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'La tranvia Pisa-Pontedera/Calci, inaugurata nel 1884 (la diramazione per Calci risaliva al 1887), rappresent\xc3\xb2 per decenni il principale strumento di collegamento e sviluppo economico della piana pisana.\nTale impianto, che ospit\xc3\xb2 veicoli ferrotranviari di tipo eterogeneo e si avvaleva di interessanti impianti di interscambio per le merci, fu dismesso negli anni cinquanta del ventesimo secolo.\n\n'
'Collesalvetti (gi\xc3\xa0 Colle Salvetti) \xc3\xa8 un comune italiano di 16 597 abitanti che si estende per 109 km\xc2\xb2 nella provincia di Livorno.\nIl toponimo \xc3\xa8 attestato per la prima volta nel 1272 come Collis Salvecti ("colle di Salvetto") in un contratto di vendita di terreni, rogato da tale "notaro Salvetto, figlio di Borgo, in Villa di Colle", proprietario del Colle.\nA differenza di quasi tutti gli altri comuni livornesi, non \xc3\xa8 situato sulla costa del mar Ligure, ma nell\'entroterra a sud della piana pisana.\nIl territorio di Collesalvetti \xc3\xa8 prevalentemente pianeggiante e l\'agricoltura \xc3\xa8 piuttosto sviluppata. Grossi insediamenti manifatturieri e industriali sono siti nell\'area di Stagno e nella piana di Guasticce; notevole importanza assume la presenza dell\'Interporto "A. Vespucci", dell\'Autoparco "Il Faldo", il pi\xc3\xb9 grande deposito di auto d\'Europa, e della raffineria Eni tra Stagno e Livorno (un tempo nota come Stanic).\nOltre al capoluogo Collesalvetti, in origine sede di una fattoria medicea (tuttora esistente), le frazioni pi\xc3\xb9 importanti sono Stagno, situato a ridosso di Livorno, a carattere prevalentemente industriale e artigianale, e Vicarello, attiguo a Collesalvetti, di forti tradizioni contadine.\nNegli altri centri minori \xc3\xa8 prevalente il carattere agricolo, con una crescente propensione all\'agriturismo, ad eccezione di Guasticce, che unisce la vocazione agrituristica al notevole sviluppo industriale dell\'area ex-CMF e dell\'Interporto Toscano "A. Vespucci".'
"Le mura di Pisa erano la cinta muraria della citt\xc3\xa0 di Pisa e sono il pi\xc3\xb9 antico esempio in Italia di mura cittadine quasi completamente conservate.\nSono accertate almeno tre cerchie murarie, una romana, una altomedioevale e l'ultima a noi pervenuta, quella costruita al tempo della Repubblica di Pisa. In gran parte ancora presenti, circondano il centro storico della citt\xc3\xa0 e sono parzialmente visitabili in quota.\n\n"