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"Piombino (AFI: /[pjom\xcb\x88bino]/) \xc3\xa8 un comune italiano di 33 348 abitanti della provincia di Livorno in Toscana.\nCentro principale della val di Cornia e principale polo dell'industria siderurgica in Toscana, \xc3\xa8 il secondo porto della Toscana dopo quello di Livorno.\nLa citt\xc3\xa0 conserva numerose testimonianze del suo glorioso passato, dalle origini etrusche al Principato di Piombino di cui era la capitale; la sua lunga storia \xc3\xa8 sintetizzabile nei monumenti architettonici e nelle opere d'arte che si conservano nel centro storico, al cui splendore contribuirono anche Leonardo da Vinci e Andrea Guardi."
"La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre citt\xc3\xa0 toscane, \xc3\xa8 sicuramente tra le pi\xc3\xb9 originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che \xc3\xa8 comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si \xc3\xa8 poi sviluppata la citt\xc3\xa0 sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana.\nTramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella pi\xc3\xb9 importante citt\xc3\xa0 italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i pi\xc3\xb9 trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di citt\xc3\xa0 cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la citt\xc3\xa0 accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno."
'Le fortificazioni della citt\xc3\xa0 di Pechino (cinese: \xe5\x8c\x97\xe4\xba\xac\xe5\x9f\x8eS, B\xc4\x9bij\xc4\xabngch\xc3\xa9ngP) erano il complesso sistema di mura, porte, torri, chiuse e fossati che proteggevano la capitale dell\'impero cinese. Furono costruite tra l\'inizio del XV secolo (circa 1419) e il 1553.\nLe mura interne della citt\xc3\xa0 erano lunghe 24 km e alte 15 m, con uno spessore di 20 m al livello del suolo e 12 m nella parte superiore, ed un totale di nove porte. Rimasero in piedi per quasi 530 anni ma nel 1965 furono rimosse per consentire la costruzione della Seconda Tangenziale di Pechino e della Linea 2 della Metropolitana di Pechino. Esiste ancora oggi una parte del muro originale a sud della stazione ferroviaria di Pechino, nella parte sud-est della citt\xc3\xa0. Le mura esterne avevano invece un perimetro di circa 28 km ed un totale di sette porte. Furono smantellate a partire dagli anni \'50 per decongestionare il traffico cittadino e permettere la crescita infrastrutturale di Pechino. Nel suo insieme, la cinta muraria (interna ed esterna) disegnava una forma "\xe5\x87\xb8" con perimetro di quasi 60 km. \nPechino fu la capitale dell\'impero cinese per la maggior parte delle ultime tre dinastie imperiali cinesi (Yuan, Ming e Qing). Era inoltre stata anche capitale secondaria di due dinastie settentrionali (Liao e Jin) e pertanto viene spesso considerata capitale imperiale sotto cinque dinastie. Importantissimo centro di potere politico, Pechino vantava di conseguenza un sistema di fortificazioni di prim\'ordine, costituito dalla Citt\xc3\xa0 Proibita, dalla Citt\xc3\xa0 imperiale, dalla Citt\xc3\xa0 Interna e dalla Citt\xc3\xa0 Esterna. Le fortificazioni includevano: porte-torri, porte-fortificate, androni, torri d\'osservazione e torri d\'avvistamento, torrioni angolari, barbacani (in forma di torre, cancello e/o corpo di fabbrica), chiuse (anche in forma di torre) e un sistema di fossati. Si trattava del sistema di difesa pi\xc3\xb9 esteso realizzato nella storia della Cina . \nDopo il crollo della dinastia Qing nel 1911, le fortificazioni di Pechino furono gradualmente smantellate. La Citt\xc3\xa0 Proibita \xc3\xa8 rimasta in gran parte intatta, diventando il Museo del Palazzo. Alcune fortificazioni rimangono intatte, tra cui Porta Tiananmen, la porta-torre e la torre di guardia di Zhengyangmen, la torre di guardia di Deshengmen, la torre di guardia angolare sud-orientale e una sezione delle mura interne della citt\xc3\xa0 vicino a Chongwenmen. Gli ultimi due componenti formano ora il "Parco delle reliquie delle mura cittadine dei Ming". Nulla della Citt\xc3\xa0 Esterna rimane intatto, mentre la Porta Yongdingmen (antico accesso alla Citt\xc3\xa0 Esterna) \xc3\xa8 stata ricostruita nel 2004. \n\n'