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"Guernica \xc3\xa8 un quadro di Pablo Picasso. L'ispirazione per l'opera, improvvisa e all'ultimo minuto, arriv\xc3\xb2 solo dopo il bombardamento di Guernica. Picasso compose il grande quadro in soli due mesi e lo espose nel padiglione spagnolo dell'esposizione universale di Parigi. Guernica fece poi il giro del mondo, diventando molto acclamata; ma soprattutto serv\xc3\xac a far conoscere la storia del conflitto fratricida che si stava consumando nel Paese iberico.\nGuernica viene generalmente considerato uno dei maggiori capolavori del pittore spagnolo.\n\n"
'La storia della pittura \xc3\xa8 una branca della storia dell\'arte che si occupa di dipinti e, pi\xc3\xb9 in generale, di opere d\'arte bidimensionali realizzate con tecniche legate al disegno e alla stesura di colori.\nDalla preistoria fino al mondo contemporaneo, ha rappresentato una continua tradizione tra le pi\xc3\xb9 diffuse e significative nell\'ambito delle arti figurative, che abbraccia un po\' tutte le culture e i continenti. Fino al XX secolo, in Europa e nei paesi da essa influenzati, la rappresentazione pittorica ha avuto principalmente soggetti "figurati", cio\xc3\xa8 rappresentanti caratteristiche e attivit\xc3\xa0 umane, tutt\'al pi\xc3\xb9 temi religiosi, simbolici e trascendenti, mentre nel XX secolo si sono sviluppati approcci pi\xc3\xb9 astratti e concettuali, con la sperimentazione di nuove tecniche in ricerca di nuovi orizzonti.\nLo sviluppo della pittura orientale ha avuto un corso proprio, parallelo a quello occidentale, non senza per\xc3\xb2 punti di contatto, soprattutto a partire dell\'evo moderno. L\'arte africana, islamica, indiana, cinese, e giapponese hanno avuto tutte influenze significative sull\'arte occidentale e viceversa.\n\n'
"Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 \xe2\x80\x93 Mougins, 8 aprile 1973), \xc3\xa8 stato un pittore e scultore spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX secolo.\nSnodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea, Picasso \xc3\xa8 stato un artista innovatore e poliedrico, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte mondiale per esser stato il fondatore, insieme a Georges Braque, del cubismo. Dopo aver trascorso una giovent\xc3\xb9 burrascosa, ben espressa nei quadri dei cosiddetti periodi blu e rosa, a partire dagli anni venti del Novecento conobbe una rapidissima fama; tra le sue opere universalmente conosciute vi sono Les demoiselles d'Avignon (1907) e Guernica (1937).\n\n"
'Les Demoiselles d\'Avignon \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 celebri dipinti di Pablo Picasso. \xc3\x88 un olio su tela, realizzato tra il 1906 e il 1907, di misura cm 243,9\xc3\x97233,7. \xc3\x88 conservato nel MoMA di New York ed appartiene al cosiddetto periodo rosa dell\'artista.\nPicasso cre\xc3\xb2 oltre un centinaio di studi preparatori e schizzi in preparazione a questo lavoro, uno dei pi\xc3\xb9 importanti nello sviluppo iniziale del Cubismo.\nQuando fu esposto per la prima volta nel 1916, il quadro fu tacciato di immoralit\xc3\xa0. Molti critici trovarono delle somiglianze tra quest\'opera e Les Grandes Baigneuses di C\xc3\xa9zanne, connessioni messe per\xc3\xb2 in discussione dai commentatori successivi.\n\nPicasso dipinse in maniera differente ciascun personaggio. La testa della donna che tira la tenda sul fondo \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 cubista di tutte e cinque, e rappresenta una forma geometrica acuta. La testa cubista della figura che si accascia ha subito almeno due revisioni e dalla figura originale di iberiche \xc3\xa8 passata alla sua forma attuale. Le maschere sembrano derivare dalle maschere tribali africane. Si pensa che Maurice Vlaminck abbia introdotto Picasso all\'antica scultura africana di tipo Fang nel 1904. La scultura Fang del XIX secolo \xc3\xa8 simile nello stile a ci\xc3\xb2 che Picasso vide a Parigi poco prima de Les Demoiselles d\'Avignon. Una possibile ispirazione: Les grandes Baigneuses (1906) di Paul C\xc3\xa9zanne. La maggior parte del dibattito critico negli anni si \xc3\xa8 concentrato sul tentativo di identificare la molteplicit\xc3\xa0 di stili all\'interno dell\'opera. L\'opinione dominante per oltre cinque decenni, esposta in particolare da Alfred Barr, il primo direttore del Museum of Modern Art di New York e organizzatore di molte retrospettive sulla carriera dell\'artista, \xc3\xa8 stata che l\'opera si pu\xc3\xb2 interpretare come una prova del periodo di transizione nell\'arte di Picasso, uno sforzo di connettere i suoi primi lavori al cubismo, uno stile a cui avrebbe collaborato e sviluppato per i seguenti cinque o sei anni.