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Pubblicazione: Firenze : Il fauno, 1968
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Per guerra dei trent\'anni s\'intende una serie di conflitti armati che dilaniarono l\'Europa centrale tra il 1618 e il 1648. Fu una delle guerre pi\xc3\xb9 lunghe e distruttive della storia europea. La guerra pu\xc3\xb2 essere suddivisa in quattro fasi: boemo-palatina (1618\xe2\x80\x931625), danese (1625\xe2\x80\x931629), svedese (1630\xe2\x80\x931635) e francese (1635\xe2\x80\x931648). Molti storici riconoscono l\'esistenza di un quinto periodo oltre ai quattro canonici: il "periodo italiano" (1628-1631), corrispondente alla guerra di successione di Mantova e del Monferrato.\nIniziata come una guerra tra gli stati protestanti e quelli cattolici nel frammentato Sacro Romano Impero, progressivamente si svilupp\xc3\xb2 in un conflitto pi\xc3\xb9 generale che coinvolse la maggior parte delle grandi potenze europee, perdendo sempre di pi\xc3\xb9 la connotazione religiosa e inquadrandosi meglio nella continuazione della rivalit\xc3\xa0 franco-asburgica per l\'egemonia sulla scena europea.\nLa guerra ebbe inizio quando il Sacro Romano Impero cerc\xc3\xb2 d\'imporre l\'uniformit\xc3\xa0 religiosa sui suoi domini. Gli stati protestanti del nord, indignati per la violazione dei loro diritti acquisiti nella pace di Augusta, si unirono formando l\'unione evangelica. L\'impero contrast\xc3\xb2 immediatamente questa lega, percependola come un tentativo di ribellione, suscitando le reazioni negative di tutto il mondo protestante. La Svezia intervenne nel 1630, lanciando un\'offensiva su larga scala nel continente. La Spagna, intenzionata a piegare i ribelli olandesi, intervenne con il pretesto di aiutare il suo alleato dinastico, l\'Austria. Temendo l\'accerchiamento da parte delle due grandi potenze degli Asburgo, la cattolica Francia entr\xc3\xb2 nella coalizione a fianco dei territori protestanti tedeschi per contrastare l\'Austria.\nLa guerra, caratterizzata da gravissime e ripetute devastazioni di centri abitati e campagne, da uccisioni di massa, da operazioni militari condotte con spietata ferocia da eserciti mercenari spesso protagonisti di saccheggi, oltre che da micidiali epidemie e carestie, fu una catastrofe epocale, in particolare per i territori dell\'Europa centrale. Secondo l\'accademico Nicolao Merker, la Guerra dei trent\'anni, che avrebbe provocato 12 milioni di morti, fu "in assoluto la maggiore catastrofe mai abbattutasi" sulla Germania.\nIl conflitto si concluse con i trattati di Osnabr\xc3\xbcck e M\xc3\xbcnster, inseriti nella pi\xc3\xb9 ampia pace di Vestfalia. Gli eventi bellici modificarono il precedente assetto politico delle potenze europee. L\'incremento del potere dei Borbone in Francia, la riduzione delle ambizioni degli Asburgo e l\'ascesa della Svezia come grande potenza crearono nuovi equilibri di potere nel continente. La posizione dominante della Francia contraddistinse la politica europea fino al XVIII secolo, quando in seguito alla guerra dei sette anni la Gran Bretagna assunse un ruolo centrale.\n\n'
'La prima guerra mondiale fu un conflitto mondiale che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l\'11 novembre 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei "guerra europea", con il coinvolgimento successivo delle colonie dell\'Impero britannico e di altri paesi extraeuropei tra cui gli Stati Uniti d\'America e l\'Impero giapponese prese il nome di guerra mondiale o Grande Guerra: fu infatti il pi\xc3\xb9 grande conflitto armato mai combattuto fino alla successiva seconda guerra mondiale.\nIl conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell\'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all\'assassinio dell\'arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo da Gavrilo Princip A causa del gioco di alleanze formatesi negli ultimi decenni del XIX secolo, la guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali, e rispettive colonie, in due blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Germania, Impero austro-ungarico e Impero ottomano), dall\'altra gli Alleati rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo, Impero giapponese e, dal 1915, Italia. Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa) di cui oltre 9 milioni non tornarono pi\xc3\xb9 a casa; si dovettero registrare anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie.\nLe prime operazioni militari del conflitto videro la fulminea avanzata dell\'esercito tedesco in Belgio e nel nord della Francia, azione fermata per\xc3\xb2 dagli anglo-francesi nel corso della prima battaglia della Marna nel settembre 1914; il contemporaneo attacco dei russi da est infranse le speranze tedesche in una guerra breve e vittoriosa, e il conflitto degener\xc3\xb2 in una logorante guerra di trincea che si replic\xc3\xb2 su tutti i fronti e perdur\xc3\xb2 fino al termine delle ostilit\xc3\xa0. A mano a mano che procedeva, la guerra raggiunse una scala mondiale con la partecipazione di molte altre nazioni, come Bulgaria, Persia, Romania, Portogallo, Brasile, Cina, Siam e Grecia; determinante per l\'esito finale fu, nel 1917, l\'ingresso in guerra degli Stati Uniti d\'America a fianco degli Alleati.\nLa guerra si concluse definitivamente l\'11 novembre 1918 quando la Germania, ultimo degli Imperi centrali a deporre le armi, firm\xc3\xb2 l\'armistizio imposto dagli Alleati. Alcuni dei maggiori imperi esistenti al mondo \xe2\x80\x93 tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo \xe2\x80\x93 si estinsero, generando diversi stati nazionali che ridisegnarono completamente la geografia politica dell\'Europa.'
