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Serie: Biblioteca Sansoni
Serie: Nuova biblioteca
Serie: Bibliotheca ; 27
"L'inizio dell'attivit\xc3\xa0 letteraria di Alessandro Manzoni viene fatto risalire al primo decennio del XIX secolo.\nDel corpus letterario di Manzoni si d\xc3\xa0 qui di seguito conto singolarmente, opera per opera.\n\n"
'Le perifrasi sono figure retoriche che possono essere usate nel linguaggio di tutti i giorni per evitare una ripetizione ravvicinata dello stesso termine, per rendere meglio comprensibile un concetto complicato dal punto di vista tecnico, oppure per evitare termini che possono essere percepiti come non rispettosi (eufemismi), ma anche per dare varie sfumature all\'oggetto (per es. un tono celebrativo o ridicolizzante).\nEsempi:\n\n\xc2\xaband\xc3\xb2 a ricevere il premio della sua carit\xc3\xa0\xc2\xbb: per indicare che l\'uomo, un generoso benefattore, mor\xc3\xac e and\xc3\xb2 sicuramente in Paradiso (Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi);\n\xc2\xabed elli avea del cul fatto trombetta\xc2\xbb: per indicare una flatulenza (Dante Alighieri, Inf. XXI, 139);\n\xc2\xab\'l tristo sacco / che merda fa di quel che si trangugia\xc2\xbb: per indicare lo stomaco in maniera dispregiativa e triviale (Dante Alighieri, Inf. XXVIII, 26-27);\n\xc2\xabre de l\'universo\xc2\xbb: per indicare Dio (Dante Alighieri, Inf. V, 91);\n\xc2\xabLa gloria di colui che tutto move\xc2\xbb: per indicare Dio (Dante Alighieri, Par. I, 1);\n\xc2\xabl\'amor che move il sole e l\'altre stelle\xc2\xbb: per indicare Dio (Dante Alighieri, Par. XXXIII, v. 145);\n\xc2\xabQuae quoniam rerum natura sola gubernas\xc2\xbb ("Poich\xc3\xa9 tu sola governi la natura delle cose"): per indicare Venere (Lucrezio, De rerum natura, Libro I).La maggior parte di queste figure retoriche si trovano nell\'epica greca e latina. Molto spesso vengono utilizzate per tramite degli eroi omerici quali, ad esempio, Ulisse, Achille, Ettore, Priamo.\n\n'
'Per pensiero e poetica di Alessandro Manzoni si intendono le convinzioni poetiche, stilistiche, linguistiche ed ideologiche che hanno delineato la parabola esistenziale e letteraria di Manzoni dagli esordi giacobini e neoclassici fino alla morte. Dopo l\'esperienza neoclassica, che vide il Manzoni impegnarsi in odi ed altra produzione poetica fino al 1810, da quell\'anno ader\xc3\xac al movimento romantico, diventandone uno degli esponenti di punta. Durante il cosiddetto Quindicennio creativo (1812-1827), Manzoni produsse opere letterarie, poetiche, teatrali e saggistiche che cambiarono nel profondo la genetica della letteratura italiana e la sua stessa lingua letteraria, imponendosi come pietra miliare nella storia della letteratura italiana. Tra il 1827 e la sua morte, avvenuta nel 1873, Manzoni continu\xc3\xb2 la sua ricerca, scrivendo saggi storico-letterari in contrapposizione con quelli giovanili e, in contemporanea, riflettendo sulla natura della lingua italiana "viva" nel contesto del nuovo Regno d\'Italia.\n\n'
