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Pubblicazione: Firenze : Polistampa, 1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"Badia Prataglia \xc3\xa8 una frazione di Poppi (AR) e riserva naturale inserita all'interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.\n\n"
"San Paolo in Alpe \xc3\xa8 un antico abitato d'altura nel territorio di Santa Sofia, in provincia di Forl\xc3\xac-Cesena, posto su un altopiano a circa 1030 m s.l.m. all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.\n\n"
'La Toscana (AFI: /tos\xcb\x88kana/) \xc3\xa8 una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell\'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l\'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l\'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale \xc3\xa8 Firenze, la citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 popolosa (382 000 abitanti), nonch\xc3\xa9 principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre citt\xc3\xa0 capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell\'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell\'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda.\nIl nome \xc3\xa8 antichissimo e deriva dall\'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell\'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 \xc3\xa8 stata un\'entit\xc3\xa0 indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d\'Italia e successivamente della Repubblica Italiana.\nIn epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.'
'Il fiore a sei petali (detto anche: rosa dei pastori, rosa carolingia, rosa celtica, stella-fiore, stella rosetta, fiore delle Alpi, stella delle Alpi, sole delle Alpi), \xc3\xa8 una figura geometrica avente simmetria esagonale.\nIl nome "Fiore della vita" del motivo geometrico in cui si possono inscrivere alcuni fiori a sei petali \xc3\xa8 moderno, diffuso da pubblicazioni del movimento New Age e comunemente attribuito a Drunvalo Melchizedek che inizi\xc3\xb2 a usarlo nei seminari che anticiparono la pubblicazione del suo libro The Ancient Secret of the Flower of Life (1999), ma \xc3\xa8 un errore pensare che tutti i fiori a sei petali siano uguali. Alcuni come quelli del pavimento a mosaico della Domus dell\'Ortaglia hanno un cerchio interno, a cui sono attaccati i sei petali, che li rendono diversi da altri fiori a sei petali che possono invece essere inscritti in una griglia di cerchi sovrapposti. Inoltre, anche se alcuni fiori a sei petali possono essere inscritti nel "Fiore della vita", esistono nei reperti archeologici romani e preromani fiori con numeri differenti di petali come quelli a otto petali del mosaico con fascia a girali di Libarna che lasciano chiaramente intendere che la griglia di cerchi sovrapposti modernamente chiamata "Fiore della vita" non \xc3\xa8 l\'origine prima di queste decorazioni.\nNella decorazione architettonica e plastica \xc3\xa8 nota la presenza di questa figura simbolica in molte parti del mondo, e in area Italica sin dall\'VIII secolo a.C.; successivamente ha avuto larga diffusione dal Medioevo fino ai giorni nostri.\n\n'