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Pubblicazione: Trento : Erickson, 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Carlo Burattini (Ancona, 4 marzo 1827 \xe2\x80\x93 Camerano, 23 luglio 1870) \xc3\xa8 stato un patriota e marittimo italiano.\nDivenuto presto capitano della marina mercantile, abbandon\xc3\xb2 la navigazione per arruolarsi nei Cacciatori delle Alpi, prendendo parte con valore alla Seconda guerra di indipendenza.\nNel 1860 svolse importante opera nei preparativi alla Spedizione dei Mille, incaricato da Augusto Elia di recarsi a Livorno per arruolare volontari marinai per condurre le navi in Sicilia. Augusto Elia cita che il Burattini era chiamato dai compagni anconitani anche con il soprannome Sbavacchia.\nNella notte della partenza della Spedizione da Genova prese possesso del Lombardo con Augusto Elia, Menotti Garibaldi ed altri volontari, rimanendo a bordo come ufficiale agli ordini del comandante Nino Bixio.\nDurante lo Sbarco di Marsala raccolse con ogni mezzo le barche per consentire lo sbarco dei volontari dai piroscafi.\nSi distinse combattendo con valore a Calatafimi, Palermo, Milazzo e sul Volturno. Nonostante una precedente ferita all'inguine e non in forze, condusse una pericolosa ricognizione degli avamposti borbonici, ricevendo la lode di Bixio e successivamente la medaglia d'argento al valore.\nFu con Garibaldi nel 1862 in Aspromonte e, dopo l'esito negativo di quella spedizione, rimase sotto sorveglianza della polizia perch\xc3\xa9 ritenuto in possesso di documenti importanti, che per\xc3\xb2 erano gi\xc3\xa0 stati trasferiti altrove.\nNonostante la perdita del figlio, avvenuta nel 1865, prese parte alla Terza guerra di indipendenza sul Lago di Garda con Elia e Alberto Mario.\nNel 1903 la Societ\xc3\xa0 di mutuo soccorso tra i garibaldini fece trasferire i suoi resti mortali presso il cimitero comunale di Ancona.\n\n"