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Pubblicazione: Firenze : Polistampa, 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La Sicilia (AFI: /si\xcb\x88\xca\xa7ilja/; Sicilia in siciliano, S\xc9\x99c\xc9\x99lia in galloitalico di Sicilia, Si\xc3\xa7illja in arb\xc3\xabresh, \xce\xa3\xce\xb9\xce\xba\xce\xb5\xce\xbb\xce\xaf\xce\xb1 in neogreco), ufficialmente denominata Regione siciliana (e non Regione Sicilia come viene talvolta impropriamente menzionata), \xc3\xa8 una regione autonoma a statuto speciale di 4 851 833 abitanti, con capoluogo Palermo.\nIl territorio della regione \xc3\xa8 costituito quasi interamente dall\'isola omonima, la pi\xc3\xb9 grande isola dell\'Italia e del Mediterraneo, nonch\xc3\xa9 la 45\xc2\xaa isola pi\xc3\xb9 estesa nel mondo, bagnata a nord dal Mar Tirreno, a ovest dal Canale di Sicilia, a sud-ovest dal Mar di Sicilia, a sud-est dal canale di Malta, a est dal Mar Ionio e a nord-est dallo stretto di Messina che la separa dalla Calabria, con la parte rimanente che \xc3\xa8 costituita dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie e dalle isole di Ustica e Pantelleria. \xc3\x88 la regione pi\xc3\xb9 estesa d\'Italia, la quarta per popolazione (dopo Lombardia, Lazio e Campania), e il suo territorio \xc3\xa8 ripartito in 390 comuni a loro volta costituiti in tre citt\xc3\xa0 metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei liberi Consorzi comunali.\nLe pi\xc3\xb9 antiche tracce umane nell\'isola risalgono al 20.000 a.C. circa. In era preistorica fiorirono le culture dette di Stentinello, di Castelluccio, di Thapsos, e da qualche decennio \xc3\xa8 stata indiziata anche una "cultura" dei dolmen. Popoli provenienti dal Medioriente e da ogni parte d\'Europa vi s\'insediarono nei vari millenni, stratificandosi e fondendosi coi popoli autoctoni. Si ricordino i Sicani che in parte possono essere definiti come i discendenti dei primi abitatori dell\'isola, i Siculi e gli Elimi.\nL\'VIII secolo a.C. vide la Sicilia colonizzata dai Fenici e soprattutto dai Greci, nei successivi 600 anni si verific\xc3\xb2 l\'ascesa della grande potenza di Siracusa che con i Tiranni Gerone I e Dionisio I unific\xc3\xb2 sotto il proprio controllo, in una sorta di monarchia, tutta la Sicilia posta ad est del fiume Salso, inclusi pure molti centri abitati dai Siculi. Il successivo regno siceliota agatocleo, nel periodo della sua massima espansione, aveva come confine occidentale il Fiume Platani, estendendosi sulla parte orientale della Sicilia; su Gela, su Akragas e sul suo circondario; su Selinunte; sui territori dei Siculi e dei Sicani (stanziati nell\'interno), su Reghion, Locri e sull\'estremit\xc3\xa0 meridionale della Calabria. Solo l\'estremit\xc3\xa0 occidentale della Sicilia rimaneva in mano ai Cartaginesi che controllavano le citt\xc3\xa0 di Lilibeo, Drepanon e Panormo, e agli Elimi, loro alleati.\nDurante questa lunga fase storica la Sicilia fu campo di battaglia delle guerre greco-puniche e poi delle romano-puniche. L\'isola fu poi assoggettata dai Romani e divenne parte dell\'impero fino alla sua caduta nel V secolo d.C..\nFu quindi terra di conquista e, durante l\'Alto Medioevo, conquistata da Vandali, dagli Ostrogoti, dai Bizantini, dagli Arabi, che ne ripristinarono dopo secoli l\'indipendenza, istituendo l\'Emirato di Sicilia, e dai Normanni con questi ultimi che fondarono il Regno di Sicilia, che dur\xc3\xb2 dal 1130 al 1816; dopo la breve parentesi degli Angioini, con la rivolta del vespro, nel 1282, torn\xc3\xb2 indipendente sotto la denominazione di Regno di Trinacria. L\'isola poi divenne un vicereame di Spagna, pass\xc3\xb2 brevemente ai Savoia e all\'Austria e, infine, nel XVIII secolo, ai Borbone, sotto i quali, unito il regno di Sicilia al regno di Napoli, sorse nel 1816 il Regno delle Due Sicilie. La Sicilia fu unita allo Stato italiano nel 1860 con un plebiscito, in seguito alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi durante il Risorgimento. A partire dal 1946 la Sicilia \xc3\xa8 divenuta regione autonoma e dal 1947 ha nuovamente un proprio parlamento, l\'Assemblea regionale siciliana o ARS, istituita ancor prima della nascita della Repubblica italiana.'
