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'Palazzo Vecchio si trova in piazza della Signoria a Firenze ed \xc3\xa8 la sede del Comune. Rappresenta la migliore sintesi dell\'architettura civile trecentesca cittadina ed \xc3\xa8 uno dei palazzi civici pi\xc3\xb9 conosciuti nel mondo.\nChiamato in origine "Palazzo dei Priori", e poi successivamente venne identificato nel XV secolo come "Palazzo della Signoria", dal nome dell\'organismo principale della Repubblica di Firenze; nel 1540 divenne Palazzo Ducale, quando il duca Cosimo I de\' Medici ne fece la sua residenza; infine il nome Vecchio lo assunse dopo il 1565 quando la corte del Duca Cosimo si spost\xc3\xb2 nel "nuovo" Palazzo Pitti.\nNon sono presenti porte o aperture per la sicurezza di chi amministrava il potere. Ci si poteva accedere solamente dal cortile\nDal 1865 al 1871 fu sede del Parlamento del Regno d\'Italia, mentre oggi ospita il Sindaco di Firenze e vari uffici comunali. Vi si trova inoltre un museo, che permette di visitare le magnifiche sale dove lavorarono, fra gli altri, Agnolo Bronzino, Ghirlandaio, Giorgio Vasari, e dove sono esposte opere di Michelangelo Buonarroti, Donatello, Verrocchio.\nL\'edificio si \xc3\xa8 gradualmente ingrandito verso est, arrivando ad occupare un isolato intero e allungando l\'iniziale parallelepipedo trecentesco fino a quadruplicarne le dimensioni, con una pianta che ricorda un trapezio del quale la facciata \xc3\xa8 solo il lato pi\xc3\xb9 corto. Sulla facciata principale a bugnato, la Torre di Arnolfo \xc3\xa8 uno degli emblemi della citt\xc3\xa0.'
"Cennino di Andrea Cennini (Colle di Val d'Elsa, 1370 \xe2\x80\x93 Firenze, 1427) \xc3\xa8 stato un pittore italiano, noto soprattutto per aver scritto in volgare all'inizio del XV secolo un trattato sulla pittura, il Libro dell'arte.\n\n"
"La tavola con San Michele Arcangelo e storie della sua leggenda \xc3\xa8 attribuita al pittore Coppo di Marcovaldo ed \xc3\xa8 databile agli anni che vanno dal 1250 al 1260 circa.\n\xc3\x88 una delle opere di spicco della collezione permanente del Museo di San Casciano di San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze, nonch\xc3\xa9 una delle pietre miliari della pittura fiorentina del Duecento prima dell'avvento di Cimabue.\n\n"
"Il Libro dell'Arte di Cennino Cennini \xc3\xa8 tra i pi\xc3\xb9 importanti trattati sulla pittura nell'arte italiana e uno tra i principali per l'arte europea. \xc3\x88 il primo in lingua volgare (un linguaggio misto tra toscano e veneto).\nFu scritto dal pittore fiorentino Cennino Cennini, collaboratore di Agnolo Gaddi, della seconda generazione dopo Giotto nei primi anni del Quattrocento, quando l'autore fiorentino si trovava a Padova al servizio dei Carraresi (vi si trovava almeno dal 1398).\n\n"
'Maestro della Croce 432 (Pisa, XII secolo \xe2\x80\x93 XIII secolo) \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\n\n'