\nNel 1974, tuttavia, il critico Leo Steinberg nel proprio saggio The Philosophical Brothel propose una spiegazione completamente diversa per il gran numero di attributi stilistici. Basandosi su precedenti studi preparatori, ignorati completamente da molti critici, sostenne che la variet\xc3\xa0 di stili pu\xc3\xb2 essere vista come un deliberato tentativo, finemente pianificato, di catturare lo sguardo di colui che guarda. Scrut\xc3\xb2 che le cinque donne sembrano ignorarsi l\'un l\'altra. Piuttosto, si focalizzano solo su chi osserva, e i loro stili divergenti collaborano a renderle pi\xc3\xb9 facilmente notabili.\nI primi disegni di quest\'opera in realt\xc3\xa0 rappresentano due uomini. Un marinaio e uno studente di medicina (spesso rappresentato con un libro o un teschio in mano, cosa che port\xc3\xb2 Barr e altri a interpretare il dipinto come un memento mori). Rimane traccia della loro presenza in un tavolo al centro: lo spigolo sporgente di un tavolo vicino al fondo della tela. L\'osservatore, secondo Steinberg, sta ora al posto dei due uomini seduti, obbligato ad affrontare la vista delle prostitute dritto di fronte a s\xc3\xa9, evocando cos\xc3\xac letture molto pi\xc3\xb9 complesse di una semplice allegoria o di un\'interpretazione autobiografica che tenta di comprendere l\'opera in relazione alla storia di Picasso con le donne. Un mondo di significati quindi diviene possibile, proponendo l\'opera come una meditazione sui pericoli del sesso, il "trauma dello sguardo", secondo una definizione di Rosalind Krauss, e la minaccia della violenza inerente alla scena e al rapporto sessuale in generale.\nSecondo Steinberg, lo sguardo obliquo, ovvero il fatto che le figure guardino direttamente l\'osservatore, cos\xc3\xac come l\'idea della donna cos\xc3\xac padrona di s\xc3\xa9, che non \xc3\xa8 presente solo per il piacere maschile, possono essere fatti risalire all\'Olympia di Manet del 1863.\nIl libro Les Demoiselles D\'Avignon di William Rubin, Helene Seckel e Judith Cousins, del 1994, \xc3\xa8 un\'analisi profonda dell\'opera e della sua genesi. Rubin suggerisce che alcuni visi delle figure simbolizzino lo sfiguramento provocato dalla sifilide e che il dipinto sia stato realizzato dopo una serie di visite in un bordello dove Picasso, all\'epoca temporaneamente separato dalla sua amante, Fernande Olivier, si recava. Rubin interpreta il dipinto come l\'espressione dell\'ateismo dell\'artista, la sua volont\xc3\xa0 di rischiare l\'anarchia per la libert\xc3\xa0, la sua paura della malattia e dell\'infermit\xc3\xa0 e, soprattutto la paura e il disprezzo fortemente radicati per il corpo femminile, che conviveva con il desiderio per esso e una sua estatica idealizzazione".\nNel 2004 un episodio della serie della BBC The Private Life a Masterpiece aveva come oggetto Les Demoiselles D\'Avignon e riferiva che Picasso neg\xc3\xb2 l\'influenza delle maschere africane sulla sua pittura: "l\'arte africana, mai sentito parlarne". Tuttavia, \xc3\xa8 certo che Picasso avesse visto delle maschere africane mentre lavorava ai suoi dipinti, durante una visita al Museo etnografico del Trocadero, su cui pi\xc3\xb9 tardi disse: "Andare al Trocadero fu disgustoso. Le mosche, il mercato, l\'odore. Ero tutto solo. Volevo andarmene, ma non lo feci. Rimasi, rimasi. Capii che si trattava di qualcosa di importante. Mi stava accadendo qualcosa. Le maschere non assomigliavano a nessun\'altra scultura, per nulla."\nLa reale fonte di ispirazione per questo dipinto viene dell\'opera di Tiziano Vecellio il Diana e Atteone. Basterebbe guardare le opere di fianco l\'una all\'altra. Si possono trovare tutte le similitudini semplicemente osservando.Va ricordato che l\'autore intitola l\'opera "bordello filosofico" e quest\'ultimo aggettivo viene trascurato pur essendo essenziale alla vera comprensione del dipinto in quanto la Morale fondamentale \xc3\xa8 tratta dalle metamorfosi di Ovidio. Questa \xc3\xa8 forse la prima "libera interpretazione" che Picasso fa di opere di altri Autori, come in seguito far\xc3\xa0 di Vel\xc3\xa0zquez o di Goya.\n\n'
'La vita (titolo originale: La vie) \xc3\xa8 un dipinto del pittore spagnolo Pablo Picasso, realizzato a Barcellona nel maggio del 1903 e conservato al Museum of Art di Cleveland.\n\n'