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Pubblicazione: Firenze : Nuova Grafica Fiorentina, 1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Le regioni d'Italia sono tipicamente divise in cinque gruppi: regioni nord-occidentali, nord-orientali, centrali, meridionali e le isole.\n\n"
"L'Italia (/i\xcb\x88talja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, \xc3\xa8 uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia \xc3\xa8 una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale \xc3\xa8 Roma.\nLa parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km\xc2\xb2. Gli Stati della Citt\xc3\xa0 del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia \xc3\xa8 l'unica exclave italiana.\nCon l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civilt\xc3\xa0 occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unit\xc3\xa0 politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unit\xc3\xa0 d'Italia, finch\xc3\xa9 nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che complet\xc3\xb2 la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica.\nNel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, \xc3\xa8 un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano \xc3\xa8 molto alto, 0.883, e la speranza di vita \xc3\xa8 di 83,4 anni. \xc3\x88 membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. \xc3\x88 inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, \xc3\xa8 una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virt\xc3\xb9 della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 dall'UNESCO."
"Il Gruppo TIM (precedentemente conosciuto come Telecom Italia S.p.A.) \xc3\xa8 un'azienda italiana di telecomunicazioni, che offre in Italia e all'estero servizi di telefonia fissa, telefonia mobile, telefonia pubblica, telefonia IP, Internet e televisione via cavo (in tecnologia IPTV).\nOpera in Italia nella telefonia fissa e mobile con i marchi TIM (privati) e TIM Business, e in Brasile con il marchio TIM. Telecom Italia \xc3\xa8 anche il 7\xc2\xba gruppo economico italiano per fatturato e tra i primi 500 mondiali. La societ\xc3\xa0 \xc3\xa8 quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa Italiana.\nFornitore di servizi nel Sistema pubblico di connettivit\xc3\xa0 (SPC), Telecom Italia gestisce una parte della connettivit\xc3\xa0 internet e intranet della pubblica amministrazione italiana in attesa del subentro dei fornitori (Tiscali, BT Italia e Vodafone Italia) aggiudicatari della gara Consip, in virt\xc3\xb9 del contratto stipulato nel 2016.A partire dal 13 gennaio 2016 la societ\xc3\xa0 ha adottato il marchio unificato TIM, rinunciando di fatto al vecchio marchio Telecom Italia, attivo dal 1994.\n\n"
"I Gruppi d'Azione Partigiana (GAP), conosciuti anche come Gruppi d'Azione Partigiana - Esercito Popolare di Liberazione, sono stati un gruppo paramilitare e di guerriglia italiano di estrema sinistra, marxista-leninista e guevarista, fondato e presieduto dall'editore Giangiacomo Feltrinelli, operante nella zona di Milano, ma con diramazioni anche in quelle di Genova e di Torino, tra il 1970 ed il 1972. La sigla GAP venne gi\xc3\xa0 usata e naturalmente ereditata dalla formazione dei Gruppi d'Azione Patriottica, un'organizzazione comunista operante nella Resistenza italiana dal 1943 al 1945.\nIn ordine di tempo, fu il secondo gruppo armato di sinistra, successivo al Gruppo XXII Ottobre, con cui ebbe dei collegamenti e di cui raccolse una parte dei membri quando il gruppo fu disperso.\nL'idea di Feltrinelli era quella di organizzare un esercito di liberazione nazionale che si rifacesse alla resistenza partigiana, la quale, secondo lui ed altri esponenti della sinistra socialista e comunista extra-parlamentare, era stata tradita, dopo il 25 aprile del 1945, dai vertici del PCI, facenti capo alla figura dell'allora segretario nazionale Palmiro Togliatti, che avevano bruscamente abortito qualsiasi ipotesi di rivoluzione comunista in Italia. Tali teorie erano state originariamente enunciate dal comandante gappista Giovanni Pesce, il cui nome di battaglia era Visone, nel libro Senza tregua: la guerra dei GAP. Le tesi di Visone vennero poi esposte in un libro scritto e stampato dallo stesso Feltrinelli, intitolato il Libretto giallo. \nLa scelta della lotta armata venne accelerata subito dopo la Strage di Piazza Fontana a Milano, la quale, secondo molti esponenti dei partiti di sinistra e democratici, era la premessa per un colpo di Stato da parte delle forze armate. Ma, sempre secondo le idee di Giangiacomo Feltrinelli, le formazioni di sinistra avrebbero dovuto organizzare un esercito popolare di liberazione con l'aiuto e l'appoggio dell'Unione Sovietica, sia da un punto di vista economico, sia militare, per prevenire un colpo di Stato delle destre; un'idea, questa, che in quegli anni pareva plausibile non solo per le personalit\xc3\xa0 della sinistra rivoluzionaria e che sarebbe apparsa invece vicina alla concretizzazione solo pochi anni dopo, con la scoperta del Piano Solo e del golpe Borghese.\n\n"