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Pubblicazione: Roma : Bulzoni, c2003
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"L'Istituto LUCE (L'Unione Cinematografica Educativa) \xc3\xa8 stata una societ\xc3\xa0 per azioni italiana, creata nel 1924 durante il ventennio fascista.\nFamoso per esser divenuto un potente strumento di propaganda del regime fascista, \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo didattico e informativo del mondo.\n\n"
"Il Centro sperimentale di cinematografia (CSC) \xc3\xa8 una fondazione che opera attraverso due principali settori: la Scuola nazionale di cinema (SNC) e la Cineteca Nazionale. La Scuola, oltre alla sede centrale a Roma, ha altre quattro sedi: la sede Piemonte (corso di animazione a Torino e Archivio Nazionale Cinema d'Impresa ad Ivrea), la sede Lombardia (corso di pubblicit\xc3\xa0), la sede siciliana (corso di documentario), la sede Abruzzo (corso di reportage audiovisivo)."
'Il Giornale LUCE \xc3\xa8 stato il primo cinegiornale di massa italiano e nacque in concomitanza con l\'affermarsi del Fascismo.\nIl giornale LUCE vide la sua fine con la caduta della dittatura fascista e l\'avvento della Repubblica. Al suo posto furono prodotti altri cinegiornali, fra i quali la Settimana Incom. L\'ultimo cinegiornale ad essere proiettato nelle sale italiane prima del film fu "Settimanale Ciac", le cui ultime edizioni risalgono ai primi anni \'90.\n\n'
"Il fascismo \xc3\xa8 stato un movimento politico nato in Italia all'inizio del XX secolo, ad opera del politico, giornalista e futuro dittatore Benito Mussolini. Alcune delle dottrine e delle pratiche elaborate e adottate dal fascismo italiano si sono diffuse in seguito, anche se con caratteristiche differenti, in Europa e in altri paesi del mondo.\nSi caratterizz\xc3\xb2 come un movimento nazionalista, autoritario, autocratico e totalitario; l'ideologia sottesa a tale movimento \xc3\xa8 stata interpretata allo stesso tempo come rivoluzionaria e reazionaria; in particolare, il fascismo si autodefiniva, ed \xc3\xa8 considerato da alcuni, come alternativo al capitalismo liberale. Sul piano ideologico fu populista, collettivista, statalista, fautore della funzione sociale della propriet\xc3\xa0 privata e della divisione della societ\xc3\xa0 in classi.\nTrov\xc3\xb2 i suoi precursori, negli anni precedenti alla prima guerra mondiale, nel movimento artistico del futurismo - il cui ispiratore, Filippo Tommaso Marinetti, ader\xc3\xac successivamente al movimento di Mussolini -, nel decadentismo di D'Annunzio e in numerosi altri pensatori e azionisti politici nazionalisti che si ritrovarono nella rivista Il Regno (Giuseppe Prezzolini, Luigi Federzoni, Giovanni Papini), molti dei quali militarono in seguito nelle file fasciste. Importante fu anche il contributo di correnti di pensiero della sinistra non marxista, quali il sindacalismo rivoluzionario, ispirato alla dottrina del pensatore francese Georges Sorel.\nUna spinta decisiva alla nascita del fascismo \xc3\xa8 dovuta anche al fenomeno, conseguenza della prima guerra mondiale, dell'arditismo e del reducismo. La critica storica di alcuni studiosi come Piero Calamandrei o Paolo Alatri esita tuttavia ad attribuire una base ideologica al movimento fascista connotato, specie fra il 1920 e il 1924, da diverse filosofie operative, con repentini e opportunistici cambiamenti di impostazione politica tali da negare di per se stessi l'esistenza di una dottrina unitaria al movimento prima e al partito poi. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si sono sviluppate una serie di correnti che si rifanno all'ideologia, definite come neofascismo; tuttavia, la natura prevalente del movimento \xc3\xa8 tuttora oggetto di dibattito. L'apologia del fascismo ad oggi nell'ordinamento giuridico italiano \xc3\xa8 un reato."
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"