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Pubblicazione: Firenze : R. Bemporad & figlio, [1918]-
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La storia del fascismo italiano prende avvio alla fine del 1914, con la fondazione, da parte del giornalista Benito Mussolini, del Fascio d'azione rivoluzionaria, in seno ad un movimento di interventismo nella prima guerra mondiale.\n\nLe espressioni ventennio fascista o semplicemente ventennio si riferiscono al periodo che va dalla presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 29 ottobre 1922, sino alla fine del regime, avvenuta formalmente il 25 luglio 1943. Specialmente dalla propaganda del regime veniva inoltre utilizzata la locuzione Italia fascista per indicare il Regno d'Italia sotto il governo di Mussolini e del Partito Nazionale Fascista."
'L\'Olocausto in Italia (la Shoah italiana) si colloca all\'interno di un fenomeno di genocidio di ben pi\xc3\xb9 vaste proporzioni che attraverso misure di persecuzione razziale e politica di pulizia etnica, messe in atto dal regime nazista del Terzo Reich e dai loro alleati tra il 1933 e il 1945, port\xc3\xb2 alla discriminazione e quindi all\'eliminazione fisica di 15-17 milioni di vittime, tra cui 6 milioni di ebrei europei. Nel suo articolarsi la Shoah degli ebrei ha avuto in Italia tratti e sviluppi originali, svolgendosi in due fasi distinte. Il periodo tra il settembre 1938 e il 25 luglio 1943 fu il periodo in cui in Italia si attu\xc3\xb2 la \xe2\x80\x9cpersecuzione dei diritti degli ebrei\xe2\x80\x9d (e di altre minoranze etniche) sotto il regime fascista, cui segu\xc3\xac la \xe2\x80\x9cpersecuzione delle vite degli ebrei\xe2\x80\x9d, dall\xe2\x80\x998 settembre 1943 al 25 aprile 1945, sotto l\xe2\x80\x99occupazione tedesca e la Repubblica sociale italiana. Circa 7.500 ebrei italiani persero la vita; ovvero il 13% dei 58.412 cittadini italiani di "razza ebraica o parzialmente ebraica" censiti nel 1938. Dopo i primi rastrellamenti ad opera dell\'esercito tedesco, a partire dal 30 novembre 1943 la responsabilit\xc3\xa0 primaria degli arresti e delle deportazioni ricade sulla polizia repubblicana italiana, che persegu\xc3\xac questo scopo attraverso controlli di identit\xc3\xa0 e delazioni remunerate, mentre i tedeschi si occuparono della gestione dei trasporti dal Campo di concentramento di Fossoli (o la Risiera di San Sabba) al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, luogo fisico degli eccidi. Gli ebrei perseguitati poterono per\xc3\xb2 contare in Italia su una omert\xc3\xa0 diffusa e sull\'attiva solidariet\xc3\xa0 non solo di singoli individui ma anche di organizzazioni clandestine di resistenza come la DELASEM e di settori significativi della Chiesa cattolica, solidariet\xc3\xa0 che si dimostr\xc3\xb2 capace di offrire una protezione efficace a migliaia di ricercati fino alla Liberazione o di favorire la loro emigrazione clandestina in Svizzera. Alle vittime ebree dell\'Olocausto vanno aggiunti almeno 10.129 deportati politici italiani e i 40.000-50.000 Internati Militari Italiani che dopo l\'8 settembre 1943 perirono nei campi di lavoro e di concentramento nazisti.'
"La Spedizione dei Mille fu uno degli episodi cruciali del Risorgimento. Avvenne nel 1860 quando un migliaio di volontari, al comando di Giuseppe Garibaldi, part\xc3\xac nella notte tra il 5 e il 6 maggio da Quarto (nei pressi di Genova, nel territorio del Regno di Sardegna) alla volta della Sicilia, controllata dal Regno Borbonico delle Due Sicilie.\nLo scopo della spedizione fu di appoggiare le rivolte scoppiate nell'isola e rovesciare il governo borbonico. I volontari sbarcarono l'11 maggio presso Marsala e, grazie al contributo di volontari meridionali e allo sbarco di altre spedizioni garibaldine, aumentarono di numero, creando l'Esercito meridionale, il quale si mosse verso nord alla volta di Napoli.\nDopo una serie di battaglie vittoriose contro l'Esercito borbonico, i volontari garibaldini riuscirono a conquistare tutto il Regno delle Due Sicilie, permettendone l'annessione al nascente Regno d'Italia.\n\n"
"Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 \xe2\x80\x93 Torino, 6 giugno 1861), \xc3\xa8 stato un politico, patriota e imprenditore italiano.\nFu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e mor\xc3\xac ricoprendo tale carica.\nFu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e degli stati italiani preunitari. \nIn economia promosse il libero scambio, i grandi investimenti industriali (soprattutto in campo ferroviario) e la cooperazione fra pubblico e privato. In politica sostenne la promulgazione e la difesa dello Statuto albertino. Capo della cosiddetta Destra storica, sigl\xc3\xb2 un accordo (Connubio) con la Sinistra con la quale realizz\xc3\xb2 diverse riforme. Contrast\xc3\xb2 apertamente le idee repubblicane di Giuseppe Mazzini e spesso si trov\xc3\xb2 in urto con Giuseppe Garibaldi, della cui azione temeva il potenziale rivoluzionario.\nIn politica estera coltiv\xc3\xb2 con abilit\xc3\xa0 l'alleanza con la Francia grazie alla quale, con la seconda guerra di indipendenza, ottenne l'espansione territoriale del Regno di Sardegna in Lombardia. Riusc\xc3\xac a gestire gli eventi politici (sommosse nel Granducato di Toscana, nei ducati di Modena e Parma e nel Regno delle Due Sicilie) che assieme all'impresa dei Mille portarono alla formazione del Regno d'Italia."