Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : Regione Toscana, 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il Risorgimento \xc3\xa8 il periodo della storia italiana durante il quale l\'Italia consegu\xc3\xac la propria unit\xc3\xa0 nazionale. La proclamazione del Regno d\'Italia del 17 marzo 1861 fu l\'atto formale che sanc\xc3\xac, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d\'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unit\xc3\xa0 d\'Italia".\nIl termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l\'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un\'identit\xc3\xa0 politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, \xc2\xabaveva sub\xc3\xacto un brusco arresto [con la perdita] della sua unit\xc3\xa0 politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell\'Impero romano d\'Occidente\xc2\xbb.\n\n'
"Il Partito Socialista Italiano (PSI) \xc3\xa8 stato un partito politico italiano di sinistra.\nA parte la breve esperienza del Partito Socialista Rivoluzionario Italiano, che tenne il suo primo Congresso Nazionale a Forl\xc3\xac nel 1884, \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 antico partito politico in senso moderno e la prima formazione organizzata della sinistra in Italia, oltre ad aver rappresentato anche il prototipo del partito di massa. Alla sua fondazione nel 1892 a Genova nella sala dell'associazione garibaldina Carabinieri genovesi adott\xc3\xb2 il nome di Partito dei Lavoratori Italiani. Successivamente a Reggio Emilia nel 1893 il nome venne cambiato in Partito Socialista dei Lavoratori Italiani mentre al congresso di Parma del 1895 assunse il nome definitivo di Partito Socialista Italiano.\nDurante il regime fascista (in particolare dopo la messa al bando di tutti i partiti tranne il Partito Nazionale Fascista) continu\xc3\xb2 la sua attivit\xc3\xa0 nella clandestinit\xc3\xa0 mentre la direzione del partito in esilio in Francia tentava di mantenere i contatti con i nuclei clandestini e d'influire sulla vita politica italiana, denunciando all'opinione pubblica europea e statunitense i crimini del regime. Partecip\xc3\xb2 alla guerra civile spagnola con propri esponenti nel Battaglione Garibaldi e durante la seconda guerra mondiale collabor\xc3\xb2 con il movimento partigiano nella Francia occupata dai nazisti. In Italia dopo la caduta del fascismo il 25 luglio 1943 partecip\xc3\xb2 al movimento di Resistenza, essendo presente nei Comitati di Liberazione Nazionale centrale e locali e organizzando proprie formazioni partigiane denominate Brigate Matteotti. Dopo la fusione con il Movimento di Unit\xc3\xa0 Proletaria avvenuta nell'agosto 1943 assunse il nome di Partito Socialista Italiano di Unit\xc3\xa0 Proletaria, per poi ritornare al nome precedente nel 1947 a seguito della scissione socialdemocratica di Palazzo Barberini, dalla quale ebbe origine il Partito Socialista Democratico Italiano. Alle elezioni politiche del 1948 il PSI decise di presentare una lista comune con il Partito Comunista Italiano, costituendo il Fronte Democratico Popolare, che fin\xc3\xac in seconda posizione e usc\xc3\xac sconfitto dalla Democrazia Cristiana. Nonostante ci\xc3\xb2 e la mancata elezione di molti parlamentari socialisti nelle liste frontiste, il partito mantenne l'alleanza con i comunisti ancora per tutti gli anni cinquanta del XX secolo.\nAll'inizio degli anni sessanta, anche a seguito delle aperture di capi politici democristiani come Amintore Fanfani e Aldo Moro, si apr\xc3\xac una stagione di confronto programmatico tra centristi e socialisti che port\xc3\xb2 alla nascita dei primi governi di centro-sinistra. In polemica con questa decisione della maggioranza del PSI di collaborare con la Democrazia Cristiana nel 1964 la sinistra pi\xc3\xb9 radicale e ortodossa interna al partito se ne distacc\xc3\xb2 per formare una nuova formazione politica che rispolver\xc3\xb2 il nome di Partito Socialista Italiano di Unit\xc3\xa0 Proletaria. Nel 1966 il PSI e il PSDI decisero di riunificarsi nel PSI-PSDI Unificati, noto anche con la denominazione di Partito Socialista Unificato. A causa del cattivo risultato elettorale conseguito alle elezioni politiche del 1968 l'unit\xc3\xa0 socialista dur\xc3\xb2 meno di due anni e il 28 ottobre 1968 riprese la denominazione di PSI mentre la gran parte della componente socialdemocratica diede vita nel luglio 1969 al Partito Socialista Unitario, che nel febbraio 1971 riassunse il nome originario di Partito Socialista Democratico Italiano.