Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: [Firenze] : Olschki, 2008
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'L\'architettura rinascimentale \xc3\xa8 quella fase dell\'architettura italiana che si svilupp\xc3\xb2 dal 1420 alla met\xc3\xa0 del XVI secolo, con il ritorno alla vita dell\'antichit\xc3\xa0 classica.Caratteristiche principali dell\'architettura rinascimentale sono infatti la sensibilit\xc3\xa0 verso il passato antico, la ripresa degli ordini classici, l\'articolazione chiara nelle piante e negli alzati, nonch\xc3\xa9 le proporzioni tra le singole parti degli edifici.Lo stile del cosiddetto "primo rinascimento" ebbe origine a Firenze, favorito dall\'affermazione della borghesia e della cultura umanistica, fiorendo poi in altre corti come quelle di Mantova e di Urbino.\nLa successiva fase cinquecentesca, detta "Rinascimento classico", ebbe in Roma il nuovo centro della vita artistica, coesistendo nello stesso secolo con il Manierismo, che \xc3\xa8 generalmente considerato dalla storiografia come la terza fase del Rinascimento.Nei secoli seguenti le idee architettoniche elaborate in Italia si propagarono anche nel resto d\'Europa, ma le opere che ne scaturirono ebbero poco in comune con le caratteristiche dell\'architettura italiana, consistenti nella ripresa di particolari romani e nel senso di equilibrio e stabilit\xc3\xa0.\n\n'
"Il Rinascimento a Roma ebbe una stagione che va dagli anni quaranta del Quattrocento, fino al culmine nella prima met\xc3\xa0 del Cinquecento, quando la citt\xc3\xa0 papale fu il pi\xc3\xb9 importante luogo di produzione artistica dell'intero continente, con maestri che lasciarono un segno indelebile nella cultura figurativa occidentale quali Michelangelo e Raffaello.\nLa produzione a Roma in questo arco di tempo non si bas\xc3\xb2 quasi mai su artisti locali, ma offr\xc3\xac agli artisti forestieri un terreno di vasta sintesi e confronto in cui mettere a frutto le proprie ambizioni e capacit\xc3\xa0 al meglio, spesso ricevendo incarichi estremamente vasti e prestigiosi.\n\n"
"Umberto II di Savoia (Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia; Racconigi, 15 settembre 1904 \xe2\x80\x93 Ginevra, 18 marzo 1983) \xc3\xa8 stato Luogotenente Generale del Regno d'Italia dal 1944 al 1946 e ultimo Re d'Italia, dal 9 maggio 1946 al 18 giugno dello stesso anno.\nNonostante il risultato del Referendum istituzionale del 2 giugno, solo il 13 giugno il Consiglio dei ministri pot\xc3\xa9 trasferire ad Alcide De Gasperi, con un gesto che Umberto II defin\xc3\xac rivoluzionario, le funzioni accessorie di capo provvisorio dello Stato.\nA causa della brevissima durata del suo regno, poco pi\xc3\xb9 di un mese, venne soprannominato Re di maggio.\n\n"
'Giovan Battista Marino, anche Giambattista Marino e Giovanni Battista Marino, talora anche Marini (Napoli, 14 ottobre 1569 \xe2\x80\x93 Napoli, 25 marzo 1625) \xc3\xa8 stato un poeta e scrittore italiano.\n\xc3\x88 considerato il fondatore della poesia barocca, nonch\xc3\xa9 il suo massimo esponente italiano. La sua influenza sulla letteratura italiana ed europea del Seicento fu immensa. L\'opera del Marino \xc3\xa8 all\'origine di una concezione poetica che and\xc3\xb2 presto affermandosi in tutti i maggiori paesi del continente, sfociando in correnti letterarie quali il preziosismo in Francia, l\'eufuismo in Inghilterra e il culteranismo in Spagna. La straordinaria importanza dell\'opera mariniana e l\'enorme successo di cui il Marino pot\xc3\xa9 godere fra i suoi contemporanei sono ben illustrate dal celebre giudizio di Francesco de Sanctis: "Il re del secolo, il gran maestro della parola, fu il cavalier Marino, onorato, festeggiato, pensionato, tenuto principe de\' poeti antichi e moderni, e non da plebe, ma da\' pi\xc3\xb9 chiari uomini di quel tempo [...]. Marino fu l\'ingegno del secolo, il secolo stesso nella maggior forza e chiarezza della sua espressione".\n\n'