'Guerra e pace (in russo: \xd0\x92\xd0\xbe\xd0\xb9\xd0\xbd\xd0\xb0 \xd0\xb8 \xd0\xbc\xd0\xb8\xd1\x80?, traslitterato: Vojn\xc3\xa0 i mir, nell\'ortografia originale pre-riforma, \xd0\x92\xd0\xbe\xd0\xb9\xd0\xbd\xd0\xb0 \xd0\xb8 \xd0\xbc\xd0\xb8\xd1\x80\xd1\x8a) \xc3\xa8 un romanzo storico di Lev Tolstoj.\nScritto tra il 1863 e il 1869 e pubblicato per la prima volta tra il 1865 e il 1869 sulla rivista Russkij Vestnik, riguarda principalmente la storia di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, tra le guerre napoleoniche, la campagna napoleonica in Russia del 1812 e la fondazione delle prime societ\xc3\xa0 segrete russe. Tolstoj paragonava la sua opera alle grandi creazioni omeriche, e nella sua immensit\xc3\xa0 Guerra e pace si potrebbe dire un romanzo infinito, nel senso che l\'autore sembra essere riuscito a trovare la forma perfetta con cui descrivere in letteratura l\'uomo nel tempo. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto sembra unire la forza della storicit\xc3\xa0 e la precisione drammaturgica (persino di Napoleone si fa un ritratto indimenticabile) ad un potente e lucido sguardo metafisico che domina il grande flusso degli eventi, da quelli colossali, come la battaglia di Austerlitz e la battaglia di Borodino, a quelli pi\xc3\xb9 intimi.\nPer la precisione con cui i diversissimi piani del racconto si innestano all\'interno del grande disegno monologico e filosofico dell\'autore, Guerra e pace potrebbe definirsi la pi\xc3\xb9 grande prova di epica moderna, e un vero e proprio "miracolo" espressivo e tecnico. Guerra e pace \xc3\xa8 considerato da molti critici un romanzo storico (tra i pi\xc3\xb9 importanti di tutte le letterature), in quanto offre un ampio affresco della nobilt\xc3\xa0 russa nel periodo napoleonico.\nRapportato al suo tempo, Guerra e pace proponeva un nuovo tipo di narrativa, in cui un gran numero di personaggi costituiva una trama in cui si dipanavano niente meno che i due capitali soggetti ricordati nel titolo, combinati con argomenti altrettanto vasti, quali giovent\xc3\xb9, vecchiaia e matrimonio. Bench\xc3\xa9 sia tuttora considerato un romanzo storico, esso infrangeva cos\xc3\xac tante convenzioni di tale genere, che molti critici coevi non ritenevano di potervelo annoverare.\n\n'
"La Terza guerra d'indipendenza italiana \xc3\xa8 un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dal Regno d'Italia contro l'Impero austriaco dal 20 giugno 1866 al 12 agosto 1866. Appartiene alla pi\xc3\xb9 ampia guerra austro-prussiana della quale rappresent\xc3\xb2 il fronte meridionale. Ebbe origine dalla necessit\xc3\xa0 dell'Italia di affiancare la Prussia nel tentativo comune di eliminare l'influenza dell'Austria sulle rispettive nazioni.\nDopo l'attacco della Prussia all'Austria del 15 giugno 1866, cos\xc3\xac come previsto dal trattato di alleanza italo-prussiana dell'aprile 1866, l'Italia dichiar\xc3\xb2 guerra all'Austria. Passato il confine, una parte dell'esercito italiano comandata da Alfonso La Marmora fu per\xc3\xb2 sconfitta nella battaglia di Custoza. N\xc3\xa9 tale insuccesso fu bilanciato dagli eventi successivi, poich\xc3\xa9 alle vittorie di Giuseppe Garibaldi e la sua avanzata verso Trento segu\xc3\xac per l'Italia un'altra sconfitta nella battaglia navale di Lissa.\nNonostante ci\xc3\xb2, grazie agli accordi presi in precedenza e alla vittoria della Prussia sul fronte settentrionale, nonch\xc3\xa9 all'intervento diplomatico della Francia, al termine della guerra l'Austria cedette formalmente alla Francia il Veneto (oltre a Mantova e a parte del Friuli) che fu girato all'Italia. Un plebiscito conferm\xc3\xb2 l'annessione al Regno d'Italia. L'Italia non riusc\xc3\xac invece ad annettersi i territori conquistati nel Tirolo meridionale.\nLa terza guerra di indipendenza, conclusasi con l'armistizio di Cormons, fu il primo conflitto nel quale fu coinvolto il Regno d'Italia."
"Con la cessazione dei combattimenti, l'Austria-Ungheria era ormai disgregata in due entit\xc3\xa0 differenti, sia Austria che Germania erano senza imperatore. Inoltre i problemi che le nazioni sconfitte avrebbero dovuto affrontare erano enormi: combattere le forze rivoluzionarie di sinistra e il militarismo di estrema destra e rivitalizzare l'economia distrutta. Ma anche per le nazioni vincitrici gli impegni della pace rappresentavano un peso gravoso: mantenere la promessa di una vita migliore fatta ai soldati che tornavano dai campi di battaglia e gestire le controversie territoriali dei nuovi stati sorti dalla caduta degli Imperi centrali non fu impresa affatto semplice, considerando poi le conseguenze che ogni decisione avrebbe potuto avere.\n\n"