\nL'azione politica del PSI fu basata al momento della sua fondazione su una concezione del socialismo di tipo marxista classico in forte polemica con repubblicani e anarchici. Da una concezione dapprima pi\xc3\xb9 ortodossa e schematica si afferm\xc3\xb2 poi un revisionismo del marxismo con una forte componente massimalista contrapposta a una importante componente riformista fortemente presente nel gruppo parlamentare, nel sindacato CGdL e nel movimento delle cooperative e delle societ\xc3\xa0 di mutuo soccorso. Nel 1921 al XVII Congresso a Livorno una parte della componente massimalista usc\xc3\xac dal partito e diede vita al Partito Comunista d'Italia in sostegno alla rivoluzione d'ottobre. La questione del rapporto con i comunisti contraddistinse tutto il periodo dagli anni trenta al secondo dopoguerra fino agli anni sessanta, quando il partito si avvicin\xc3\xb2 sempre pi\xc3\xb9 alle posizioni della socialdemocrazia europea, soprattutto con le ridefinizioni ideologiche successive all'affermazione della linea autonomista dopo la denuncia dei crimini di Iosif Stalin durante il XX Congresso del PCUS e i fatti d'Ungheria del 1956. Questa evoluzione ideologica contribu\xc3\xac in campo politico alla creazione di un'alleanza tra il centro egemonizzato dalla DC e la sinistra rappresentata dal PSI, detta centro-sinistra organico, che fu alla base di molti governi della cosiddetta Prima Repubblica. Dopo il fallimento della riunificazione con i socialdemocratici nel 1968 e l'entrata in crisi della formula del centro-sinistra a seguito della nascita della contestazione studentesca e del protagonismo operaio nelle lotte degli anni settanta il PSI con il segretario Francesco De Martino elabor\xc3\xb2 nel 1974 la strategia della alternativa di sinistra che avrebbe dovuto mandare all'opposizione la DC e portare al governo la sinistra unita. Tale strategia entr\xc3\xb2 in rotta di collisione con quella del compromesso storico lanciata dal segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer all'indomani del golpe in Cile nel 1973.\nA partire dagli anni settanta si afferm\xc3\xb2 nel partito una nuova posizione ideologica volta a riscoprire la tradizione socialista non marxista e non bolscevica, culminata con la nomina di Bettino Craxi a segretario nel 1976. A seguito di questa svolta ideologica venne gradualmente modificato il simbolo del PSI, sostituendo alla falce e martello l'immagine ottocentesca del garofano rosso. Successivamente a seguito della caduta del comunismo nei Paesi dell'est europeo nel 1989 venne modificata la denominazione stessa del partito in Unit\xc3\xa0 Socialista \xe2\x80\x93 PSI, con ci\xc3\xb2 auspicando una riunificazione tra i socialisti e la componente riformista dell'ex PCI. A seguito della crisi dei partiti tradizionali conseguente alla vicenda di Tangentopoli che colp\xc3\xac duramente il PSI sia dal punto di vista politico-elettorale sia finanziario il partito venne messo in liquidazione nel 1994, determinando la diaspora socialista con la nascita di varie formazioni politiche, divise circa l'adesione alla coalizione di centro-destra o a quella di centro-sinistra, secondo il nuovo sistema bipolare della cosiddetta Seconda Repubblica, favorito dall'introduzione della nuova legge elettorale maggioritaria del Mattarellum.\nDal 1994 al 2009 si sono succeduti nell'ambito del centro-sinistra i Socialisti Italiani e dal 1998 i Socialisti Democratici Italiani, che nel 2005 diedero vita con i radicali alla lista, e ipotizzato futuro partito, della Rosa nel Pugno. Nel 2007 l'SDI promosse insieme ad altre forze politiche a vario titolo collegate con la storia del socialismo italiano ed europeo la Costituente Socialista che diede vita al rinnovato Partito Socialista, che nel 2009 ha ripreso l'originaria denominazione di Partito Socialista Italiano, accordatagli insieme alla propriet\xc3\xa0 dei vecchi simboli del partito dall'ultimo liquidatore del PSI.\n\n"
"Antonio Gramsci, nome completo, cos\xc3\xac come registrato nell'atto di battesimo, Antonio Sebastiano Francesco Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 \xe2\x80\x93 Roma, 27 aprile 1937), \xc3\xa8 stato un politico, filosofo, politologo, giornalista, linguista e critico letterario italiano.\nNel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, divenendone esponente di primo piano e segretario dal 1924 al 1927, ma nel 1926 venne ristretto dal regime fascista nel carcere di Turi. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libert\xc3\xa0 condizionata e fu ricoverato in clinica, dove trascorse gli ultimi anni di vita.\nConsiderato uno dei pi\xc3\xb9 importanti pensatori del XX secolo e tra i massimi esponenti del marxismo occidentale, nei suoi scritti, tra i pi\xc3\xb9 originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizz\xc3\xb2 la struttura culturale e politica della societ\xc3\xa0. Elabor\xc3\xb2 in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la societ\xc3\xa0, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne."
