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Pubblicazione: Firenze : Cencetti, 1952
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ida, Paese:
'La religione romana \xc3\xa8 l\'insieme dei fenomeni religiosi propri dell\'antica Roma considerati nel loro evolvere come variet\xc3\xa0 di culti, questi correlati allo sviluppo politico e sociale della citt\xc3\xa0 e del suo popolo.\nLe origini della citt\xc3\xa0, e quindi della storia e della religione di Roma, sono controverse. Recentemente l\'archeologo italiano Andrea Carandini sembrerebbe aver quantomeno dimostrato di poter datare l\'origine di Roma all\'VIII secolo a.C., saldando quindi le sue conclusioni, basate sugli scavi da lui condotti nella zona del Palatino, all\'et\xc3\xa0 di fondazione stabilita dal racconto tradizionale.\nLe origini della religione romana vanno individuate nei culti dei popoli pre-indoeuropei stanziati in Italia, nelle tradizioni religiose dei popoli indoeuropei che, probabilmente a partire dal XV secolo a.C., migrarono nella penisola, nelle civilt\xc3\xa0 etrusca e della Grecia e nelle influenze delle civilt\xc3\xa0 del Vicino Oriente occorse lungo i secoli.\nLa religione romana cess\xc3\xb2 di essere la religione "ufficiale" all\'interno dell\'impero romano con l\'Editto di Tessalonica e i successivi editti promulgati a partire dal 380 dall\'imperatore romano convertito al Cristianesimo Teodosio I, il quale proib\xc3\xac e perseguit\xc3\xb2 tutti i culti non cristiani professati nell\'Impero, soprattutto quelli pagani. Precedentemente (362-363) c\'era stato il vano tentativo dell\'imperatore Giuliano di riformare la religione pagana per contrapporla efficacemente al cristianesimo, ormai ampiamente diffuso.'
"La storia romana, o storia di Roma antica, espone le vicende storiche che videro protagonista la citt\xc3\xa0 di Roma, dalle origini dell'Urbe (nel 753 a.C.) fino alla costruzione ed alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (nel 476), anno in cui si colloca convenzionalmente l'inizio dell'epoca medievale.\n\n"
"Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Vincitore, Costantino il Grande e Costantino I (in latino: Flavius Valerius Aurelius Constantinus; in greco antico: \xce\x9a\xcf\x89\xce\xbd\xcf\x83\xcf\x84\xce\xb1\xce\xbd\xcf\x84\xce\xaf\xce\xbd\xce\xbf\xcf\x82 \xe1\xbd\x81 \xce\x9c\xce\xad\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x82, Konstant\xc3\xadnos o M\xc3\xa9gas; Naissus, 27 febbraio 274 \xe2\x80\x93 Nicomedia, 22 maggio 337), \xc3\xa8 stato un imperatore romano dal 306 alla sua morte.\nCostantino \xc3\xa8 una delle figure pi\xc3\xb9 importanti dell'Impero romano, che riform\xc3\xb2 largamente e nel quale permise e favor\xc3\xac la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi pi\xc3\xb9 significativi, la riorganizzazione dell'amministrazione e dell'esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente, Costantinopoli, e la promulgazione dell'Editto di Milano sulla libert\xc3\xa0 religiosa.\nLa Chiesa ortodossa e le Chiese di rito orientale lo venerano come santo, presente nel loro calendario liturgico, col titolo di Eguale agli apostoli; mentre il suo nome non \xc3\xa8 presente nel Martirologio Romano, il catalogo ufficiale dei santi riconosciuti dalla Chiesa cattolica.\n\n"
"Flavio Stilicone (latino: Flavius Stilicho, greco: \xce\xa3\xcf\x84\xce\xb9\xce\xbb\xce\xaf\xcf\x87\xcf\x89\xce\xbd; 359 circa \xe2\x80\x93 Ravenna, 22 agosto 408) di origine vandala da parte di padre, fu un patrizio e console dell'Impero romano d'Occidente e magister militum dell'esercito romano.\nDe facto esercit\xc3\xb2 la reggenza della parte occidentale dell'impero romano dalla morte di Teodosio I, sotto l'impero del giovane figlio di Teodosio I, Onorio, senza riuscire a imporre la sua autorit\xc3\xa0 anche all'Impero romano d'Oriente.\nCondusse numerose campagne militari contro i Barbari e combatt\xc3\xa9 contro l'usurpatore Gildone in Africa. Respinse i Visigoti di Alarico e sconfisse gli Ostrogoti di Radagaiso. Tuttavia, per proteggere l'Italia lasci\xc3\xb2 le frontiere del Reno sguarnite, tanto da non riuscire ad arrestare l'invasione delle armate vandale e alane. Infine, non riusc\xc3\xac a reprimere l'usurpazione di Costantino III in Gallia e in Britannia.\nDurante la sua reggenza, Stilicone condusse una politica in continuit\xc3\xa0 con quella di Teodosio I: integrazione dei Barbari nell'esercito e nella societ\xc3\xa0 e, nel campo religioso, promozione del cristianesimo niceno e opposizione al paganesimo e alle eresie ariane e donatiste, attirandosi cos\xc3\xac l'ostilit\xc3\xa0 delle \xc3\xa9lite romane.\n\n"