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Titolo uniforme: Pinocchio (mal) visto dal Gatto e la Volpe
Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti, 2016
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'Carmelo Pompilio Realino Antonio Bene (Campi Salentina, 1\xc2\xba settembre 1937 \xe2\x80\x93 Roma, 16 marzo 2002) \xc3\xa8 stato un attore, regista, drammaturgo, scrittore e poeta italiano.\n\xc3\x88 stato uno dei protagonisti della "neoavanguardia" teatrale italiana e tra i fondatori del "nuovo teatro italiano". Autore prolifico, si impegn\xc3\xb2 in diverse forme d\'arte quali la poesia, il concerto, il cinema.\n\n'
'Le opere e la poetica di Carmelo Bene sono assai ricche e prolifiche, e abbracciano quasi quarant\'anni di attivit\xc3\xa0 dell\'autore, dal 1959 fino al 2002.\nLa sua discussa e controversa figura, spesso oggetto di clamorose polemiche, ha diviso critica e pubblico fin dagli esordi: considerato da alcuni un affabulante ingannatore e un presuntuoso "massacratore" di testi, per altri Bene \xc3\xa8 stato uno dei pi\xc3\xb9 grandi attori del Novecento. Dalle dichiarazioni di Bene risulta evidente il suo disprezzo per certa critica teatrale, da lui ritenuta "piena di parvenus". Tra i primi a rendergli omaggio si ricordano alcuni tra i pi\xc3\xb9 illustri esponenti del mondo intellettuale dell\'epoca, come, ad esempio, Eugenio Montale, Alberto Moravia, Ennio Flaiano e Pier Paolo Pasolini. Bene ebbe poi modo di collaborare, tra gli altri, con Pierre Klossowski e Gilles Deleuze, i quali scrissero alcuni saggi sul modo di fare teatro dell\'artista italiano. La lotta di Bene si rivolge contro il naturalismo e la drammaturgia borghese, contro le classiche visioni del teatro. Rivendica l\'arte attoriale innalzando l\'attore da mera maestranza (cos\xc3\xac definita da Silvio D\'Amico) ad artista-personificazione assoluta del complesso teatrale. Il testo, poich\xc3\xa9 nato dalla penna di uno scrittore spesso avulso dal problema del linguaggio scenico, non pu\xc3\xb2 essere interpretato: esso deve necessariamente essere ricreato dall\'attore.\nCarmelo Bene \xc3\xa8 contro il teatro di testo, per un teatro da lui definito "scrittura di scena", un teatro del dire e non del detto. Fare "teatro del gi\xc3\xa0 detto" sarebbe un ripetere a memoria le parole di altri senza creativit\xc3\xa0, quello che Artaud definiva un "teatro di invertiti, droghieri, imbecilli, finocchi: in una parola di Occidentali". \xc3\x88 l\'attore, con la scrittura di scena, a fare teatro hic et nunc. Il testo viene considerato come "spazzatura", perch\xc3\xa9 lo spettacolo va visto nella sua totalit\xc3\xa0. Il testo ha il medesimo valore di altri elementi come le luci, le musiche, le quinte. Il teatro di testo, di immedesimazione, viene definito da Bene come un teatro cabarettistico. Gli attori che si calano in dei ruoli, che interpretano, sono per lui degli intrattenitori, degli imbonitori, dei "trovarobe". Nel suo teatro, l\'attore \xc3\xa8 l\'Artefice. Il testo non viene pi\xc3\xb9 messo in risalto come nel teatro di testo, viene anzi martoriato, continuando un discorso iniziato da Artaud, che gi\xc3\xa0 aveva iniziato la distruzione del linguaggio, ma che per Bene fall\xc3\xac sulle scene, perch\xc3\xa9 cadde nella interpretazione.\nBene distrugge l\'Io sulla scena, l\'immedesimazione in un ruolo, a favore di un teatro del soggetto-attore. Bene \xc3\xa8 stato definito Attore Artifex, cio\xc3\xa8 attore artefice di tutto, e lui stesso preferiva definirsi, con un neologismo, una "macchina attoriale": autore, regista, attore, scenografo, costumista. Buona parte delle opere letterarie di Carmelo Bene le possiamo trovare raccolte in un volume unico, dal titolo Opere, con l\'Autografia di un ritratto, nella collana dei Classici Bompiani. Inoltre La Fondazione Immemoriale di Carmelo Bene si preoccupa della "conservazione, divulgazione e promozione nazionale ed estera dell\'opera totale di Carmelo Bene, concertistica, cinematografica, televisiva, teatrale, letteraria, poetica, teorica, ..."\n\n'
'La storia della letteratura italiana inizia nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si inizi\xc3\xb2 a scrivere in italiano con finalit\xc3\xa0 letterarie. Il Ritmo laurenziano \xc3\xa8 la prima testimonianza di una letteratura in lingua italiana.\nGli storici della letteratura individuano l\'inizio della tradizione letteraria in lingua italiana nella prima met\xc3\xa0 del XIII secolo con la scuola siciliana di Federico II di Svevia, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, anche se il primo documento letterario di cui sia noto l\'autore \xc3\xa8 considerato il Cantico delle creature di Francesco d\'Assisi. In Sicilia, a partire dal terzo decennio del XIII secolo, sotto il patrocinio di Federico II si era venuto a formare un ambiente di intensa attivit\xc3\xa0 culturale. Queste condizioni crearono i presupposti per il primo tentativo organizzato di una produzione poetica in volgare romanzo, il siciliano, che va sotto il nome di "scuola siciliana" (cos\xc3\xac definita da Dante nel suo \xe2\x80\x9cDe vulgari Eloquentia\xe2\x80\x9d). Tale produzione usc\xc3\xac poi dai confini siciliani per giungere ai comuni toscani e a Bologna e qui i componimenti presero ad essere tradotti e la diffusione del messaggio poetico divenne per molto tempo il dovere di una sempre pi\xc3\xb9 nota autorit\xc3\xa0 comunale.\nQuando la Sicilia pass\xc3\xb2 il testimone ai poeti toscani, coloro che scrivevano d\'amore vi associarono, seppure in maniera fresca e nuova, i contenuti filosofici e retorici assimilati nelle prime grandi universit\xc3\xa0, prima di tutto quella di Bologna. I primi poeti italiani provenivano dunque da un alto livello sociale e furono soprattutto notai e dottori in legge che arricchirono il nuovo volgare dell\'eleganza del periodare latino che conoscevano molto bene attraverso lo studio di grandi poeti latini come Ovidio, Virgilio, Lucano. Ci\xc3\xb2 che infatti ci permette di parlare di una letteratura italiana \xc3\xa8 la lingua, e la consapevolezza nella popolazione italiana di parlare una lingua che pur nata verso il X secolo si emancipa completamente dalla promiscuit\xc3\xa0 col latino solo nel XIII secolo.\n\n'
'Lucio Gregoretti (Roma, 14 maggio 1961) \xc3\xa8 un compositore italiano.\nHa composto opere di teatro musicale, musica sinfonica e da camera, musica elettroacustica e applicata al cinema e al teatro.\n\n'