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Pubblicazione: Firenze : Sborgi, 1878
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Umberto II di Savoia (Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia; Racconigi, 15 settembre 1904 \xe2\x80\x93 Ginevra, 18 marzo 1983) \xc3\xa8 stato Luogotenente Generale del Regno d'Italia dal 1944 al 1946 e ultimo Re d'Italia, dal 9 maggio 1946 al 18 giugno dello stesso anno.\nNonostante il risultato del Referendum istituzionale del 2 giugno, solo il 13 giugno il Consiglio dei ministri pot\xc3\xa9 trasferire ad Alcide De Gasperi, con un gesto che Umberto II defin\xc3\xac rivoluzionario, le funzioni accessorie di capo provvisorio dello Stato.\nA causa della brevissima durata del suo regno, poco pi\xc3\xb9 di un mese, venne soprannominato Re di maggio.\n\n"
'Umberto I di Savoia (Umberto Rainerio Carlo Vittorio Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia; Torino, 14 marzo 1844 \xe2\x80\x93 Monza, 29 luglio 1900) \xc3\xa8 stato Re d\'Italia dal 1878 al 1900.\nFiglio di Vittorio Emanuele II, primo re d\'Italia, e di Maria Adelaide d\'Austria, regina del Regno di Sardegna, morta nel 1855, il suo regno fu contrassegnato da diversi eventi, che produssero opinioni e sentimenti opposti.\nIl monarca viene ricordato positivamente da alcuni per il suo atteggiamento dimostrato nel fronteggiare sciagure come l\'epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi (perci\xc3\xb2 fu soprannominato "Re Buono"), e per la promulgazione del cosiddetto codice Zanardelli, che apport\xc3\xb2 alcune innovazioni nel codice penale, come l\'abolizione della pena di morte.\nDa altri fu duramente avversato per il suo rigido conservatorismo (inaspritosi negli ultimi anni del regno), il suo indiretto coinvolgimento nello scandalo della Banca Romana, l\'avallo alle repressioni dei moti popolari del 1898 e l\'onorificenza concessa al generale Fiorenzo Bava Beccaris per la sanguinosa azione di soffocamento delle manifestazioni del maggio dello stesso anno a Milano, azioni e condotte politiche che gli costarono almeno tre attentati nell\'arco di 22 anni, fino a quello che a Monza, il 29 luglio 1900, per mano dell\'anarchico Gaetano Bresci, gli sar\xc3\xa0 fatale.\nProprio dagli anarchici, Umberto I ricevette il soprannome di "Re Mitraglia". Fu anche il destinatario di uno dei biglietti della follia di Friedrich Nietzsche. Da Umberto I prende il nome l\'omonimo stile artistico e architettonico.'
"Vittorio Emanuele di Savoia (Vittorio Emanuele Alberto Carlo Teodoro Umberto Bonifacio Amedeo Damiano Bernardino Gennaro Maria; Napoli, 12 febbraio 1937) \xc3\xa8 un membro di casa Savoia e imprenditore italiano naturalizzato svizzero.\n\n\xc3\x88 figlio dell'ultimo re d'Italia Umberto II e di Maria Jos\xc3\xa9. \xc3\x88 sposato con Marina Doria, da cui ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto. Dal 1983 \xc3\xa8 pretendente al trono d'Italia (contestato dal 2001).\n\n"
"La casa Savoia \xc3\xa8 una tra le pi\xc3\xb9 antiche e importanti dinastie d'Europa. La sua origine \xc3\xa8 attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna, dove venne infeudata della contea di Savoia, elevata poi a ducato nel XV secolo. Nello stesso secolo, estintasi la dinastia dei Lusignano, ottenne la corona titolare dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia.\nNel XVI secolo circa spost\xc3\xb2 i suoi interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chamb\xc3\xa9ry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignit\xc3\xa0 regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713), dopo alcuni anni (1720) scambiato con quello di Sardegna. Nel 1807 Carlo Emanuele IV eredit\xc3\xb2 dall'ultimo principe Stuart, il card. Enrico Benedetto, anche i diritti di pretensione ai troni di Inghilterra, Scozia e Irlanda, oltre che di Francia secondo la successione giacobita ma nessun sovrano sabaudo fece uso dei titoli finch\xc3\xa9 restarono nella Casa.