Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : [s.n.], 1937
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La seconda guerra civile in Libia \xc3\xa8 un conflitto armato scoppiato in Libia nel 2014 tra due coalizioni e due governi rivali: da una parte il governo internazionalmente riconosciuto, basato nella citt\xc3\xa0 orientale di Tobruch e sostenuto dalla Camera dei rappresentanti e dall'operazione Dignit\xc3\xa0 del generale Haftar; dall'altra parte il governo basato nella capitale Tripoli e sostenuto dal Nuovo Congresso Nazionale Generale e dalla coalizione di Alba Libica. Entrambe le coalizioni riunivano diversi gruppi armati debolmente alleati tra loro. Dopo ottobre 2014 una terza forza, i militanti affiliati allo Stato Islamico (ISIS), ha fatto ingresso nella guerra, prendendo il controllo prima della citt\xc3\xa0 di Derna e poi di Sirte. A partire da marzo 2016, un accordo di pace negoziato sotto l'egida dell'ONU ha portato all'insediamento a Tripoli di un nuovo Governo di Accordo Nazionale internazionalmente riconosciuto, che ha la lealt\xc3\xa0 delle autorit\xc3\xa0 e delle milizie dell'ovest del paese ma non ha ancora ottenuto l'appoggio della Camera dei rappresentanti di Tobruch e del generale Haftar.\nSin dalle prime fasi della guerra, l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti hanno sostenuto il generale Haftar, intervenendo anche con attacchi aerei contro Alba Libica e contro l'ISIS. Il Qatar e la Turchia hanno aiutato Alba Libica. Dal 2016, un crescente coinvolgimento delle potenze occidentali ha visto lo schieramento di forze speciali e bombardamenti statunitensi contro l'ISIS a Sirte. Con l'avvento del 2020 la Turchia ha inviato un vasto contingente di uomini e mezzi a supporto del Governo di accordo nazionale\n\n"
'La prima guerra civile in Libia ha avuto luogo tra il febbraio e l\'ottobre del 2011 e ha visto opposte le forze lealiste di Mu\'ammar Gheddafi e quelle dei rivoltosi, riunite nel Consiglio nazionale di transizione.\nIl paese, dopo aver vissuto una prima fase di insurrezione popolare (anche nota come rivoluzione del 17 febbraio), sull\'onda della cosiddetta primavera araba (e specialmente dei coevi eventi relativi: la rivoluzione tunisina del 2010-2011 e quella egiziana), ha conosciuto in poche settimane lo sbocco della rivolta in conflitto civile. La sommossa libica, in particolare, \xc3\xa8 stata innescata dal desiderio di rinnovamento politico contro il regime ultraquarantennale della "guida" della "Giamahiria" (in arabo \xc7\xa6am\xc4\x81h\xc4\xabriyya) Mu\xca\xbfammar Gheddafi, salito al potere il 1\xc2\xba settembre 1969 dopo un colpo di stato che condusse alla caduta della monarchia filo-occidentale del re Idris.\nDopo quasi un mese di scontro il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso, con la risoluzione 1973, di istituire una zona d\'interdizione al volo sulla Libia a protezione della popolazione civile, legittimando l\'intervento militare ad opera di diversi paesi avviato il 19 marzo 2011.\n\n'
'Con primavera araba (in arabo \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xb1\xd8\xa8\xd9\x8a\xd8\xb9 \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xb9\xd8\xb1\xd8\xa8\xd9\x8a al-Rab\xc4\xab\xca\xbf al-\xca\xbfArab\xc4\xab) si intende un termine di origine giornalistica, utilizzato per lo pi\xc3\xb9 dai media occidentali, per indicare una serie di proteste ed agitazioni cominciate tra la fine del 2010 e l\'inizio del 2011. Il primo uso specifico dell\'espressione Arab Spring (Primavera araba), per denotare appositamente questi eventi, viene attribuito al politologo Marc Lynch in un articolo della rivista americana Foreign Policy del 6 gennaio 2011. Il riferimento \xc3\xa8 sia alla "primavera dei popoli" del 1848, sia alla primavera di Praga del 1968, nella quale lo studente Jan Palach si diede fuoco. I paesi maggiormente coinvolti dalle sommosse furono L\'Egitto, la Siria, la Libia, la Tunisia, lo Yemen, l\'Algeria, l\'Iraq, il Bahrein, la Giordania e il Gibuti, mentre ci sono stati moti minori in Mauritania, in Arabia Saudita, in Oman, in Sudan, in Somalia, in Marocco e in Kuwait. Le vicende sono tuttora in corso nelle regioni del Medio Oriente, del vicino Oriente e del Nord Africa.\n\n'
