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Titolo uniforme: Omaggio a don Milani
Pubblicazione: Borgo San Lorenzo : La scriveria, 2018
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Don Lorenzo Milani, nome completo Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (Firenze, 27 maggio 1923 \xe2\x80\x93 Firenze, 26 giugno 1967), \xc3\xa8 stato un presbitero, scrittore, docente ed educatore cattolico italiano.\nLa sua figura di prete \xc3\xa8 legata all'esperienza didattica rivolta ai bambini poveri nella disagiata e isolata Scuola di Barbiana, nella canonica della Chiesa di Sant'Andrea. I suoi scritti innescarono aspre polemiche, coinvolgendo la Chiesa cattolica, gli intellettuali e politici dell'epoca; Milani fu un sostenitore dell'obiezione di coscienza opposta al servizio militare maschile (all'epoca obbligatorio in Italia); per tale motivo fu processato - e poi assolto - per apologia di reato.\nIl suo libro Esperienze Pastorali, inizialmente dotato dell'imprimatur ecclesiastico, fu oggetto di un decreto del Sant'Uffizio del 1958 contenente la proibizione di stampa e di diffusione e solo nel 2014, dopo 56 anni, la ristampa del libro non ha pi\xc3\xb9 avuto proibizione da parte della Chiesa.\n\n"
'Per chiese di Milano si intendono gli edifici di culto cristiani della citt\xc3\xa0 di Milano.'
"Aurelio Ambrogio (in latino: Aurelius Ambrosius), meglio conosciuto come sant'Ambrogio (Augusta Treverorum, incerto 339-340 \xe2\x80\x93 Milano, 4 aprile 397) \xc3\xa8 stato un funzionario, vescovo, teologo, scrittore e santo romano, una delle personalit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 importanti nella Chiesa del IV secolo. \xc3\x88 venerato come santo da tutte le chiese cristiane che prevedono il culto dei santi; in particolare, la Chiesa cattolica lo annovera tra i quattro massimi dottori della Chiesa d'Occidente, insieme a San Girolamo, sant'Agostino e san Gregorio I papa.\nConosciuto anche come Ambrogio di Treviri, per il luogo di nascita, o pi\xc3\xb9 comunemente come Ambrogio di Milano, la citt\xc3\xa0 di cui assieme a san Carlo Borromeo e san Galdino \xc3\xa8 patrono e della quale fu vescovo dal 374 fino alla morte, nella quale \xc3\xa8 presente la basilica a lui dedicata che ne conserva le spoglie."
"La chiesa di Santa Maria delle Grazie \xc3\xa8 una basilica e santuario situata a Milano, appartenente all'Ordine Domenicano e facente capo alla parrocchia di San Vittore al Corpo. L'architettura della tribuna, edificata fra il 1492 e il 1493 per volere del Duca di Milano Ludovico il Moro come mausoleo per la propria famiglia, costituisce una delle pi\xc3\xb9 alte realizzazioni del Rinascimento nell'Italia settentrionale.\nFu il secondo sito italiano dopo le incisioni rupestri in Valcamonica a essere classificato come patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 dall'Unesco, insieme con l'affresco del Cenacolo di Leonardo da Vinci che si trova nel refettorio del convento (di propriet\xc3\xa0 del Comune di Milano)."
'La basilica di San Lorenzo, il cui nome completo \xc3\xa8 basilica collegiata prepositurale di San Lorenzo Maggiore (nota in epoca paleocristiana come basilica palatina ed oggi anche come San Lorenzo alle Colonne), \xc3\xa8 una basilica cattolica di Milano. Tra le pi\xc3\xb9 antiche chiese della citt\xc3\xa0, l\'edificio fu ricostruito e modificato pi\xc3\xb9 volte nelle forme esterne conservando quasi completamente la primitiva pianta di epoca tardo-imperiale, che fu realizzata tra il 390 e il 410: assieme alle antistanti colonne di San Lorenzo, un tempo parte dell\'antiportico dell\'edificio, \xc3\xa8 considerata tra i maggiori complessi monumentali di epoca romana tardoimperiale di Milano, nel periodo in cui la citt\xc3\xa0 romana di Mediolanum (la moderna Milano) era capitale dell\'Impero romano d\'Occidente (ruolo che ricopr\xc3\xac dal 286 al 402). La basilica \xc3\xa8 inoltre ritenuta essere il primo edificio a simmetria centrale dell\'Occidente Cristiano ed \xc3\xa8 una delle basiliche paleocristiane di Milano.\nIl primigenio nome basilica palatina, poi cambiato in "San Lorenzo", deriva dalla vicinanza del Palazzo imperiale romano di Milano, chiamato genericamente palatium. Il periodo tra l\'XI e il XII secolo risult\xc3\xb2 molto travagliato per l\'edificio: pesantemente rovinato da due incendi nel 1071 e nel 1075, la sua cupola croll\xc3\xb2 nel 1103, per poi essere di nuovo distrutta assieme a parte dell\'edificio in un altro incendio nel 1124. La chiesa fu quindi ricostruita in forme romaniche pur conservando inalterato l\'impianto interno originale.\nSe per tutto il Medioevo la basilica di San Lorenzo rimase un simbolo dell\'eredit\xc3\xa0 imperiale romana a Milano, nel Rinascimento il tempio divenne un simbolo dei canoni classici perduti ricercati dagli umanisti, nonch\xc3\xa9 un celebre caso di studio per le soluzioni statiche adottate per reggere una cupola cos\xc3\xac monumentale, e fu studiata tra gli altri dal Bramante, Filarete, Leonardo e Giuliano da Sangallo.\nLa pianta, la cui struttura \xc3\xa8 rimasta pressoch\xc3\xa9 immutata dalla sua fondazione, \xc3\xa8 formata da un quadrato ed un cerchio sovrapposti, propriamente chiamato tetraconco, ovvero una pianta centrale di forma quadrata con quattro absidi, uno per lato. L\'aula \xc3\xa8 quindi organizzata con una struttura concentrica alla pianta esterna a formare un deambulatorio attorno ad essa, quindi di forma ottagonale con pilatri triangolari traforati ed esedre porticate su due ordini orizzontali sovrapposti, in corrispondenza degli absidi: l\'inferiore con pilastri di ordine dorico ed il superiore di ordine ionico che funge da matroneo. Dell\'antica basilica paleocristiana sono giunte sino a noi la cappella di Sant\'Aquilino e la cappella di Sant\'Ippolito.\n\n'