"Alessandro Manzoni, nome completo Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 \xe2\x80\x93 Milano, 22 maggio 1873), \xc3\xa8 stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano.\nConsiderato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver cos\xc3\xac patrocinato l'unit\xc3\xa0 linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano. \nPassato dalla temperie neoclassica a quella romantica, il Manzoni, divenuto fervente cattolico dalle tendenze liberali, lasci\xc3\xb2 un segno indelebile anche nella storia del teatro italiano (per aver rotto le tre unit\xc3\xa0 aristoteliche) e in quella poetica (nascita del pluralismo vocale con gli Inni Sacri e della poesia civile). \nIl successo e i numerosi riconoscimenti pubblici e accademici (fu senatore del Regno d'Italia) si affiancarono a una serie di problemi di salute (nevrosi, agorafobia) e famigliari (i numerosi lutti che afflissero la vita domestica dello scrittore) che lo ridussero in un progressivo isolamento esistenziale. Nonostante quest'isolamento, Manzoni fu in contatto epistolare con la migliore cultura intellettuale francese, con Goethe, con intellettuali di primo ordine come Antonio Rosmini e, seppur indirettamente, con le novit\xc3\xa0 estetiche romantiche britanniche (influsso di Walter Scott per il genere del romanzo).\n\n"
'L\'en\xc3\xa0llage (dal greco enallag\xc4\x93;, \xc2\xabscambio interno\xc2\xbb) \xc3\xa8 una figura retorica di tipo sintattico, che consiste nello scambiare una parte del discorso con un\'altra per darle maggiore efficacia. Pu\xc3\xb2 avvenire in diversi modi:\n\nscambio di due forme verbali\nsostituzione di un avverbio con un aggettivo (parla chiaro; E cominciommi a dir soave e piana, Dante, Divina Commedia, I, II, 56)\nconcordanza a senso: cambiamento di numero o genere delle parole\n"accusativo alla greca" (Sparsa le trecce morbide, Manzoni, Adelchi)\nsostituzione di un nome con un verbo\nsostituzione di un verbo transitivo con uno intransitivo o viceversaIn latino, l\'enallage compare quando viene usato l\'infinito storico al posto dell\'indicativo imperfetto o il presente storico al posto del perfetto. In italiano, forme di enallage sono comuni nel linguaggio parlato e nel linguaggio della pubblicit\xc3\xa0.\nPossono essere considerati casi particolari di enallage l\'ipallage, dove un aggettivo viene spostato in posizione diversa da quella grammaticalmente corretta, e la sinestesia, dove lo scambio riguarda concetti relativi a due sensi diversi.\n\n'
"La filologia italiana \xc3\xa8 la disciplina volta allo studio dei testi italiani, al fine di ricostruirne il testo corretto. \xc3\x88 una branca della filologia romanza.\n\nUn primo esempio di tale attivit\xc3\xa0 \xc3\xa8 da ricercarsi gi\xc3\xa0 nel XVI secolo, con Pietro Bembo e l'Accademia della Crusca, sul problema della lingua e della pubblicazione dei testi antichi, ma trae il maggiore impulso dal positivismo tedesco di fine Ottocento, per l'attenzione al dato e al documento ed alla ricerca di prove per sostenere le congetture. Dopo la Prima guerra mondiale, in pieno relativismo, la produzione filologica diminu\xc3\xac, per riprendere alla fine della Seconda guerra mondiale grazie all'attivit\xc3\xa0 di Gianfranco Contini ed altri. In Italia la filologia \xc3\xa8 stata osteggiata a lungo dal magistero di Benedetto Croce e la chiusura culturale imposta dal regime fascista non ha aiutato l'avanzamento degli studi. Una vera e propria fioritura degli studi filologici si avr\xc3\xa0 negli anni Cinquanta, ossia dopo la morte di Benedetto Croce e la caduta del Fascismo. Sono di questi anni lavori fondamentali come i Volgarizzamenti del Due e Trecento di Cesare Segre, La prosa del Duecento di Cesare Segre e Mario Marti, i Poeti del Duecento di Gianfranco Contini, e poi il convegno bolognese Studi e problemi di critica testuale (1960), a cui partecipano i maggiori filologi italiani, in parte gi\xc3\xa0 affermati in parte che si affermeranno nel panorama accademico degli anni successivi.\n\n"