"Per pittura napoletana si intende quell'attivit\xc3\xa0 creativa pittorica che abbraccia un arco di tempo che va dal XVII alla prima met\xc3\xa0 del XX secolo e che ha interessato la citt\xc3\xa0 di Napoli influenzando poi tutto il meridione.\nTra le principali citt\xc3\xa0 d'arte europee, Napoli pu\xc3\xb2 vantare una lunga tradizione artistica sebbene non si sia potuta riscontrare una vera e propria scuola pittorica continuativa nei secoli e nota sul piano europeo.\nTuttavia importanti e numerose correnti artistiche si sono affermate nel corso dei secoli nella citt\xc3\xa0 partenopea grazie al suo cosmopolitismo, che l'ha portata a contatto prima con la pittura senese e poi a quella emiliana, alla presenza di sovrani illuminati come Roberto d'Angi\xc3\xb2 e Carlo di Borbone e grazie anche al passaggio in citt\xc3\xa0 di Caravaggio, il cui arrivo, avvenuto nel XVII secolo, fu determinante per la nascita della pittura napoletana strettamente intesa con la conseguente fioritura in citt\xc3\xa0 di un cospicuo numero di seguaci che contribuirono considerevolmente alla nascita della corrente del caravaggismo.\nNel corso del XIX secolo la pittura napoletana assunse una maggiore consapevolezza individuale grazie all'Accademia di Belle Arti che form\xc3\xb2 un importante numero di artisti, dei quali, una parte di questi, costitu\xc3\xac la cosiddetta scuola di Posillipo, all'avanguardia nella pittura di paesaggio.\n\n"
"Il manierismo \xc3\xa8 una corrente artistica, prima italiana e poi europea, del XVI secolo. La definizione di manierismo ha subito varie oscillazioni nella storiografia artistica, arrivando, da un lato, a comprendere tutti i fenomeni artistici dal 1520 circa fino all'avvento dell'arte controriformata e del barocco, mentre nelle posizioni pi\xc3\xb9 recenti si tende a circoscriverne l'ambito, facendone un aspetto delle numerose tendenze che animarono la scena artistica europea in poco meno di un secolo.\n\n"
'Antonello da Messina, soprannome di Antonio di Giovanni de Antonio (Messina, 1430 \xe2\x80\x93 Messina, febbraio 1479), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\nFu il principale pittore siciliano del Quattrocento, primo nel difficile equilibrio di fondere la luce, l\'atmosfera e l\'attenzione al dettaglio della pittura fiamminga con la monumentalit\xc3\xa0 e la spazialit\xc3\xa0 razionale della scuola italiana. I suoi ritratti sono celebri per vitalit\xc3\xa0 e profondit\xc3\xa0 psicologica.\nDurante la sua carriera dimostr\xc3\xb2 una costante capacit\xc3\xa0 dinamica di recepire i molteplici stimoli artistici delle citt\xc3\xa0 che visitava, offrendo ogni volta importanti contributi autonomi, che spesso andavano ad arricchire le scuole locali. Soprattutto a Venezia rivoluzion\xc3\xb2 la pittura locale, facendo ammirare i suoi traguardi - ripresi poi dai grandi maestri lagunari - apripista dunque per quella "pittura tonale" dolce e umana che caratterizz\xc3\xb2 il Rinascimento veneto.'