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Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: analitico, Lingua: ita, Paese:
Fa parte di: Ragiusan
'La casata dei Medici \xc3\xa8 un\'antica famiglia fiorentina, protagonista di centrale importanza nella storia d\'Italia e d\'Europa dal XV al XVIII secolo.\nI Medici ottennero, de Facto, il controllo prima della citt\xc3\xa0 di Firenze, e del Granducato di Toscana poi.\nTranne qualche interruzione di breve durata il potere mediceo dur\xc3\xb2 dal 1434, con la signoria di Cosimo il Vecchio, al 1737, con la morte di Gian Gastone, ultimo granduca.\nOriginari della regione del Mugello, probabilmente appartenenti alla piccola nobilt\xc3\xa0 di campagna inurbata a partire dal XII secolo, inizialmente le attivit\xc3\xa0 dei Medici delle prime generazioni riguardarono la mercatura tessile, l\'agricoltura e solo sporadicamente l\'attivit\xc3\xa0 bancaria.\nCon la fondazione del Banco dei Medici, ad opera di Giovanni di Bicci, la famiglia acquist\xc3\xb2 nel tempo ricchezza e potere, divenendo finanziatrice delle realt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 influenti nel panorama politico europeo. Il Banco, ad esempio, finanzi\xc3\xb2 il Papa, la conquista del Ducato di Milano da parte di Francesco Sforza, la vittoria di Edoardo di York nella Guerra delle due rose.\nCon l\'avvento al governo di Cosimo e di suo nipote Lorenzo il Magnifico, incarnazione del principe umanista, il potere mediceo fu uno dei principali poli propulsivi del Rinascimento: i signori di Firenze erano trattati come sovrani dagli altri monarchi europei, e la vita artistica e culturale della Firenze del XV secolo era punto di riferimento per tutta Europa, grazie anche all\'instancabile opera di promozione culturale svolta dal Magnifico. Politicamente, Lorenzo si premur\xc3\xb2 di conservare l\'equilibrio degli Stati italiani attraverso la salvaguardia della Lega Italica promossa dal nonno, garantendo all\'Italia un lungo periodo di pace interna e di sviluppo. Dopo la sua morte nel 1492, i suoi eredi non furono altrettanto capaci, contribuendo a far precipitare la Penisola nella rovinosa serie di conflitti noti come Guerre d\'Italia, che segnarono la sempre maggiore marginalizzazione degli Stati italiani nell\'Europa delle grandi potenze nazionali.\nLa famiglia Medici ha espresso tre Papi della Chiesa cattolica: papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini, ultimo successore di Pietro ad essere semplice diacono al momento dell\'elezione, port\xc3\xb2 alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Il 3 gennaio 1521 scomunic\xc3\xb2 Martin Lutero con la bolla pontificia Decet Romanum Pontificem. Papa Clemente VII, cugino di Leone X, neg\xc3\xb2 il divorzio ad Enrico VIII d\'Inghilterra e dovette subire lo Scisma anglicano. Durante il suo papato vi fu il Sacco di Roma. Entrambi i papi furono grandi mecenati nella tradizione di famiglia. Il terzo papa mediceo, Leone XI, regn\xc3\xb2 invece per meno di un mese nell\'aprile del 1605. La famiglia conta anche due regine consorti di Francia: Caterina de\' Medici, l\'ultima discendente diretta del Magnifico, e Maria, figlia del Granduca Francesco I de\' Medici e nonna di Luigi XIV, il Re Sole.\nCon l\'avvento del Granducato nella seconda met\xc3\xa0 del XVI secolo i Medici divennero sovrani a tutti gli effetti unificando sotto il loro scettro gran parte della Toscana, con l\'unica eccezione dell\'indipendente Repubblica di Lucca e dello Stato dei Presidi, sotto dominazione spagnola.\nIl governo dei granduchi medicei fu inizialmente illuminato come quello dei loro avi: diedero impulso ai commerci, proclamarono la tolleranza religiosa con le famose Leggi livornine del 1591-1593 e furono mecenati delle arti e della scienza, patrocinando Galileo Galilei, astronomo di corte di Cosimo II de\' Medici, e fondando, con il cardinale Leopoldo, l\'Accademia del Cimento, la prima istituzione scientifica in Europa a promuovere il metodo sperimentale di Galileo.\nIl malgoverno degli ultimi granduchi e la morte senza eredi dell\'ultimo sovrano mediceo Gian Gastone nel 1737, port\xc3\xb2 il Granducato nella mani di Francesco I di Lorena, marito dell\'imperatrice Maria Teresa d\'Austria, rimanendo ai loro discendenti fino all\'Unit\xc3\xa0 d\'Italia.\nLa sorella di Gian Gastone, Anna Maria Luisa de\' Medici, ultima del ramo granducale, stipul\xc3\xb2 il "Patto di famiglia" con gli Asburgo-Lorena lasciando per testamento l\'immenso patrimonio artistico alla citt\xc3\xa0 di Firenze. L\'accordo prevedeva che i nuovi successori non potessero spostare \xc2\xab[...] o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose, della successione del Serenissimo GranDuca, affinch\xc3\xa9 esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilit\xc3\xa0 del Pubblico e per attirare la curiosit\xc3\xa0 dei Forestieri\xc2\xbb, come scrisse lei stessa.\nAttualmente sopravvivono solo tre rami cadetti: quello dei Medici di Ottajano, principi di Ottajano e duchi di Sarno, trapiantati a Napoli sin dal XVI secolo, quello dei Medici Tornaquinci, gi\xc3\xa0 marchesi di Castellina, rimasti nell\'originaria Toscana, e quello dei Peruzzi de\' Medici.'