\nNel XIX secolo si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data e fino al giugno del 1946, quando il referendum sulla forma istituzionale dello Stato sanc\xc3\xac l'abolizione della monarchia in favore della repubblica parlamentare, fu la Real Casa d'Italia. Al di fuori della penisola italiana, il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu inoltre re di Spagna dal 1870 al 1873, con il nome di Amedeo I di Spagna.\nDurante il regime totalitario di Benito Mussolini, la dinastia ottenne formalmente con Vittorio Emanuele III le corone di Etiopia (1936) e di Albania (1939) in unione personale, mentre nel 1941, col duca Aimone di Savoia-Aosta, anche la corona di Croazia. Questi ultimi titoli cessarono tuttavia definitivamente nel 1945, con l'assetto internazionale seguito alla fine della seconda guerra mondiale.\nNel 1947, la XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana dispose l'esilio degli ex re e dei loro discendenti maschi. Nel 2002, in vista della cancellazione della XIII disposizione, Vittorio Emanuele di Savoia e suo figlio Emanuele Filiberto di Savoia giurarono per iscritto \xc2\xabfedelt\xc3\xa0 alla Costituzione repubblicana e al nostro presidente della Repubblica\xc2\xbb. Nel 2003 i discendenti di casa Savoia poterono rientrare in Italia."
"Amedeo I di Spagna, nome completo Amedeo Ferdinando Maria di Savoia (Torino, 30 maggio 1845 \xe2\x80\x93 Torino, 18 gennaio 1890), era figlio del primo re d'Italia Vittorio Emanuele II. Fu re di Spagna dal 2 gennaio 1871 all'11 febbraio 1873 e primo duca d'Aosta, capostipite del ramo Savoia-Aosta.\nNoto anche coi soprannomi di el Rey Caballero (il re cavaliere) o el Electo (l'eletto), il suo regno in Spagna, durato poco pi\xc3\xb9 di due anni, fu marcato da una profonda instabilit\xc3\xa0 politica. I sei gabinetti che si succedettero durante questo periodo non furono capaci di risolvere la crisi creatasi, aggravata inoltre dal conflitto indipendentista a Cuba, iniziato nel 1868, oltre ad una nuova Guerra carlista, iniziata nel 1872. La sua abdicazione ed il suo rientro in Italia nel 1873 portarono alla dichiarazione della Prima Repubblica Spagnola."
'Umberto I di Savoia (Umberto Rainerio Carlo Vittorio Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia; Torino, 14 marzo 1844 \xe2\x80\x93 Monza, 29 luglio 1900) \xc3\xa8 stato Re d\'Italia dal 1878 al 1900.\nFiglio di Vittorio Emanuele II, primo re d\'Italia, e di Maria Adelaide d\'Austria, regina del Regno di Sardegna, morta nel 1855, il suo regno fu contrassegnato da diversi eventi, che produssero opinioni e sentimenti opposti.\nIl monarca viene ricordato positivamente da alcuni per il suo atteggiamento dimostrato nel fronteggiare sciagure come l\'epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi (perci\xc3\xb2 fu soprannominato "Re Buono"), e per la promulgazione del cosiddetto codice Zanardelli, che apport\xc3\xb2 alcune innovazioni nel codice penale, come l\'abolizione della pena di morte.\nDa altri fu duramente avversato per il suo rigido conservatorismo (inaspritosi negli ultimi anni del regno), il suo indiretto coinvolgimento nello scandalo della Banca Romana, l\'avallo alle repressioni dei moti popolari del 1898 e l\'onorificenza concessa al generale Fiorenzo Bava Beccaris per la sanguinosa azione di soffocamento delle manifestazioni del maggio dello stesso anno a Milano, azioni e condotte politiche che gli costarono almeno tre attentati nell\'arco di 22 anni, fino a quello che a Monza, il 29 luglio 1900, per mano dell\'anarchico Gaetano Bresci, gli sar\xc3\xa0 fatale.\nProprio dagli anarchici, Umberto I ricevette il soprannome di "Re Mitraglia". Fu anche il destinatario di uno dei biglietti della follia di Friedrich Nietzsche. Da Umberto I prende il nome l\'omonimo stile artistico e architettonico.'