"Il Partito Democratico (PD) \xc3\xa8 un partito politico italiano di centro-sinistra fondato il 14 ottobre 2007. Secondo il Manifesto dei valori, approvato dal partito il 16 febbraio 2008, \xc2\xabil Partito Democratico intende contribuire a costruire e consolidare, in Europa e nel mondo, un ampio campo riformista, europeista e di centro-sinistra, operando in un rapporto organico con le principali forze socialiste, democratiche, progressiste e promuovendone l'azione comune\xc2\xbb.Durante la XV legislatura il PD \xc3\xa8 stato parte del governo Prodi II, in carica dopo aver vinto le elezioni politiche del 2006 come parte de L'Unione, che includeva anche i Democratici di Sinistra (DS), predecessore del PD, a sua volta successore legale del Partito Democratico della Sinistra (diretto erede del Partito Comunista Italiano). Il PD \xc3\xa8 nato come unione di diversi partiti parte de L'Unione per formare un unico partito di centro-sinistra.\nDopo la sconfitta alle elezioni politiche del 2008 si \xc3\xa8 spostato all'opposizione durante la XVI legislatura e nel novembre 2011 ha votato la fiducia al governo Monti dopo la crisi del governo Berlusconi IV. La vittoria della coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche del 2013 gli ha permesso di tornare a essere il primo partito in parlamento e formare un governo. La XVII legislatura \xc3\xa8 stata segnata dal PD, che ha guidato tre governi (governo Letta, governo Renzi e governo Gentiloni).\nCon la sconfitta alle elezioni politiche del 2018 e la formazione del governo Conte I (Movimento 5 Stelle-Lega), il PD \xc3\xa8 tornato all'opposizione durante la XVIII legislatura, ma dopo il crollo di quest'ultimo nell'agosto 2019 \xc3\xa8 divenuto parte della maggioranza del governo Conte II in coalizione con Movimento 5 Stelle, Liberi e Uguali (Articolo Uno e Sinistra Italiana) e Italia Viva.\nIl 2019 ha visto due scissioni dopo quella dell'ala centrista di Alleanza per l'Italia guidata da Francesco Rutelli (dissolta nel 2016) nel 2009 e quella dell'ala di sinistra tra il 2015 e il 2017 con Possibile guidato da Giuseppe Civati, Futuro a Sinistra (poi in Sinistra Italiana) guidato da Stefano Fassina e Articolo Uno guidato da Roberto Speranza che hanno formato Liberi e Uguali nel 2017. La prima scissione del 2019 \xc3\xa8 stata quella a fine agosto di Siamo Europei (poi Azione) guidato da Carlo Calenda in opposizione alla decisione del PD di prendere parte al governo Conte II con il Movimento 5 Stelle e quella del settembre 2019 di Italia Viva guidata da Matteo Renzi e formata dopo il giuramento del governo Conte II, di cui Italia Viva mantiene la fiducia e due ministeri.\nNel 2016 il PD aveva 405.041 iscritti, un aumento del 2,5% rispetto all'anno precedente. A livello europeo ha aderito ufficialmente il 27 febbraio 2014 al Partito del Socialismo Europeo, con il quale aveva gi\xc3\xa0 intrapreso un rapporto di stretta collaborazione formando nel 2009 il gruppo parlamentare dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici."
'Giovanni Papini (Firenze, 9 gennaio 1881 \xe2\x80\x93 Firenze, 8 luglio 1956) \xc3\xa8 stato uno scrittore, poeta, saggista e terziario francescano italiano, noto anche col nome religioso di fra\' Bonaventura.\n\nIntellettuale controverso e discusso, ma anche ammirato per il suo stile di scrittura, fu studioso di filosofia, di religione, critico letterario e acceso polemista, narratore e poeta, divulgatore del pragmatismo e delle avanguardie storiche come il futurismo e il post-decadentismo.\nPass\xc3\xb2 da una posizione all\'altra su pi\xc3\xb9 fronti, sempre insoddisfatto e inquieto: si convert\xc3\xac dall\'anticlericalismo e dall\'ateismo accesi al cattolicesimo con punte di eterodossia e intransigenza; pass\xc3\xb2 dal maledettismo e dall\'interventismo convinto (prima del 1915) all\'avversione verso la guerra. Negli anni trenta, dopo essere passato dall\'individualismo al conservatorismo, aderisce infine al fascismo, mantenendo comunque un\'avversione verso il nazismo e pentendosi poi del razzismo. Mor\xc3\xac nel 1956 di malattia del motoneurone (sclerosi laterale amiotrofica di tipo bulbare), che lo affliggeva dal 1952.\nPressoch\xc3\xa9 rimosso dalla grande letteratura dopo la scomparsa principalmente per le sue scelte ideologiche, fu apprezzato e rivalutato in seguito; nel 1975, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges lo defin\xc3\xac un autore "immeritatamente dimenticato".'