"La storia degli ebrei in Libia (in arabo: \xd9\x8a\xd9\x87\xd9\x88\xd8\xaf \xd9\x84\xd9\x8a\xd8\xa8\xd9\x8a\xd8\xa7\xe2\x80\x8e; in ebraico: \xd7\x98\xd6\xb0\xd7\xa8\xd6\xb4\xd7\x99\xd7\xa4\xd6\xbc\xd7\x95\xd6\x97\xd7\x9c\xd6\xb4\xd7\x99\xd7\x98\xd6\xb5\xd7\x90\xd6\xb4\xd7\x99\xd7\x9d\xe2\x80\x8e?), una tra le comunit\xc3\xa0 ebraiche dei paesi del Maghreb, risale al III secolo a.C., ai tempi della colonizzazione greca della Cirenaica.\nLa conquista musulmana del Nordafrica port\xc3\xb2 la Cirenaica e la Tripolitania nell'area della civilt\xc3\xa0 arabo-islamica, lasciando un segno indelebile nell'identit\xc3\xa0 delle comunit\xc3\xa0 ebraiche locali, il cui status fu governato dallo statuto di dhimmi. Nel 1551, la costa libica fu conquistata dall'impero ottomano e la dinastia Karamanli, in gran parte autonoma, govern\xc3\xb2 il paese. Il rabbino Shimon Ibn Lavi, un discendente di ebrei espulsi dalla Spagna, fece rivivere spiritualmente la comunit\xc3\xa0 e stabil\xc3\xac molti dei costumi ancora seguiti oggi.\nLo stato degli ebrei miglior\xc3\xb2 nel 1835, quando il potere centrale ottomano riprese il controllo diretto della regione e gradualmente rimosse le misure discriminatorie che colpivano gli ebrei.\nLa conquista italiana della Libia nel 1911 ebbe una grande influenza sulla comunit\xc3\xa0, sia dal punto di vista culturale che economico, nonostante la sua brevit\xc3\xa0. La lingua italiana divenne una lingua di comunicazione tra gli ebrei e le attivit\xc3\xa0 commerciali prosperarono. Nel mese di gennaio 1912, Gaston Cherau, corrispondente di guerra che copriva il conflitto italo-ottomano, cattur\xc3\xb2 in uno scatto fotografico artigiani ebrei della medina. La situazione si deterior\xc3\xb2, tuttavia, alla fine degli anni '30 con l'orientamento antisemita del fascismo in Italia e la sua alleanza con il Terzo Reich.\nDopo la seconda guerra mondiale, il risveglio del nazionalismo arabo e gli sconvolgimenti del conflitto arabo-israeliano furono tra le cause che portarono alla decadenza di una presenza ebraica che si protraeva da diversi millenni. Un pogrom uccise oltre un centinaio di persone a Tripoli nel 1945, mentre il paese era sotto amministrazione britannica. Pi\xc3\xb9 di 32.000 ebrei emigrarono tra 1949 e 1951, in seguito alla fondazione dello Stato di Israele. Nel 1967, la guerra dei sei giorni rappresent\xc3\xb2 l'ultima campana per il resto della comunit\xc3\xa0 ebraica, la quale fu evacuata urgentemente in Italia. Quando il colonnello Gheddafi prese il potere nel 1969, vi erano meno di 600 ebrei rimasti in Libia. Il nuovo regime si impegn\xc3\xb2 non solo ad espellerli, ma anche a cancellare tutte le tracce della presenza ebraica, distruggendone i cimiteri e convertendo le sinagoghe in moschee.\nLa diaspora ebraico-libica \xc3\xa8 attualmente sparsa tra Israele e Italia, dove sta cercando di preservare la propria identit\xc3\xa0 comunitaria.\n\n"
"Il Sudan del Sud, \nanche Sud Sudan o Sudan Meridionale, ufficialmente Repubblica del Sudan del Sud o del Sud Sudan, \xc3\xa8 uno Stato senza sbocco sul mare nel centro-est dell'Africa, inserito nella subregione dell'Africa orientale delle Nazioni Unite. La sua capitale attuale \xc3\xa8 Giuba, che \xc3\xa8 anche la sua citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 grande, ma si prevede che la capitale, in futuro, sar\xc3\xa0 trasferita nella pi\xc3\xb9 centrale Ramciel. Il Sudan del Sud confina con l'Etiopia ad est, il Kenya a sud-est, l'Uganda a sud, la Repubblica Democratica del Congo a sud-ovest, la Repubblica Centrafricana a ovest e la Repubblica del Sudan a nord. Esso comprende la vasta regione paludosa del Sudd, formata dal Nilo Bianco e conosciuta localmente come il Bahr al Jabal.\nI territori del moderno Sudan del Sud e della Repubblica del Sudan erano entrambi parte del regno d'Egitto, sotto la dinastia di Muhammad Ali, in seguito regolati come un condominio anglo-egiziano fino all'indipendenza sudanese del 1956. Dopo la prima guerra civile sudanese, nel 1972 fu costituita la regione autonoma del Sudan del Sud, abolita nel 1983. Si svilupp\xc3\xb2 quindi una seconda guerra civile sudanese, conclusasi con l'accordo di Naivasha del 2005. Nello stesso anno, con la formazione di un governo autonomo del Sudan del Sud fu ripristinata l'autonomia della regione.\nIl Sudan del Sud \xc3\xa8 diventato uno Stato indipendente il 9 luglio 2011, a seguito di un referendum passato con il 98,83% dei voti. Si tratta di un paese membro delle Nazioni Unite, dell'Unione africana e dell'Autorit\xc3\xa0 intergovernativa per lo sviluppo. Nel luglio del 2012 il Sudan del Sud ha firmato le convenzioni di Ginevra.\nNel dicembre del 2013 \xc3\xa8 scoppiato un conflitto etnico tra le forze governative del presidente Kiir, di etnia dinka, e quelle fedeli all'ex vicepresidente Machar, di etnia nuer.\n\n"