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Pubblicazione: Lucca : Tra le righe libri, 2016
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'L\'esistenzialismo \xc3\xa8 una variegata e non omogenea corrente di pensiero che si \xc3\xa8 espressa in vari ambiti culturali e sociali umani, tra filosofia, letteratura, arti e costume, affermando, nell\'accezione pi\xc3\xb9 comune del termine, il valore intrinseco dell\'esistenza umana individuale e collettiva come nucleo o cardine di riflessione, in opposizione ad altre correnti e principi filosofici totalizzanti e assoluti.Nato tra il XVIII e il XIX secolo, trovando ampio sviluppo nel XX secolo, diffondendosi e affermandosi principalmente tra la fine degli anni venti e i cinquanta, esso insiste sul valore specifico dell\'individuo e sul suo carattere precario e finito, sull\'insensatezza, l\'assurdo, il vuoto che caratterizzano la condizione dell\'uomo moderno, oltre che sulla \xc2\xabsolitudine di fronte alla morte\xc2\xbb in un mondo che \xc3\xa8 diventato completamente estraneo oppure ostile. Esso nasce in opposizione all\'idealismo, al positivismo e al razionalismo, assumendo in alcuni rappresentanti un\'accentuazione religiosa, in altri un carattere umanistico e mondano, sia pessimista sia ottimista, collegandosi dunque in diversi aspetti all\'irrazionalismo e influenzando numerose altre filosofie parallele e successive.A seconda della definizione data al "movimento", un filosofo o un indirizzo filosofico pu\xc3\xb2 essere o meno considerato come espressione dell\'esistenzialismo. Questo spiega perch\xc3\xa9 alcuni dei filosofi che sono considerati tra i rappresentanti maggiori dell\'esistenzialismo (come Heidegger e Jaspers) ne abbiano rifiutato la qualifica, assunta invece come bandiera da altri, come Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir. In particolare \xc3\xa8 Sartre a rendere celebre il termine nel lessico filosofico e nell\'accezione popolare, con la sua conferenza L\'esistenzialismo \xc3\xa8 un umanismo.\n\n'
'Il termine Olocausto indica, a partire dalla seconda met\xc3\xa0 del XX secolo, il genocidio di cui furono responsabili le autorit\xc3\xa0 della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d\'Europa e, per estensione, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute "indesiderabili" o "inferiori" per motivi politici o razziali. Oltre agli ebrei, furono vittime dell\'Olocausto le popolazioni slave delle regioni occupate nell\'Europa orientale e nei Balcani, e quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali e portatori di handicap mentali o fisici. \nTra il 1933 e il 1945, furono circa 15-17 milioni le vittime dell\'Olocausto, di entrambi i sessi e di tutte le et\xc3\xa0 (senza riguardo per anziani e bambini), tra cui 5-6 milioni di ebrei.\nLa parola "Olocausto" deriva dal greco \xe1\xbd\x81\xce\xbb\xcf\x8c\xce\xba\xce\xb1\xcf\x85\xcf\x83\xcf\x84\xce\xbf\xcf\x82 (hol\xc3\xb2kaustos, "bruciato interamente"), a sua volta composta da \xe1\xbd\x85\xce\xbb\xce\xbf\xcf\x82 (h\xc3\xb2los, "tutto intero") e \xce\xba\xce\xb1\xce\xaf\xcf\x89 (k\xc3\xa0i\xc5\x8d, "brucio") ed era inizialmente utilizzata ad indicare la pi\xc3\xb9 retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo. L\'Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, \xc3\xa8 identificato pi\xc3\xb9 correttamente con il termine Shoah (in ebraico: \xd7\xa9\xd7\x95\xd7\x90\xd7\x94\xe2\x80\x8e?, lett. "catastrofe, distruzione") che ha trovato ragioni storico-politiche nel diffuso antisemitismo secolare.\nL\'eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d\'Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, prosegu\xc3\xac, estendendosi a tutta l\'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culmin\xc3\xb2 dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali, e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. L\'annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista. Tuttavia, l\'idea della "unicit\xc3\xa0 della Shoah" in quanto incommensurabile e non confrontabile con ogni altro evento \xc3\xa8 assai discussa tra gli storici.\n\n'