"Il periodo dei Primitivi fiamminghi \xc3\xa8 la fase della pittura nelle Fiandre legata alla nascita della sua straordinaria scuola, la pi\xc3\xb9 importante, insieme a quella italiana, nel panorama delle arti figurative europee del Quattrocento.\nI primitivi fiamminghi erano attivi nei Paesi Bassi borgognoni e successivamente nelle Diciassette Province nell'ambito del rinascimento nordeuropeo tra il XV e XVI secolo soprattutto nelle citt\xc3\xa0 di Bruges, Gand, Malines, Lovanio, Tournai e Bruxelles, nell'odierno Belgio. La loro attivit\xc3\xa0 inizia con Robert Campin e Jan van Eyck all'inizio degli anni 1420 e termina con Gerard David nel 1523, anche se alcuni studiosi ne estendono la durata fino allo scoppio della rivolta dei pezzenti nel 1566 o 1568, mentre le autorevoli indagini di Max Friedl\xc3\xa4nder fino alla morte di Pieter Bruegel il Vecchio nel 1569.\nIl periodo dei primitivi fiamminghi coincide con quello del rinascimento italiano, ma si tratta di una cultura artistica indipendente, separata dall'umanesimo che si stava sviluppando in Italia; dato che i primitivi fiamminghi rappresentano il culmine dell'eredit\xc3\xa0 artistica medievale nordeuropea e allo stesso tempo risentono dell'influenza rinascimentale, vengono considerati come appartenenti sia al primo rinascimento, sia al tardo gotico.\nTra i pi\xc3\xb9 importanti ricordiamo Campin, van Eyck, Rogier van der Weyden, Dieric Bouts, Petrus Christus, Hans Memling, Hugo van der Goes e Hieronymus Bosch. Questi artisti compirono fondamentali passi avanti nella rappresentazione realistica, e le loro opere spesso contengono una complessa iconografia. Dipingono di solito soggetti religiosi o piccoli ritratti, mentre i dipinti narrativi e i soggetti mitologici sono pi\xc3\xb9 rari. I paesaggi vengono spesso dipinti minuziosamente, sebbene prima del XVI secolo sono relegati a fungere solo da sfondo. Le opere normalmente sono dipinte a olio su un pannello di legno, sia come quadri singoli che come pale d'altare fisse o portatili in forma di dittico, trittico o polittico. Il periodo si distingue anche per la scultura, gli arazzi, i manoscritti miniati, le vetrate e altre forme di arte decorativa.\nLa prima generazione di artisti era attiva all'apice dell'influenza borgognona in Europa, quando i Paesi Bassi divennero il centro politico\xe2\x80\x93economico nordeuropeo, importante per i suoi artigiani e per i beni di lusso. Con l'ausilio di un sistema di botteghe le opere venivano vendute a nobili e mercanti stranieri su commissione oppure sulle bancarelle dei mercati. La maggior parte fu distrutta durante le proteste iconoclaste tra XVI e XVII secolo; solo poche migliaia sono arrivate ai giorni nostri. I primitivi fiamminghi furono dimenticati tra il XVII e la met\xc3\xa0 del XIX secolo, e la documentazione disponibile \xc3\xa8 molto scarsa. Gli storici dell'arte hanno passato quasi un secolo cercando di attribuire i dipinti, studiando l'iconografia e raccogliendo le scarse informazioni biografiche degli artisti. Le attribuzioni di alcune opere pi\xc3\xb9 significative sono tuttora oggetto di polemiche.\nLo studio dei primitivi fiamminghi \xc3\xa8 stato una delle principali attivit\xc3\xa0 nella storia dell'arte del XIX e XX secolo e l'argomento primario di ricerche di due degli storici dell'arte pi\xc3\xb9 importanti del XX secolo: Max Friedl\xc3\xa4nder (From Van Eyck to Breugel e Early Netherlandish Painting) ed Erwin Panofsky (Early Netherlandish Painting).\n\n"
"L'architettura del paesaggio si occupa di pianificazione, progettazione e gestione degli spazi aperti e del paesaggio, alle diverse scale di intervento; le principali figure professionali che si occupano dell\xe2\x80\x99architettura del paesaggio sono l'agronomo e l'architetto paesaggista.\n\n"