa sostenendo che anche gli stati pi\xc3\xb9 liberali hanno limitato alcune libert\xc3\xa0 quando fosse necessario, e sostiene che l'antifascismo fosse futile in quanto fra le due opposizioni nessuna avrebbe vinto, ma che l'instabilit\xc3\xa0 politica avrebbe logorato i partiti esistenti e dato origine a nuove idee, nuovi programmi e partiti politici.\n\n"
"Il positivismo \xc3\xa8 un movimento filosofico e culturale, nato in Francia nella prima met\xc3\xa0 dell'Ottocento e ispirato ad alcune idee guida fondamentali riferite in genere all'esaltazione del progresso scientifico. Questa corrente di pensiero, trainata dalle rivoluzioni industriali e dalla letteratura a esso collegata, si diffonde nella seconda met\xc3\xa0 del secolo a livello europeo e mondiale influenzando anche la nascita di movimenti letterari come il verismo in Italia e il naturalismo in Francia.\n\n \nIl positivismo non si configura dunque come un pensiero filosofico organizzato in un sistema definito come quello che aveva caratterizzato la filosofia idealistica, ma piuttosto come un movimento per certi aspetti simile all'illuminismo, di cui condivide la fiducia nella scienza e nel progresso scientifico-tecnologico, e per altri affine alla concezione romantica della storia che vede nella progressiva affermazione della ragione la base del progresso o evoluzione sociale."
'Il Centro per la Filosofia italiana \xc3\xa8 un ente associativo senza fini di lucro, attivo dal 2001, che ha lo scopo di promuovere e divulgare la filosofia italiana, tramite convegni, tavole rotonde, conferenze e presentazioni di libri .\nVenne fondato negli anni \'80 su iniziativa del prof. Pietro Ciaravolo (1928-2015) co-fondatore della rivista "Il Contributo" (attualmente in pubblicazione a cura del Centro stesso).\nNel corso degli anni sono state numerose le personalit\xc3\xa0 del mondo della filosofia delle quali il Centro ha potuto avvalersi. Tra di esse si ricordano: Francesco Barone, Ludovico Geymonat, Franco Lombardi, Antimo Negri, Dino Cofrancesco, Giuseppe Prestipino e Teresa Serra.\nIl Centro \xc3\xa8 sito dal 2001 nei locali di Palazzo Annibaldeschi di Monte Compatri, ove \xc3\xa8 sita altres\xc3\xac la propria biblioteca filosofica specializzata .\n\n'