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Pubblicazione: Firenze : Regione Toscana, Giunta Regionale, 1987
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
'La paglia (dal latino palea) \xc3\xa8 quel prodotto agricolo costituito dai culmi (i fusti dei cereali) alla fine della maturazione della pianta.\n\nPu\xc3\xb2 essere considerata come un sottoprodotto dell\'agricoltura, perch\xc3\xa9 \xc3\xa8 ci\xc3\xb2 che rimane dei cereali dopo la trebbiatura, una volta che la granella \xc3\xa8 stata raccolta. I principali cereali cosiddetti "a paglia" sono: grano tenero, grano duro, orzo, avena, riso, miglio, segale e farro.\nNormalmente la paglia, se viene raccolta, viene compressa e imballata da un apposito macchinario detto raccogli-imballatrice in balle prismatiche o cilindriche (con diametro variabile dai 120 ai 200 cm), con densit\xc3\xa0 di compressione da circa 90 kg/m3 a 250 kg/m3.\n\xc3\x88 formata da cellulosa, lignina, cere, minerali e silicati, per questo motivo si decompone lentamente, ma \xc3\xa8 comunque necessario tenerla al riparo della pioggia, possibilmente in luogo aerato, per evitare lo sviluppo di muffe.\n\nLa paglia ammonta in peso a circa la met\xc3\xa0 della biomassa aerea di un raccolto di orzo, avena, riso, segale o frumento.\n\n \nIn alcuni casi la paglia non viene raccolta, quando non risulta conveniente economicamente. In questo caso viene interrata con le lavorazioni di preparazione del terreno per la successiva coltura, contribuendo ad aumentare la sostanza organica del terreno.\n\n'