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Pubblicazione: Firenze : Centro Di, 1984
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"La pittura fiamminga \xc3\xa8 una scuola pittorica nata nel Quattrocento nelle ricche Fiandre grazie a Jan van Eyck, caratterizzata in particolare dall'uso dei colori ad olio e da una grande attenzione alla resa dei dettagli.\n\n"
"Il Rinascimento a Roma ebbe una stagione che va dagli anni quaranta del Quattrocento, fino al culmine nella prima met\xc3\xa0 del Cinquecento, quando la citt\xc3\xa0 papale fu il pi\xc3\xb9 importante luogo di produzione artistica dell'intero continente, con maestri che lasciarono un segno indelebile nella cultura figurativa occidentale quali Michelangelo e Raffaello.\nLa produzione a Roma in questo arco di tempo non si bas\xc3\xb2 quasi mai su artisti locali, ma offr\xc3\xac agli artisti forestieri un terreno di vasta sintesi e confronto in cui mettere a frutto le proprie ambizioni e capacit\xc3\xa0 al meglio, spesso ricevendo incarichi estremamente vasti e prestigiosi.\n\n"
'Giorgione o Giorgio da Castelfranco, pseudonimo di Giorgio Zorzi, o Zorzo (Castelfranco Veneto, 1478 circa \xe2\x80\x93 Venezia, 17 settembre 1510), \xc3\xa8 stato un pittore italiano cittadino della Repubblica di Venezia, importante esponente della scuola veneta.Nonostante la grande popolarit\xc3\xa0 dell\'artista in vita, si tratta di una delle figure pi\xc3\xb9 enigmatiche della storia della pittura. Non ha firmato alcuna opera e la ricostruzione del suo catalogo, nonch\xc3\xa9 la determinazione dei significati iconografici di molte sue opere, \xc3\xa8 oggetto di numerose controversie e dibattiti tra gli studiosi. Fu attivo sulla scena pittorica veneziana per poco pi\xc3\xb9 di dieci anni, segnandola con un\'apparizione repentina ma sfolgorante, che nella storiografia artistica ha poi assunto proporzioni leggendarie. Anche restringendo al massimo il suo catalogo e volendo ridimensionare i commenti iperbolici che seguirono la sua morte, la sua attivit\xc3\xa0 segn\xc3\xb2 sicuramente una svolta epocale nella pittura veneta, imprimendo una decisiva svolta verso la "Maniera Moderna".\nIl suo soprannome "Giorgione" era legato probabilmente alla statura fisica, alla sua altezza, e rimase sempre un artista sfuggente, inafferrabile e misterioso, tanto che a Gabriele D\'Annunzio appariva "piuttosto come un mito che come un uomo".\n\n'
'Raffaello Sanzio (Urbino, 28 Marzo 1483 \xe2\x80\x93 Roma, 6 aprile 1520) \xc3\xa8 stato un pittore e architetto italiano, tra i pi\xc3\xb9 celebri del Rinascimento.\nConsiderato uno dei pi\xc3\xb9 grandi artisti di ogni tempo, la sua opera profondamente innovativa e ricca di opere iconiche segn\xc3\xb2 un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi e fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, dando vita tra l\'altro a una scuola che fece arte "alla maniera" sua e che va sotto il nome di manierismo.\nLa sua influenza sulla storia dell\'arte occidentale \xc3\xa8 straordinariamente estesa. Il linguaggio raffaellesco fu portato avanti per decenni dopo la morte dell\'artista dai suoi molti collaboratori, imponendosi come modello fondamentale per tutte le accademie di belle arti fino alla prima met\xc3\xa0 dell\'Ottocento e raggiungendo le avanguardie del XX secolo e l\'arte contemporanea del XXI secolo, fino a lambire altre arti come il cinema e il fumetto.'
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"