Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : Polistampa, \2001!
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, ENG, Paese: IT
'La storia della pittura \xc3\xa8 una branca della storia dell\'arte che si occupa di dipinti e, pi\xc3\xb9 in generale, di opere d\'arte bidimensionali realizzate con tecniche legate al disegno e alla stesura di colori.\nDalla preistoria fino al mondo contemporaneo, ha rappresentato una continua tradizione tra le pi\xc3\xb9 diffuse e significative nell\'ambito delle arti figurative, che abbraccia un po\' tutte le culture e i continenti. Fino al XX secolo, in Europa e nei paesi da essa influenzati, la rappresentazione pittorica ha avuto principalmente soggetti "figurati", cio\xc3\xa8 rappresentanti caratteristiche e attivit\xc3\xa0 umane, tutt\'al pi\xc3\xb9 temi religiosi, simbolici e trascendenti, mentre nel XX secolo si sono sviluppati approcci pi\xc3\xb9 astratti e concettuali, con la sperimentazione di nuove tecniche in ricerca di nuovi orizzonti.\nLo sviluppo della pittura orientale ha avuto un corso proprio, parallelo a quello occidentale, non senza per\xc3\xb2 punti di contatto, soprattutto a partire dell\'evo moderno. L\'arte africana, islamica, indiana, cinese, e giapponese hanno avuto tutte influenze significative sull\'arte occidentale e viceversa.\n\n'
'La Toscana (AFI: /tos\xcb\x88kana/) \xc3\xa8 una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell\'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l\'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l\'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale \xc3\xa8 Firenze, la citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 popolosa (382 000 abitanti), nonch\xc3\xa9 principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre citt\xc3\xa0 capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell\'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell\'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda.\nIl nome \xc3\xa8 antichissimo e deriva dall\'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell\'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 \xc3\xa8 stata un\'entit\xc3\xa0 indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d\'Italia e successivamente della Repubblica Italiana.\nIn epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.'
'La pagina illustra la storia della pittura in Abruzzo, dalle origini ad oggi.\n\n'
"La scuola senese di pittura fior\xc3\xac in Italia tra il XIII ed il XV secolo e riusc\xc3\xac a competere con Firenze, nonostante fosse pi\xc3\xb9 conservativa e si focalizzasse maggiormente sulla bellezza decorativa e l'eleganza dell'ultimo periodo dell'arte gotica.\nTra i suoi rappresentanti pi\xc3\xb9 importanti troviamo Duccio di Buoninsegna, le cui opere mostrano una certa influenza bizantina, il suo apprendista Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Domenico e Taddeo di Bartolo, Stefano di Giovanni (il Sassetta) e Matteo di Giovanni.\nNel XVI secolo ne fecero parte i manieristi Domenico di Pace Beccafumi e Giovanni Antonio Bazzi (il Sodoma)."
"Con scuola bolognese di pittura si intende quel complesso insieme di pittori \xe2\x80\x93 accomunati dal luogo di origine o di intensa attivit\xc3\xa0 nella citt\xc3\xa0 di Bologna \xe2\x80\x93, attivo continuativamente, con vicende e fortune molto diverse, dal XIV al XX secolo. Il nucleo di opere pi\xc3\xb9 significativo di tale scuola, \xc3\xa8 conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna. \nLo storico dell'arte Roberto Longhi \xc3\xa8 stato tra i primi studiosi ad aver operato, in epoca contemporanea, la sistematica riscoperta di una rilevante ed autonoma tradizione locale sin dal Trecento: nella sua celebre prolusione del 1934 in occasione dell'apertura dell'anno accademico dell'Universit\xc3\xa0 di Bologna, presso la quale era docente, delineava il cammino, caratterizzato da un filo comune, della pittura bolognese, partendo dalle opere dei primi maestri trecenteschi come Vitale da Bologna e Simone dei Crocefissi, per arrivare sino alla pittura di Giorgio Morandi, dal Longhi stesso considerato il pi\xc3\xb9 grande pittore figurativo del XX secolo. \nIl periodo di maggiore fioritura e rilevanza a livello internazionale, \xc3\xa8 generalmente considerato quello tra il XVI e il XVII secolo, periodo dell'attivit\xc3\xa0 dei Carracci e dei loro allievi e discepoli, concentrata, soprattutto, tra Bologna e Roma. \nCome il Vasari per la pittura toscana, anche Bologna pu\xc3\xb2 vantare un illustre storico e biografo locale: il conte Carlo Cesare Malvasia, autore dell'opera Felsina pittrice, pubblicata a Bologna nel 1678.\n\n"