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Pubblicazione: Firenze : Le lettere, [2007]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il cinema muto \xc3\xa8 il periodo cinematografico riconducibile al periodo antecedente l\'avvento del sonoro, vale a dire dal 1895 fino al 1927, anno in cui venne distribuito il primo film sonoro, Il cantante di jazz. Il completo e definitivo passaggio al sonoro, tuttavia, non avvenne prima del 1930.\nIn realt\xc3\xa0 i film non erano del tutto "muti", quantomeno la fruizione: era infatti costume, dal grande teatro di citt\xc3\xa0 a quello di periferia, accompagnare le proiezioni con musica dal vivo, che fungeva da colonna sonora, eseguita solitamente da un pianista o organista, o addirittura da un\'orchestra per i teatri che se lo potevano permettere.\nIl teatro fu il luogo deputato alla proiezione del film muto, non necessitando altro che un semplice schermo piuttosto che di apparecchiature tecnologiche. Era usanza accompagnare la proiezione con spiegazioni chiarificatrici delle scene proiettate, lettura delle didascalie da parte di un commentatore, aggiungere commenti scritti. Fu per\xc3\xb2 subito evidente quanto la musica fosse la componente essenziale dell\'immagine, rafforzandone, anticipandone, predisponendo emozionalmente lo spettatore alla scena proiettata.\nIl primo film (muto) della storia del cinema \xc3\xa8 variamente considerato Roundhay Garden Scene del 1888, ma gli inventori del cinema, ovvero della macchina da presa e del proiettore cinematografico, sono considerati Auguste e Louis Lumi\xc3\xa8re, che brevettarono il loro strumento il 13 febbraio 1895; la prima pellicola venne da loro girata il 19 marzo 1895; il film era L\'uscita dalle officine Lumi\xc3\xa8re (La sortie des usines Lumi\xc3\xa8re).\nIl film Don Giovanni e Lucrezia Borgia di Alan Crosland del 1926 fu il primo film con la colonna sonora e quindi non aveva bisogno di un pianista, un organista o un\'orchestra per accompagnare la proiezione del film.\nIl film Il cantante di jazz di Alan Crosland con Al Jolson del 1927, primo film sonoro, viene considerato il film che pone fine al cinema muto; in realt\xc3\xa0, alcuni attori recitarono film muti ancora per qualche anno e anche Charlie Chaplin, strenuo difensore del cinema muto, recit\xc3\xb2 il suo primo film sonoro solo nel 1940 con Il grande dittatore.\n\n'
"L'AFI's 100 Years... 100 Stars \xc3\xa8 una lista che fa parte delle AFI 100 Years... series, stilate annualmente dall'American Film Institute dal 1998, che comprende le cinquanta pi\xc3\xb9 grandi star del cinema statunitense.\n\xc3\x88 stata resa pubblica il 16 giugno 1999 in uno speciale televisivo della CBS, nel corso del quale 50 star contemporanee hanno presentato i 50 nominativi della lista.Per la selezione dei 500 candidati \xc3\xa8 stato adottato un criterio cronologico: il debutto sullo schermo cinematografico non doveva essere successivo al 1950 o, nell'eventualit\xc3\xa0 lo fosse, la carriera dell'attore doveva essere conclusa in modo definitivo, per il suo decesso. Perci\xc3\xb2 figurano in lista James Dean, Grace Kelly e Audrey Hepburn, che hanno debuttato dopo quella data, ma sono morti rispettivamente nel 1955, nel 1982 e nel 1993. Se il debutto della celebrit\xc3\xa0 risale esattamente al 1950, l'attore pu\xc3\xb2 comunque far parte della lista, infatti nella lista compaiono attori come Marlon Brando e Sophia Loren, i quali hanno debuttato proprio nel 1950.\n\n"
'Cabiria, sottotitolato Visione storica del terzo secolo a.C., \xc3\xa8 un film muto del 1914 diretto da Giovanni Pastrone. \xc3\x88 considerato il pi\xc3\xb9 grande kolossal e il pi\xc3\xb9 famoso film italiano del cinema muto. \xc3\x88 anche stato il primo film della storia ad essere proiettato alla Casa Bianca.'
"Alessandro Blasetti (Roma, 3 luglio 1900 \xe2\x80\x93 Roma, 1\xc2\xba febbraio 1987) \xc3\xa8 stato un regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico italiano, fra i pi\xc3\xb9 celebri e significativi del suo tempo, tanto da poter essere definito \xc2\xabpadre fondatore del moderno cinema italiano\xc2\xbb.\nViene considerato, insieme a Mario Camerini, il massimo regista italiano del cinema di propaganda fascista, del quale fu anche, in qualche caso, apologeta: Sole (1929), il suo film d'esordio, \xc3\xa8 un'epica esaltazione delle bonifiche del regime e piacque molto a Benito Mussolini; Vecchia guardia (1935) \xc3\xa8 un'apologia della marcia su Roma.\nNei cinque decenni della sua attivit\xc3\xa0, si \xc3\xa8 misurato con successo nei generi pi\xc3\xb9 diversi, dall'epopea storica alla commedia sentimentale, inventandone letteralmente di nuovi (il fantasy con La corona di ferro del 1941, il film a episodi con Altri tempi - Zibaldone n. 1 del 1952, il reportage-sexy con Europa di notte del 1958), ed \xc3\xa8 stato tra i primi registi cinematografici a cimentarsi con il mezzo televisivo.\n\xc3\x88 stato un grande innovatore, ha sperimentato per primo in Italia il sonoro (Resurrectio del 1930) e il colore (Caccia alla volpe nella campagna romana del 1938), ha forzato i limiti di quanto fosse lecito mostrare su grande schermo, proponendo le prime nudit\xc3\xa0 del cinema italiano (La corona di ferro del 1941 e La cena delle beffe del 1942), ha lanciato nuovi autori come Pietro Germi e la coppia divistica Sophia Loren-Marcello Mastroianni (Peccato che sia una canaglia del 1954), e rilanciato come attore brillante Vittorio De Sica (Altri tempi, 1951), dopo il suo successo neorealistico."
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"